“Tra prelievi e restituzioni l’assegno previdenziale si sta trasformando in un vero e proprio rompicapo. E le telefonate di anziani disorientati non si contano più”, afferma la Federazione Nazionale Pensionati della CDLS.
Da gennaio infatti, con il “contributo solidarietà”, entrano in vigore gli effetti della riforma pensionistica approvata l’anno scorso, ma nello stesso tempo è stato accolto un ricorso presentato dalla Confederazione Democratica che annulla parzialmente i versamenti previsti della vecchia legge in vigore dal 2005. Ma non è tutto: in febbraio altre variazioni sull’importo delle pensioni sono previste per effetto dell’indicizzazione all’inflazione. Un groviglio, insomma.
“Si stanno incrociando tre provvedimenti – spiega la FNPS-CDLS – che inevitabilmente creano confusione e apprensione in molti pensionati. E’ dunque utile chiarire che in questi primi mesi dell’anno il valore degli assegni previdenziali sarà soggetto a diversi ritocchi e modifiche”.
Modifiche sostanzialmente dovute a una detrazione, il contributo solidarietà, e a due integrazioni. “La prima – chiarisce la FNPS – è legata al ricorso vinto dalla Confederazione Democratica che restituisce ai pensionati parte di versamenti pregressi e non dovuti, la seconda per effetto dell’annuale adeguamento delle pensioni alle dinamiche dell’inflazione”.
Sempre da gennaio la riforma previdenziale approvata nei mesi scorsi produrrà anche cambiamenti sul calcolo del cumulo pensionistico e riduzioni percentuali sulle pensioni di reversibilità. Per questo la Federazione Nazionale Pensionati della CDLS informa che è disponibile a fornire tutte le informazioni e i chiarimenti per orientarsi nel labirinto del nuovo sistema previdenziale.
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