Giuseppe Maria Morganti di La Tribuna Sammarinese: Un’interpellanza di Elio Lannutti (Italia dei Valori) mette a nudo i rapporti fra poteri occulti e il caso Delta / Guerra a San Marino, un depistaggio per mettere le mani su Delta / Unico obiettivo quello della mera distruzione di Delta e dell’eliminazione del vecchio management, che ostacolò gli interessi della cricca e che non accettò di andare a patti con logiche massoniche e piduiste
Lannutti sostiene una tesi ascoltata per la prima volta con tanta determinazione e cioè che l’attacco a San Marino avvenuto su più fronti, fra cui quello politico finanziario è stato quello più determinato, sia stato utilizzato per sferrare un colpo mortale all’investimento che San Marino aveva fatto in Italia, riuscendo a eliminare un temibile concorrente sul mercato del credito al consumo.
“Alla luce dei fatti esposti in premessa, – scrive Lannutti -l’interrogante ritiene che l’unico obiettivo sia stato quello della mera distruzione di Delta e dell’eliminazione del vecchio management, che ostacolò gli interessi della cricca e che non accettò di andare a patti con logiche massoniche e piduiste, considerato che, dopo che la Repubblica di San Marino è scesa a patti con gli esponenti italiani sulla questione Delta, si è trovato l’accordo sul rientro dei crediti anche con la Cassa di Risparmio di San Marino, che ha già recuperato 800 milioni di euro e che rientrerà di altri 1,1 miliardi di euro nei prossimi 4 anni”.
Infine conclude con la domanda rivolta al ministro Tremonti: “Quali iniziative di competenza intende assumere il Governo, alla luce delle vicende finanziarie sammarinesi, che confluiscono paurosamente nel vortice dell’inchiesta P4 che sta mettendo in luce il legame fra il mondo degli affaristi e la politica italiana, al fine di tutelare realtà economiche che, come nel caso del Gruppo Delta, fiore all’occhiello dell’economia emiliano-romagnola, vengono distrutte con attacchi di sciacallaggio per arricchire i soliti noti”.