BANCHE. BCS, OPPOSIZIONE: BCSM AVVENTATA E GOVERNO PASTICCIA. Agenzia Dire-Torre 1

BANCHE. BCS, OPPOSIZIONE: BCSM AVVENTATA E GOVERNO PASTICCIA. Agenzia Dire-Torre 1

UPR: “CITTADINI ESASPERATI”, PSRS: ‘PROTESTE SINTOMO INCERTEZZA’
Un decreto d’urgenza e una manifestazione anti-Bcsm, seppur fatta di piccoli numeri, danno
il segno della confusione e dell’incertezza in cui viene gestito il sistema finanziario sammarinese. L’opposizione, interpellata a riguardo, analizza con giudizio unanime la vicenda di Banca commerciale sammarinese, commissariata e poi soggetta a un improvviso blocco dei pagamenti per decisione dei commissari di Banca centrale. Una scelta a cui il governo sta correndo ai ripari, predisponendo un decreto d’urgenza. Alessandro Rossi, coordinatore di Sinistra unita, boccia il “pataracchio” che ne e’ derivato e che “dimostra l’incapacita’ di gestione di situazioni delicate di cui qualcuno dovra’ rendere conto”.
In primis, il segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, chiarisce, e poi Bcsm. “Se l’esigenza del blocco dei pagamenti era concreta, si poteva ricorrere ad altri mezzi e tempistiche- manda a dire- qui e’ stato fatto un pataracchio, con il risultato di far arrabbiare la clientela, svalutare la banca, e comprometterne la vendita per interventi fatti in modo sconclusionato”.

 

Per Simone Celli, segretario del Psrs, il decreto d’urgenza dell’esecutivo prova a mettere una
toppa alle “scelte avventate” di Banca centrale e ne certifica l’errore. “E’ comprensibile- aggiunge poi Celli- la preoccupazione dei cittadini che hanno risparmi non solo in Bcs,
ma in tutti gli istituti del Paese”. Cosi’, la manifestazione di questa mattina in via del Voltone e’ “sintomo della profonda incertezza” in cui versano i cittadini. “Mi pare che la gestione
dell’autorita’ di vigilanza si contraddistingua per superficialita’ e scelte avventate”, aggiunge. “E’ del tutto naturale- conclude- volere far si’ che gli operatori agiscano nella trasparenza e legalita’, ma in questo percorso di riconversione gli operatori dovrebbero essere accompagnati con senso di responsabilita’ da Bcsm”.
Giovanni Lonfernini, capogruppo dell’Upr, rileva che “la mano sinistra cambia cio’ che ha fatto la destra”, in un gioco che “rischia di essere deflagrante per l’intero sistema bancario”. Le
decisioni assunte autonomamente da Banca centrale sono per il consigliere Upr, contraddittorie. “Il venerdi’ si sospende una banca dal sistema dei pagamenti- prosegue- e il lunedi’ si lavora per modificare le norme e per dare minima liquidita’ ai clienti”.
Non stupisce cosi’ il ricorso a un “atto inedito” come quello della manifestazione davanti alla sede di Bcsm, che “dimostra l’esperazione dei cittadini di fronte a atti che li vedono inconsapevoli protagonisti”.
Chiude il cerchio Gerardo Giovagnoli, segretario del Psd: con il decreto d’urgenza, “si continua a fare pasticci- commenta- e a sovrapporre l’azione di due organismi fondamentali a garanzia del sistema”. Per il leader di via Ordelaffi infatti, “o ha ragione l’esecutivo o ce l’ha Banca centrale, non possono avere ragione tutti e due”. Infine, resta sul piatto la questione di
credibilita’ di Bcsm: “Se il governo non ha piu’ fiducia dell’istituto di vigilanza- manda a dire- bisogna che lo si dica”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy