Bloccate quegli aumenti delle tariffe

Bloccate quegli aumenti delle tariffe

Sospendere l’esecutività degli aumenti di luce e gas decisi dall’Authority: è quanto chiedono l’Associazione Sportello Consumatori e Asdico.


Oltre a non condividere questi aumenti, le Associazione dei Consumatori hanno ravvisato una evidente irregolarità in tale decisione, rilevando “pesanti incongruenze” fra quanto ha stabilito le legge (n. 120 del 2001) che ha dato vita all’Authority, e il successivo regolamento.

Le stesse Associazioni, fin dalla mattinata di oggi, hanno incaricato i propri legali di verificare se vi sono le condizioni per richiedere l’illegittimità dell’atto.

In particolare, l’incongruenza ravvisata consiste nel fatto che in base al testo di legge (articolo 7, comma 5), le tariffe aggiornate entrano in vigore il 1° gennaio successivo. Invece, nel regolamento le tariffe aggiornate entrano in vigore il primo giorno del mese successivo alla decisione (in questo caso il primo ottobre): da quando i regolamenti superano le norme di legge?


Ma Sportello Consumatori e Asdico rilevano altri “strappi procedurali”: “Benché previsto sempre dalla legge del 2001, l’Authority non ha promosso le audizioni periodiche con le associazioni che tutelano i consumatori e non ha neppure garantito la piena conoscenza degli atti istruttori. Comportamenti insomma che hanno scavalcato gli obblighi di legge e che strategicamente si allineano alla scelta del governo di sottrarsi a qualsiasi confronto preventivo con le Associazioni dei Consumatori”.


“E’ evidente – denunciano le due associazioni – che siamo comunque di fronte ad una responsabilità tutta politica. In un regime di monopolio nella gestione dei servizi pubblici, la scelta del Congresso di Stato di varare un’Authority non ha e non può avere nessuna funzione regolatrice del mercato e della concorrenza; rappresenta quindi solo un fragile paravento per mascherare decisioni politiche”.


Sempre in riferimento alle responsabilità della politica, le Associazioni ricordano che il tema del costo della vita “è stato centrale nelle iniziative portate avanti in questi anni”, tema ribadito anche nella piattaforma inviata e illustrata alle forze politiche in vista del voto del 9 novembre.


Sportello Consumatori e Asdico affermano infine di “non essere pregiudizialmente contrarie a qualsiasi ipotesi di adeguamento dei costi delle utenze domestiche, anche perché consapevoli del difficile andamento del mercato energetico”, ma ribadiscono che “la politica tariffaria è un importante capitolo della politica sociale” e quindi non può essere “pilatescamente delegata a organismi tecnici”. E a questo proposito si chiedono: “Dopo l’aumento tariffario dell’anno scorso, dov’è finito il confronto sulla rimodulazione delle fasce di consumo, sulla mono-fase attualmente a carico del bilancio dell’Aass, sui costi degli appalti energetici e sulla tassazione delle acque reflue?”

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