Asilo nido: se è statale è buono se non lo è, è cattivo! L’esperienza dice di no. Cdo

Asilo nido: se è statale è buono se non lo è, è cattivo! L’esperienza dice di no. Cdo

Comunicato stampa
Asilo nido: se è statale è buono se non lo è, è cattivo! L’esperienza dice di no.
San Marino 13 gennaio 2012 – Il Congresso di Stato nella seduta del 9 gennaio 2012 ha deliberato che il nuovo asilo nido di Falciano, che ospiterà  46 bambini, avrà una gestione non statale.
È una scelta coraggiosa che pone San Marino sulla scia degli stati più avanzati nei servizi alla persona in cui la sinergia fra stato e privato produce un sistema virtuoso a beneficio innanzitutto dei bambini, delle loro famiglie e di tutto il servizio pubblico.
Ci sono due modi con cui guardare questa scelta: o si parte da un pregiudizio per cui tutto ciò che è statale è buono e ciò che non lo è, è cattivo usando l’ideologia come criterio di lettura della realtà – e in questi giorni sui giornali ci sono esempi di questa irragionevole posizione – oppure partendo dalla realtà e guardando ciò che corrisponde di più al bisogno delle famiglie. Noi vogliamo guardare la scelta del governo partendo dall’esperienza fatta dai 5 nidi privati in questi anni.
La vera ragione di questa scelta, non è la privatizzazione di un servizio per un risparmio economico, ma una integrazione fra strutture statali e non statali come strategia di sviluppo del paese, pertanto non è una dismissione di servizi ma un nuovo rapporto fra stato e società che emerge, in cui lo stato è sempre più controllore ma non necessariamente gestore.
Gli effetti positivi di questo rapporto sussidiario li vediamo nella esperienza delle cinque strutture non statali che da anni operano sul territorio, offrendo alle famiglie servizi innovativi, flessibilità di orari, pluralità di metodi didattici che hanno ottenuto la soddisfazione delle centinaia di famiglie fruitrici.
Lo Stato deve garantire che tutti i servizi alla persona -come lo sono quelli all’infanzia- rispettino gli standard qualitativi che la normativa impone (sia al nido statale che a quello privato) lasciando la libertà di scelta educativa alla famiglia, riconoscendo ad essa la capacità di riconoscere il bene per il proprio figlio/a. L’esperienza degli ultimi anni evidenzia due importantissimi aspetti: tante famiglie cominciano a scegliere per i propri figli l’asilo privato -indice di qualità del servizio- e la partecipazione attiva a tavoli di lavoro pubblico-privato sia sul piano gestionale che su quello educativo ha arricchito tutti i partecipanti in termini di professionalità acquisita, di apertura e di scambio di esperienze.
Compagnia delle Opere vede in questa scelta del Congresso di Stato un passo verso una sussidiarietà che valorizza l’intrapresa, la responsabilità e la libertà della persona, si auspica che il governo possa applicare lo stesso criterio di cambiamento e sviluppo virtuoso anche in altri settori della vita sociale ed economica, in particolare il mercato del lavoro.

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