BANCHE. BCSM, DE BIAGI: ‘STOP A VENDITA BCS. UN ALTRO CS?’ Agenzia Dire-Torre1

BANCHE. BCSM, DE BIAGI: ‘STOP A VENDITA BCS. UN ALTRO CS?’ Agenzia Dire-Torre1

Sulla questione Banca commerciale intervenga Abs, altrimenti “avremo un altro Credito sammarinese”.
Il D’Artagnan dei correntisti del Titano, Paolo de Biagi, leader del movimento “San Marino ai sammarinesi”, torna all’attacco dei vertici di Banca centrale, oramai etichettati come “cricca dei vacanzieri romani”. Con il suo “slang” un po’ arlecchinesco, in una nota tra il serio e il faceto, ci tiene a spiegare “alcune cose” ai suoi “cari concittadini” rispetto alle lungaggini nelle
trattative di vendita di Banca commeciale sammarinese, istituto commissariato dallo scorso ottobre e sottoposto a fine novembre al blocco “parziale” dei pagamenti. Secondo De Biagi le
trattative di vendita della banca avrebbero subito uno “stop” perche’ “da Banca Centrale sono stati eliminati due potenziali compratori senza apparenti motivazioni”.
Eppure, nell’ultimo Consiglio grande e generale, tenuto a meta’ gennaio, lo stesso segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, aveva annunciato che la chiusura della partita era questione di giorni. Gli acquirenti interessati erano stati resi noti, anche se per meta’, ovvero Asset banca e “un investitore straniero”.
Per questi ritardi e per un possibile dietrofront dei compratori, il fondatore del movimento
pro-sammarinesi punta il dito contro gli stessi vertici di via del Voltone e anche contro il segretario Valentini, “dato che le trattative di vendita vengono fatte da voi- manda a dire loro- senza neanche sentire i proprietari di Bcs”.
Non solo, De Biagi azzarda, sostenendo che dietro al ripensamento dell’investitore straniero ci potrebbe essere una volonta’ ben precisa di favorire Asset Banca, piccolo istituto di
credito del Titano. Su tutti questi balletti e rimbalzi, De Biagi chiede alle “banche storiche” e Pier Paolo Fabbri, presidente di Abs, Associazione bancaria sammarinese di tenere alta la guardia e, addirittura, chiede loro, i controllati di Bcsm, di intervenire sulla questione di Bcs, “perche’ oggi non ci possiamo permettere un altro Credito sammarinese”.
Diversamente, “si arrivera’ senza alcun risultato alla data del 25 febbraio”, giorno di “sblocco”
dei pagamenti, con il rischio che si verifichi una corsa agli sportelli dei correntisti, e “tocchera’ sempre a noi cittadini mettere le mani al portafoglio, come al solito”. Per De Biagi, se a fine febbraio non si interverra’ in modo adeguato, “Bcs finira’ la sua esistenza”.

Il D’Artagnan alla sammarinese conclude ribadendo la sua intenzione di recarsi in Tribunale per presentare un esposto contro i dirigenti di via del Voltone che hanno gestito il commissariamento di Banca commerciale. Ma lo fara’, precisa, “al momento opportuno”.

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