Bancari ancora senza contratto

Bancari ancora senza contratto

Bancari ancora senza contratto

E’ ancora in alto mare la definizione del rinnovo contrattuale per i dipendenti del settore bancario sammarinese scaduto da due anni e 8 mesi.

San Marino, 8 Settembre 2009

Gli oltre 700 dipendenti bancari sono ancora in attesa di veder siglato il rinnovo del contratto di lavoro del settore che, è opportuno ricordarlo, è ormai scaduto da quasi 3 anni. La trattativa è stata sinora complessa ed estenuante, sia per la complessità della piattaforma di rinnovo che per la presenza di due Associazioni Bancarie in rappresentanza delle dodici banche sammarinesi.

L’avvio del “tavolo tripartito” – nel quale il Sindacato ha creduto sin dall’inizio, impegnandosi in maniera concreta per il suo successo – ha comportato un inevitabile rallentamento della trattativa di rinnovo del settore bancario; per il Sindacato era ovvio che la definizione delle condizioni economiche per gli anni 2009 e 2010, fosse per tutti i contratti scaduti quella che scaturiva da tale accordo. Purtroppo abbiamo constatato che le Associazioni Bancarie (in completa sintonia con l’ANIS) – nonostante l’importanza degli argomenti oggetto dell’accordo tripartito – hanno deciso, inspiegabilmente, di non sottoscriverlo.

Riteniamo positivo l’impegno del Governo di far ripartire con decisione il “tavolo tripartito” dopo la breve pausa estiva. Crediamo che l’Esecutivo debba usare tutta la propria autorevolezza per far condividere anche alle Associazioni Bancarie tutti gli aspetti contenuti nell’accordo tripartito, non ultimo quello relativo al rinnovo contrattuale della parte economica per gli anni 2009 e 2010. Suscita molte perplessità che, in un momento di difficoltà e di necessità di coesione tra tutte le forze sociali del Paese, il mondo bancario decida di non essere presente in prima persona nel progetto di rilancio del Sistema San Marino.

La complessa partita relativa al rinnovo contrattuale del settore bancario, prevede anche la chiusura di due anni pregressi – il 2007 ed il 2008 – riguardo ai quali la FULCAS – CSU ha richiesto, con grande senso di responsabilità e d’intesa con le Rappresentanze Sindacali degli istituti di credito – il solo recupero dell’inflazione. Nonostante la ponderatezza delle richieste ed incuranti della grande pazienza e disponibilità dimostrata in questi mesi dalle centinaia di lavoratori del settore, le Banche – approfittando della situazione di crisi internazionale e delle note problematiche nei rapporti con la vicina Italia – hanno rilanciato al ribasso proponendo la chiusura degli anni pregressi con una formula “una-tantum” che – come è stato ribadito anche nel corso degli incontri – è ritenuta inaccettabile.

Oltretutto – ci sembra opportuno ricordarlo – negli stessi anni 2007 e 2008 le banche sammarinesi hanno archiviato bilanci largamente positivi, con utili in forte crescita, appare quindi ancora più inspiegabile la scelta di non riconoscere il recupero dell’inflazione con le normali dinamiche salariali. La FULCAS – CSU ritiene indispensabile che si ricrei un clima di serenità e di fiducia tra Aziende di credito e dipendenti: è indispensabile affrontare con coesione le importanti sfide che attendono questo importante settore nei prossimi mesi. E’ necessario arrivare alla firma del rinnovo contrattuale in tempi brevissimi, lasciando da parte le tentazioni corporativistiche e lavorando per il bene del Paese.

FULCAS – CSU

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy