Oggi pomeriggio ennesima riunione in Banca d’Italia per la dismissione di Delta, partecipata Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, presenti oltre 10 banche creditrici.
La situazione in qualche modo potrebbe essere influenzata dalla decisione del Tar del Lazio sul ricorso Fantini, dall’intervento in Senato del Ministro Tremonti e, in fine, dalla riunione di alcune banche creditrici che avrebbe avuto luogo ieri a Milano. Banche che, a quanto riferisce La Tribuna Sammarinese, intenderebbero alzare la posta a scapito della Carisp San Marino.
Si legge sul citato giornale: ‘ non si tratterà quindi di un incontro semplice quello di oggi pomeriggio
per gli amministratori della Cassa di Risparmio (pare confermata la presenza del Dottor Leone Sibani e dei
due advisor) che si troveranno a definire non solo i termini dell’accordo con Intesa San Paolo in qualità di acquirente
di alcuni rami di Delta, ma anche le maggiori pretese delle banche creditrici che certamente insisteranno
affinchè i crediti, definiti impropriamente in bianco, possano essere coperti da ulteriori garanzie.
Informazioni
spot emesse da alcuni siti internet legati ai mercati finanziari, dicono che alla Cassa verrà richiesto di
accollarsi parte delle perdite, ma fonti bene informate, che hanno potuto verificare nel dettaglio i conti di Delta,
escludono categoricamente che nel rapporto crediti/debiti del Gruppo siano presenti scompensi tali da superare
i valori già accantonati nelle riserve.‘