Batterio killer sul cetriolo, nessun pericolo a Rimini

Batterio killer sul cetriolo, nessun pericolo a Rimini

Le Organizzazioni Professionali Agricole della provincia di Rimini, Cia e Confagricoltura, esprimono una forte preoccupazione per l’evoluzione della vicenda batterio Killer sul cetriolo, protagonista dello scandalo alimentare tedesco.  

Purtroppo la psicosi che si è generata soprattutto a causa di una comunicazione che ha creato inutili allarmismi e panico, sta determinando un crollo verticale nelle vendite di cetrioli ed ortaggi anche nella nostra realtà locale.

Come sempre, in presenza di scandali alimentari, le conseguenze più gravi si scaricano sui produttori agricoli che vedono repentinamente distrutto immagine, lavoro e reddito.

Le OPA nazionali chiedono all’Unione Europea di intervenire immediatamente con informazioni precise e trasparenti su quanto sta avvenendo in Germania, dove si registrano i casi sospetti.

Al momento, purtroppo, non è chiara ancora la fonte di contaminazione del batterio Eschericchia Coli.

La stessa chiarezza deve arrivare anche dalla Germania, dove si sono riscontrate le contaminazioni, a danno non solo dei consumatori tedeschi, ma anche di persone di diversa nazionalità, che hanno contratto l’infezione mentre si trovavano proprio in Germania.

Cia e Confagricoltura di Rimini, ricordano ancora una volta che in Italia i controlli sono rigidi e funzionano.

Le nostre produzioni di verdure e ortaggi sono sicure e facilmente riconoscibili dall’etichetta di origine, che per il settore dell’ortofrutta è obbligatoria per legge.

Cia e Confagricoltura di Rimini chiedono alle istituzioni locali e regionali di farsi portavoce e di allertare i livelli istituzionali nazionali ed europei affinchè si intervenga  sostenendo una campagna di comunicazione a favore delle produzioni locali e nazionali perché sono sicure, controllate, tracciate e garantite; valorizzando le produzioni locali e informando i consumatori sulle norme igienico sanitarie da rispettare per scongiurare ogni pericolo.

Cia e Confagricoltura inoltre richiedono un incontro urgente del Tavolo verde provinciale per esaminare le azioni concrete da portare avanti.

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