Artigianato, Unas: ‘Tutelare pane made in San Marino’

Artigianato, Unas: ‘Tutelare pane made in San Marino’

Il pane locale offre garanzie di qualità, certificazione delle materie prime e rispetto dell’ambiante

ARTIGIANATO, UNAS: “TUTELARE PANE ‘MADE IN SAN MARINO’”

L’ASSOCIAZIONE CHIEDE SALVAGUARDIA CONTRO L’INVASIONE DEL PRODOTTO INDUSTRIALE 

Difendere il pane artigianale fatto “in casa nostra, il vero pane fresco del fornaio”: lo chiede Unas, Unione Artigiani di San Marino, che si fa portavoce delle istanze dei produttori del Titano, alle prese con un mercato sempre più difficile e con la concorrenza delle pagnotte industriali surgelate e precotte, generalmente di importazione.

E’ in gioco la sopravvivenza di un’arte antica, quella della panificazione, e un prodotto cui gli stessi sammarinesi sono affezionati, perché di alta qualità, fresco, certificato e perciò apprezzato e presente quotidianamente sulle loro tavole.

Eppure, la grande distribuzione preferisce “spingere” per la concorrenza, fa notare Unas, spesso utilizzando il pane artigianale solo come prodotto civetta e rischiando così di limitare il suo sviluppo e la sua salvaguardia.

Vogliamo portare a una cultura del prodotto sammarinese”, spiega Pio Ugolini, Segretario Generale di Unas, che sottolinea come il pane dei forni sammarinesi si distingua per la sua garanzia di qualità, in quanto certificato nel rispetto delle norme in tema di “Haccp”.

“I nostri forni – chiarisce- devono sottostare a norme rigorose e onerose per tutta la filiera del prodotto, dal laboratorio, al trasporto, fino alla definizione della tipologia delle ceste per la conservazione”. Diversamente, ci si interroga se anche il “pane frontaliero”, messo in vendita nel territorio, rispetti e si conformi alle stesse norme, norme che riguardano anche i sistemi di trasporto e il rispetto della catena del freddo per alcune tipologie di prodotti.

In più, la materia prima, ovvero la farina, è praticamente a chilometro zero per il prodotto sfornato a San Marino, mentre l’origine di quella importata, fa notare Unas, non può offrire analoghe garanzie e sensibilità.

Di qui le proposte avanzate al segretario di Stato per l’Industria, il Commercio e l’Artigianato, Marco Arzilli: in primis, “lotta al pane freddo e tutela di quello fresco”, suggerisce Ugolini. “E’ necessario che il consumatore sia tutelato, mettendolo in condizione di capite quale è il prodotto del fornaio”. Unas chiederà infatti una distinzione commerciale per il pane prodotto artigianalmente da quello congelato, realizzato su base industriale, e riscaldato poco prima di essere messo in vendita. “E’ necessario che siano identificati diversamente e ben riconoscibili quindi sul bancone di vendita”.

La seconda richiesta riguarda invece i controlli contro la concorrenza sleale: “Il pane che entra a San Marino rispetti la nostra legge”, quindi tutti i parametri richiesti dalla certificazione Haccp. In sostanza, Unas chiede “il rispetto per il lavoro fatto dalle mani, tutela per il nostro pane e una presa di coscienza, da parte dei sammarinesi, del valore del prodotto locale”.

L’invito ai consumatori è quello di chiedere sempre il pane fresco dei forni sammarinesi quale gustosa alternativa ai prodotti freddi e surgelati precotti. E proprio per sensibilizzare i cittadini sulla differenza tra prodotto sammarinese e quello industriale, l’associazione sta studiando l’organizzazione di diverse iniziative volte a tale scopo.

 

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