Casali, sulla situazione del Tribunale

Casali, sulla situazione del Tribunale

“Oggi ci sono risorse economiche
rilevanti messe a disposizione per la giustizia, ci sono le
risorse umane e il tribunale deve iniziare a funzionare con
l’efficienza necessaria”. Il guardasigilli del Titano, Augusto
Casali, chiude il dibattito sulla giustizia, all’ordine del
giorno del Consiglio grande e generale, bacchettando i magistrati
“capricciosi” nello svolgimento del proprio lavoro. L’occasione
e’ la presa d’atto delle dimissioni del neomagistrato Giacomo
Nicolucci, per difendere l’operato della commissione consigliare
giustizia, dell’esecutivo e del parlamento: “La politica in
questo caso ha fatto la sua parte, approvando le leggi necessarie
per il reclutamento dei magistrati”. Ora, “e’ arrivato il momento
che il Tribunale faccia altrettanto, facendola finita con i
capricci e le ripicche”. E ancora, riferendosi ai magistrati, “e’
finito il momento di fornire alibi a questi signori che hanno
assunto un atteggiamento poco consono al tribunale della
Repubblica”.
Casali lascia intendere di voler aspettare il tempo necessario
“per dimostrare che le cose sono cambiate”. In caso contrario,
“per la politica sara’ necessario prendere posizioni drastiche
con la revisione dell’ordinamento giudiziario su cui la
commissione giustizia ha gia’ iniziato a lavorare”. Casali
insiste: “Le polemiche fra i singoli magistrati interessano poco
a questo governo e ai cittadini”. La separazione dei poteri e’
“sacrosanta”, cosi’ come l’autonomia della magistratura, ma,
conclude il ministro, “la politica e il Paese non possono essere
ostaggio del tribunale e di gruppi di magistrati che se ne stiano
approfittando troppo”.

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