BANCHE. VALENTINI: BCSM-BANKITALIA, MEMORANDUM PRONTO MA…

BANCHE. VALENTINI: BCSM-BANKITALIA, MEMORANDUM PRONTO MA…

Il memorandum d’intesa tra gli
istituti centrali di vigilanza di Italia e San Marino e’ bloccato
dall’empasse nei rapporti bilaterali tra i due Paesi. Lo dice
chiaramente il segretario di Stato per le Finanze, Pasquale
Valentini, rispondendo in commissione Finanze a una mozione sul
tema presentata dal consigliere del Partito dei socialisti e dei
democratici, Claudio Felici. “Il memorandum- spiega- e’ gia’
stilato ma e’ bloccato nella firma e nell’attuazione perche’
l’Italia sta mettendo in fila tutte le questioni sul tappeto. Gli
incontri tecnici ci sono stati, i contatti proseguono, speriamo
che questa sia una settimana importante”.
Stimolato dal dibattito acceso che segue, Valentini conferma
l’impegno del governo di portare nel prossimo Consiglio grande e
generale un “documento sintetico sulla nostra posizione nei
confronti dell’Italia”. E anche quello di “nominare velocemente”
il nuovo presidente di Banca centrale (Bcsm), sottolineando pero’
che le varie questioni poste, presidente, rafforzamento della
vigilanza e modifica dello statuto, “vanno fatte con oculatezza”.
Difende pero’ dagli strali dell’opposizione, e le conferma, le
scelte operate dal governo e dal suo predecessore, Gabriele
Gatti, in merito all’allontanamento del capo della vigilanza,
Stefano Caringi, che ha poi scatenato le dimissioni di presidente
e direttore generale di Bcsm. Dimissioni che hanno comunque
influenzato, ammette, le trattative in atto.
Felici, non troppo soddisfatto dalle risposte del segretario
di Stato, “pacate anche nel contenuto”, decide di presentare un
ordine del giorno, che viene approvato all’unanimita’ dopo un
confronto con il titolare delle Finanze, perche’ entro giugno
arrivi in Parlamento una relazione sul rapporto tra Bcsm e
Bankitalia, sulle intenzioni del governo per il nuovo presidente,
sul percorso di modifica dello statuto, e per portare in aula gli
elementi del memorandum gia’ tecnicamente definiti. Una
conclusione ‘armoniosa’ dopo un dibattito in cui non sono mancati
gli affondo. Su tutti quello del consigliere dei Democratici di
centro, Pier Marino Mularoni: “Le parole di Valentini- tuona-
dimostrano l’azione suicida dell’ex segretario di Stato per le
Finanze kamikaze, che con il siluramento dei vertici ha impedito
l’accordo e ha sputtanato Bcsm in tutta Europa. Ricostruire la
credibilita’ internazionale e’ molto difficile”.

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