La teenager ha bevuto così tanto alcol che ha rischiato di andare in coma etilico, fortunatamente è stata soccorsa dagli operatori sociosanitari che l’hanno pure portata in ospedale trasportandola in ambulanza.
Luca Brugioni, avvocato del gestore della discoteca romagnola, dichiara: “In merito all’episodio che riguarda la ragazzina, il mio cliente vuole assolutamente precisare che l’ingresso al locale è previa verifica dei documenti d’identità e viene consentito solo alle persone che abbiano un’età superiore ai 16 anni. Le verifiche vengono effettuate in modo scrupoloso, capillare e individuale. Per quanto riguarda questa vicenda, la ragazza si trovava fuori dal locale e il personale del Rio Grande è subito intervenuto, prestando i primi soccorsi e chiamando l’ambulanza. Il mio cliente ci tiene a sottolineare che l’attenzione per il rispetto della legge è massima, anche e soprattutto per tutelare la salute dei giovani frequentatori”.
Molti giovani discotecari spesso e volentieri si fanno pochi scrupoli a falsificare la data di nascita cosicché possano poter sgusciare all’interno delle discoteche senza incorrere nel rischio di essere rispediti a casa.
Per gli addetti alla sicurezza all’entrata diventa difficile riuscire a capire se il documento d’identità dice il vero o il falso.
Quanto all’alcol, basta un 18enne nella compagnia per rifornire tutti gli altri nonostante le ramanzine dei genitori terrorizzati e le regolari lezioni antialcol e antidroga effettuate nelle scuole da polizia e carabinieri.
Fonte: (corsivo) “Il Resto del Carlino”