AZIENDA UNICA ROMAGNOLA: RIPRENDERE I CONFRONTI

AZIENDA UNICA ROMAGNOLA: RIPRENDERE I CONFRONTI

Rimini – Cesena – Forlì – Ravenna

COMUNICATO STAMPA

AZIENDA UNICA ROMAGNOLA: RIPRENDERE I CONFRONTI

CGIL CISL UIL di Rimini, Cesena, Forlì e Ravenna ritengono sia indispensabile riprendere al più presto i confronti di merito con le CTSS di Rimini, Cesena, Forlì e Ravenna al fine di concretizzare quel percorso, da sempre auspicato, di condivisione di un documento di mandato, prima della conclusione dell’’iter legislativo di approvazione del Progetto di Legge di costituzione dell’Azienda Romagnola, utile a fissare i principi ed i criteri che dovranno essere posti alla base della programmazione e della gestione dell’Ausl della Romagna. 

CGIL CISL UIL hanno inviato, a tal proposito, alle Conferenze Territoriali Sociali Sanitarie una bozza di protocollo sollecitando un serrato e necessario confronto a livello locale che fissi i punti indispensabili a creare gli affidamenti su cui costruire la futura Azienda considerando anche le rilevanti peculiarità della Romagna, come ad esempio l’estensione territoriale, il numero dei comuni coinvolti (ben 75), ed oltre 15.000 dipendenti. 

Questi numeri faranno dell’Ausl della Romagna una delle più grandi aziende nazionali.

CGIL CISL UIL valutano essenziale e prioritario il riconoscimento del diritto di partecipazione, rappresentanza, capacità decisionale dell’intera comunità romagnola anche attraverso più livelli di confronto: territoriale ed aziendale con modalità di governance e relazioni sindacali che favoriscano la condivisione delle decisioni.

A meno di 3 mesi dall’avvio dell’AUSL della Romagna non è più rinviabile l’apertura di un confronto serrato con le OO.SS. sia Confederali che di Categoria sugli aspetti organizzativi se si vogliono veramente cogliere le opportunità offerte dal processo di unificazione.

CGIL CISL UIL ritengono inoltre fondamentale la valorizzazione del ruolo dei Distretti, per assicurare il  ruolo dei Comuni soprattutto nella programmazione integrata socio sanitaria e tra l’assistenza ospedaliera e quella di prossimità, da garantire attraverso il potenziamento delle cure primarie e la realizzazione delle Case per la Salute.

A tale scopo diventa indispensabile avviare un vero confronto con i Medici di Medicina Generale affinché gli attuali Nuclei di Cure Primarie e le Case per la Salute  diventino effettivo luogo in cui i cittadini possano trovare quella continuità di risposta assistenziale per almeno 12 ore al giorno (che oggi ancora non c’è nonostante la Legge e gli accordi con i MMG lo prevedano ormai da anni). 

Il Progetto di Legge Costitutivo per l’Azienda Unica della Romagna contiene punti positivi, quali ad esempio l’ingresso della Regione nell’IRST (Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori, che ha sede a Meldola) con un aumento del peso pubblico nell’assetto societario, risultato anche della continua attenzione da parte di CGIL, CISL, UIL sul ruolo dell’Istituto nel e per il territorio. 

Il Progetto di Legge va però accompagnato da un vero e proprio piano di programmazione e pianificazione sanitaria e socio sanitaria di ambito romagnolo prima di tutto condiviso a livello locale. 

Per  questo il sindacato  chiede con forza la stipula di un apposito protocollo d’intesa, che fissi da subito, i principali assi portanti ed i principi ispiratori, a garanzia della qualità dell’offerta dei servizi e della loro fruizione.

Del contenuto delle loro proposte e dello sviluppo del confronto con le Conferenze Socio Sanitarie, CGIL CISL e UIL, promuoveranno momenti informativi nei confronti dei  lavoratori e dei pensionati affinché all’intera comunità romagnola si continui a garantire qualità, prossimità, efficienza ed universalità del nostro sistema sanitario. 

 

11 ottobre 2013

CGIL CISL UIL

Rimini – Cesena – Forlì – Ravenna 

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