Cassa di Risparmio San Marino. Si lavora per aumento di capitale

Cassa di Risparmio San Marino. Si lavora per aumento di capitale

BANCHE. CRRSM, FONDAZIONE SUMS LAVORA SU AUMENTO CAPITALE
MASI: ENTRO ANNO VERRANNO DEFINITI TUTTI GLI ASPETTI
E’ in fieri l’aumento di capitale da 150 milioni di euro per la Cassa di risparmio di San Marino. La Fondazione San Marino Cassa di risparmio-Sums, che ora come ora detiene il 100% dello storico istituto di credito del Titano, e’ al lavoro e conta di definire l’operazione in tutti i suoi aspetti entro l’anno.
“L’argomento e’ all’ordine del giorno e si lavora per un aumento diviso in due parti”, conferma il presidente della Fondazione, Tito Masi, a margine di una conferenza stampa. La prima tranche consta di un vero e proprio aumento di capitale da 80 milioni di euro, di cui “10 dalla Fondazione San Marino, 10 li dovrebbe mettere la Fondazione Sums mentre per i restanti 60 milioni e’ aperto il confronto con le autorita’ di governo”.
Per quanto riguarda la seconda parte, “da 70 milioni in modo da arrivare all’aumento previsto di 150 milioni di euro”, si punta all’emissione di un “prestito obbligazionario subordinato e convertibile in azioni della stessa Cassa”. Dunque aperto ai privati.
L’auspicio e’ ovviamente quello di avere successo dato che il prestito, sottolinea Masi, dara’ dei “rendimenti interessanti”, oltre appunto alla possibilita’ di convertire il tutto in azioni della banca. Da questo punto di
vista sara’ molto importante il passaggio dal tribunale di Bologna per l’omologa del piano di ristrutturazione del debito di Delta, la holding specializzata in credito al consumo controllata dalla Cassa e per questo commissariata dalla Banca d’Italia nel maggio del 2009. Il via libera da parte dei giudici felsinei, infatti, “dara’ maggiore spinta a questa iniziativa di ricapitalizzazione, offrendo agli eventuali sottoscrittori maggiori garanzie e anche maggiori stimoli ad aderire”.
La prima udienza al tribunale del capoluogo emiliano-romagnolo c’e’ stata martedi’ 11 ottobre, mentre la prossima e’ fissata per il 25 ottobre. Anche se non e’ detto che il via libera all’omologa arrivi gia’ in quella data. Il giudice potrebbe infatti anche esprimersi solo sui ricorsi presentati dagli ex agenti del gruppo e dagli ex dirigenti delle societa’ controllate, e prendersi qualche giorno per dare l’eventuale via libera al piano messo a punto dai commissari straordinari Bruno Inzitari, Enzo Ortolan e Antonio Taverna. Comunque l’auspicio del presidente Masi e’ che “entro l’anno si riesca a definire l’operazione di ricapitalizzazione in tutti i suoi aspetti, per poi farla partire concretamente”.

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