Nuovo attacco politico del Partito Socialista Riformista Sammarinese a Banca Centrale della Repubblica di San Marino per come sta riducendo il sistema finanziario sammarinese, invece di risolvere la questione dei rapporti con l’Italia, primo impegno assunto dagli attuali vertici al momento della loro designazione.
La gestione dell’attuale vertice di Banca Centrale sino ad oggi si è
caratterizzata per la liquidazione coatta di un istituto di credito (Credito Sammarinese) e di numerose finanziarie, per il commissariamento e
l’amministrazione straordinaria di altre due banche (Smib e Bcs), per la
progressiva diminuzione della raccolta bancaria scesa al di sotto della soglia
degli otto miliardi di euro, per l’incenerimento di decine di posti di lavoro
qualificati e per chiacchiere inopportune, annunci fasulli e interviste
disastrose. Non c’è la minima traccia dell’apertura di rapporti costruttivi con
la Banca d’Italia e con il Ministero dell’Economia, per l’instaurazione dei
quali venne nominato l’attuale Presidente che dal Segretario di Stato per le Finanze era stato presentato come figura gradita alle principali istituzioni
politiche e finanziarie italiane.
Vedi comunicato Psrs