Cittadinanza non vuol dire diritto al voto

Cittadinanza non vuol dire diritto al voto

Rimane duro il confronto fra i cittadini residenti all’estero e le forze della maggioranza governativa sulla legge elettorale. Causa prima il permanere, anche nella nuova legge elettorale, di un articolo che separa la cittadinanza dal voto.

Fernando Bindi (Alleanza Popolare): i figli di genitori nati all’estero, infatti potranno avanzare richiesta di essere iscritti nelle liste elettorali della Repubblica, decorso un anno dall’acquisto della effettiva residenza anagrafica nel territorio.

Cadute anche le ipotesi del voto a distanza e del doppio collegio.

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