L’intesa è stata raggiunta nei giorni scorsi da un vertice fra Michela Vittoria Brambilla, Sottosegretario al Turismo, dalle Regioni e dalle Associazioni degli operatori balneari.
I canoni aumenteranno fino al 60%, un provvedimento che sarà retroattivo e che partirà dal 2004.
Il problema vero, come scrive il Resto del Carlino oggi ripotando una dichiarazione di Giorgio Mussoni, presidente Oasi Confartigianato, non è tanto il conguaglio che sarà dovuto per gli arretrati non pagati. Ma sarà la suddivisione in fasce. La legge al varo divide infatti la spiaggia in tre tipologie: fascia di pregio, fascia alta e fascia normale, con aumenti rispettivamente che vanno dal 110% al 20%. La denominazione delle fasce la deciderà la Regione. Oasi Confartigianato si augura che le spiagge di Rimini siano considerate ‘normali’ e quindi possano avere aumenti solo sino al 20%, ideali per poter mantenere competitivi i prezzi e restare sul mercato.
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