Ieri è entrata in vigore
– o dovrebbe essere entrata in vigore – la disposizione della Banca d’Italia che impone alla banche italiane di classificare la banche della Repubblica di San Marino come enti finanziari di uno Stato extra Unione Europea (Resto del Mondo, codice 729).
Conseguenze?
Si legge su La Voce di Romagna – San Marino: ‘negli istituti bancari di San Marino all’apparenza, ieri, apparentemente è stata una giornata di lavoro come tutte le altre….
Si naviga a vista in attesa che i rapporti fra Italia e San Marino si definiscano una volta per tutte ‘.
Il fatto che i rappresentanti di Banca d’Italia e di Banca Centrale della Repubblica di San Marino non si siano riuniti entro il 31 dicembre 2008 come previsto
– o auspicato da parte sammarinese – nella riunione della Commissione tecnica mista italo-sammarinese del 18 dicembre, rende tutto più incerto. Ogni istituto di credito italiano, aderente all’Abi (Associazione Bancaria Italiana), potrebbe decidere autonomamente se e da quando applicare la nuova norma, nei rapporti che intrattiene con istituti sammarinesi, che – pure loro – fanno parte dell’Abi.
Di certo, al momento, non sembra profilarsi la
situazione di criticità da alcuni preconizzata.