BILANCIO. ASSESTAMENTO 2011, CSU ALL’ATTACCO: VIA ARTICOLO 6

BILANCIO. ASSESTAMENTO 2011, CSU ALL’ATTACCO: VIA ARTICOLO 6

INTRODOTTO PER RIPIANARE FONDO PENSIONI COMMERCIANTI-ARTIGIANI
Giu’ le mani dal fondo comune di riserva di rischio per ripianare il deficit nel fondo pensioni di
artigiani e commercianti. La Centrale sindacale unitaria alza le barricate contro la decisione del governo, inserita alla chetichella nell’assestamento di bilancio Arrivato in prima lettura in Consiglio grande e generale, e chiede di stralciare l’articolo incriminato. Il sindacato ha incontrato questo pomeriggio i capigruppo per esternare tutta la sua rabbia ed e’ uscito dal colloquio con un impegno a discuterne. “Abbiamo chiesto di stralciare l’articolo 6 e di avviare un tavolo di trattativa sull’argomento. C’e’ un impegno in tal senso”, racconta a caldo il segretario generale della Confederazione democratica dei lavoratori sammarinesi, Marco Tura, non nascondendo che “la scelta del governo ci ha fatto molto arrabbiare. Usare le risorse di tutti per ripianare il debito di qualcuno da’ fastidio”.
Infatti l’intervento punta a prelevare ingenti risorse da un fondo costituito dai contributi previdenziali di tutti i lavoratori, quindi principalmente dipendenti. “Si tratta di 14 milioni di euro, e’ inaccettabile”, attacca il segretario confederale della Confederazione sammarinese del lavoro Donatella Olga Zanotti. “Il governo, con un blitz di cui nessuno sapeva nulla, ha inserito la norma nell’assestamento di bilancio. E’ inaudito”.
Dunque il sindacato annuncia battaglia, anche perche’ l’intervento colpisce un fondo dell’Istituto di sicurezza sociale senza che il bilancio dell’ente venga modificato. Cosi’ si determina “un vero e proprio falso di bilancio”, spiega la lettera inviata dalla Csu a tutti i
gruppi consiliari, segnalando inoltre che si “contravviene totalmente alla ratio della legge 11 febbraio 1983, che ha costituito il fondo di riserva unicamente per intervenire nei casi di grave emergenza, quali ad esempio l’insolvenza da parte dei datori di lavoro in seguito a fallimenti societari”.

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