Ieri mattina è esplosa in Italia la bomba del calcioscommesse.
Nell’inchiesta, partita dalla procura di Cremona, è finito pure il 46enne riminese Maurizio Neri assieme ad altri 10 indagati e 17 arrestati.
Neri in passato ha giocato a calcio a Napoli, Pisa, Brescia e Rimini (142 gare in serie A) e ha allenato il Bellaria e il Real Rimini.
L’attuale allenatore delle giovanili del Parma avrebbe subito una perquisizione nelle sua abitazione e sarebbe indagato con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
Ancora non si sa quale ruolo abbia ricoperto Neri e il motivo del suo coinvolgimento.
Il gip di Cremona Guido Salvini ha disposto il carcere anche per l’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni e per il capo dello stabilimento balneare di Cervia “I figli del sole” Antonio Benfenati.
Neri e Doni sono i soci fondatori dello stabilimento balneare di Cervia nato nel 2000.
Una frase dello sportivo riminese figura nelle intercettazioni mettendolo seriamente nei guai: “Così andiamo tutti in galera”.
Fonte: (corsivo) “Il Resto del Carlino”