CDO: quello che abbiamo visto … al Meeting

CDO: quello che abbiamo visto … al Meeting
CDO: quello che abbiamo visto … al Meeting
Le centinaia di migliaia di persone, tra cui centinaia sammarinesi, che hanno visitato la 32° edizione del Meeting di Rimini si sono trovati davanti un popolo di uomini vivi e certi del destino buono per ogni uomo, perché non definiti dall’individualismo soffocante della società di oggi ma dall’appartenenza all’ideale che da duemila anni sfida il desiderio di felicità, di giustizia, di bellezza, di amore compiendoli. A riconoscerlo sono anche giornalisti che, pur provenendo da posizioni ideali molto diverse dalle nostre, sono venuti al Meeting senza pregiudizi e con uno sguardo onesto e privo di preconcetti.
Così il direttore de “l’Unita” Claudio Sardo:
“… la grande lezione del Meeting è vedere in azione delle persone vive che fanno comunità. L’ideologia dei mercati degli ultimi trent’anni ci ha abituati a pensare che il mondo è fatto di soggetti sempre più isolati. Proprio per questo penso che qualunque persona di sinistra priva si preconcetti non possa che guardare con simpatia al Meeting di CL.”
Ancora l’inviato de La Repubblica Michele Smargiassi:
“… chi passi qualche giorno al Meeting non può non ammettere che nulla di tutto questo esisterebbe se non poggiasse su una sorprendente capacità di mobilitazione di coscienze, di sincero coinvolgimento intimo, su una leva di massa di entusiasmi come ormai pochi movimenti in Italia sanno suscitare, e nessuno da altrettanto tempo come CL.”
Il Meeting si conferma il luogo del dialogo fra culture diverse che costruisce una socialità nuova in cui il bene comune diventa una amicizia operativa. E’ quello che spesso manca a San Marino dove i personalismi e gli interessi di parte dominano nella politica e l’incertezza nell’economia blocca le imprese.
Compagnia delle Opere  è consapevole che il futuro di San Marino dipende da un cambiamento culturale che ridesti i valori della nostra tradizione e per quanto il nostro contributo possa sembrare piccolo, da esso dipende il destino di San Marino e del mondo intero. Non è una frase retorica, basti pensare alla testimonianza che ci ha offerto Benedetto XVI nella sua recente visita.
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