Conclusa la visita annuale del FMI a San Marino. Banche e conti pubblici ancora i punti deboli: “Iva, accise e meno esenzioni sulle tasse per aumentare le entrate”

Conclusa la visita annuale del FMI a San Marino. Banche e conti pubblici ancora i punti deboli: “Iva, accise e meno esenzioni sulle tasse per aumentare le entrate”

Si è conclusa questa mattina, con il consueto appuntamento con la stampa a Palazzo Pubblico, la missione a San Marino del Fondo Monetario Internazionale, in visita a San Marino per condurre la consultazione annuale ai sensi dell’Articolo IV del relativo Statuto, al fine di verificare lo stato di salute del sistema economico e finanziario del Titano.

Guidata anche quest’anno Gracia Borja, quale Capo Missione, la delegazione del Fondo Monetario Internazionale, ha potuto illustrare una sintesi dei loro risultati preliminari dinnanzi agli Eccellentissimi Capitani Reggenti Alessandro Scarano e Adele Tonnini, nell’ambito di una Udienza privata che si è tenuta nel pomeriggio di ieri mercoledì 27 settembre.

La visita degli esperti del Fondo Monetario Internazionale, di cui San Marino è membro dal 1992, si è concentrata in due settimane, durante le quali hanno svolto numerosi confronti con Governo, organizzazioni sindacali, associazioni di categoria, istituti bancari, rappresentanti di Banca Centrale, incontri che hanno interessato i settori più strategici del sistema economico-finanziario del paese.

In apertura della dichiarazione conclusiva dello staff del FMI (che si può leggere in calce al presente articolo), in cui sono descritti i risultati preliminari al termine della missione, si legge:

‘Il buon andamento economico di San Marino continua nonostante gli shock esterni e l’indebolimento dell’economia europea. L’attività è stata sostenuta da un settore manifatturiero competitivo e dal boom del turismo, che ha superato i livelli pre-covid… In particolare, il recente miglioramento della posizione di bilancio dovrebbe essere consolidato ed esteso. Inoltre, ulteriori sforzi si rendono necessari per affrontare gli elevati NPL e rafforzare la capitalizzazione e la redditività delle banche’.

Una sintesi che soddisfa il governo. Per il Segretario alle Finanze Marco Gatti ‘le politiche che abbiamo adottato come Governo in questi anni alla fine hanno premiato. Nonostante le criticità che arrivavano dall’esterno, hanno permesso all’economia sammarinese di crescere e di essere resilienti. E oggi, se da una parte il debito pubblico nel suo ammontare è cresciuto – prevalentemente, per gli interventi che lo Stato ha fatto nel settore bancario – dall’altro, questo rafforzamento dell’economia si è tradotto in una crescita del PIL, addirittura al di sopra di quelle che erano le stime del Fondo Monetario Internazionale. Desidero rivolgere i miei ringraziamenti al Capo Missione e ai componenti la delegazione per la disponibilità e le capacità dimostrate anche in questa occasione. Sono certo che il lavoro condotto si aggiungerà ai già buoni presupposti per le importanti sfide che attendono la Repubblica di San Marino, prima fra tutte la sottoscrizione dell’Accordo di Associazione all’Unione Europea prevista entro la fine dell’anno, che segnerà un vero e proprio traguardo epocale nella storia del nostro Paese’.

D’altra parte gli esperti sottolineano l’esigenza per il paese di aumentare le entrate per “contribuire ad affrontare le esternalità ambientali”. “È possibile – suggeriscono gli esperti – di ridurre le esenzioni dall’imposta sul reddito, introdurre un’imposta sul valore aggiunto, ridurre gli sconti sui prodotti petroliferi ed espandere l’uso delle accise, che aumenterebbero le entrate e contribuirebbero ad affrontare le esternalità ambientali”.

Leggi la Dichiarazione Conclusiva dello Staff della Missione 2023 ai sensi dell’Articolo IV

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