Celebrazioni sbarco dell’uomo sulla luna

Celebrazioni sbarco dell’uomo sulla luna

Un sogno sopra le stelle


Erano tutti con lo sguardo incollato al televisore, che trasmetteva immagini in bianco e nero. Era il 20 luglio 1969. Nello Studio 3 di via Teulada Andrea Barbato dirigeva un team di giornalisti, tra cui Tito Stagno, per seguire la diretta dell’allunaggio.

8000 sigarette, 6000 caffè, 250 persone, tra giornalisti tecnici e operai. Sono le cifre della notte televisiva italiana dello sbarco sulla luna.

Alle 19,28 il telegiornale apre col titolo L’UOMO SULLA LUNA. Alle 22.15 l’ansia ha un picco: il LEM sta per toccare il suolo lunare. Le famiglie al completo stanno sveglie a guardare la televisione. Alle 22,17 ora italiana, Tito Stagno afferma: “ha toccato”. Il pubblico in studio, gli operatori, i giornalisti applaudono. Sono le 15,17 a Huston le 14,17 a New York. Sullo schermo la scritta: IN DIRETTA DALLA LUNA, in sovrimpressione sul suolo lunare e su uno scorcio del Lem, la navicella da cui sta per scendere Aldrin. “Per la prima volta un veicolo pilotato da un uomo ha toccato un altro corpo celeste!” è il commento del giornalista. Poi Aldrin scende la scaletta e tocca il suolo lunare col piede sinistro. C’è un nuovo applauso.
Il sogno dell’umanità si avverava. Cosa c’è sulla Luna? Ora l’uomo avrebbe saputo.


“Celebrare lo sbarco sulla luna è anche risentire le emozioni, le suggestioni di quelle ore, rivedere nella memoria quelle immagini un po’ sfocate. Capire che si stava saltando un fosso e che l’umanità non sarebbe tornata indietro. La Luna era svelata, per sempre”. Così il Segretario di Stato Berardi commenta quell’impresa ad apertura del programma di iniziative messe in campo dall’Aeroclub nell’aviosuperficie di Torraccia per commemorare il 40° anniversario della conquista della Luna.

“Ricordare è importante – afferma Fabio Berardi.- Ci sono eventi che uniscono, che fanno sentire a tutti la stessa emozione. Che danno il senso di che cosa sia l’Umanità”. “Celebrare l’anniversario del primo allunaggio– afferma Fabio Berardi – oggi che si tende a dimenticare tutto, ci riporta a una dimensione in cui i valori contano, le azioni dell’uomo e le sue aspirazioni hanno un senso condiviso”.

Erano gli anni della guerra fredda, ricorda il titolare del Turismo. Usa e URSS si contendevano una supremazia che si giocava su più fronti. Erano stati i russi a volare per primi intorno alla Luna. Erano stati gli americani i primi a scendervi.
Erano imprese grandi, che facevano capire di cosa fossero capaci quelle due nazioni. Di quanto fossero più potenti, più avanti di ogni altro Paese al mondo. Erano imprese di giganti che intimidivano. Tuttavia, riguardavano l’uomo, e, se qualcuno era riuscito a compierle, non importa se russo o americano, allora voleva dire che l’uomo, in generale, era capace di farlo.
Fu la bandiera americana a essere piazzata sulla Luna. Ma “tutto il mondo si sentì partecipe dell’impresa. Ecco perché la Repubblica di San Marino – spiega il Segretario di Stato Berardi – si unisce ai festeggiamenti che ovunque celebrano l’avvenimento”. “Lo sbarco sulla Luna riguarda tutti. E le ricerche portate avanti per realizzare le imprese di esplorazione e allunaggio ebbero ricadute importanti su tutti i piani: scientifico, tecnologico, medico. Basti pensare alla tecnologia satellitare che oggi supporta un’infinità di applicazioni, dalla mobilità alle comunicazioni o alle previsioni meteorologiche”. “Questa impresa esaltante – commenta il Segretario di Stato – ha prodotto qualcosa di efficace ed ha proiettato l’umanità nel futuro”.
Per risentire un po’ di quell’ebbrezza da “impresa eccezionale” , l’Aeroclub ha previsto, tra l’altro, per sabato e domenica a Torraccia “Un sogno sopra le stelle”: un programma di esibizioni aeree e possibilità di provare a volare, accompagnati da piloti provetti, su ultraleggeri, aeroplani, mongolfiere, elicotteri.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy