Civico10. Chi, veramente, ha vinto o perso

Civico10. Chi, veramente, ha vinto o perso

Mancano pochi giorni al voto. La campagna elettorale ha evidenziato ancora di più lo stato di crisi che la nostra cara Repubblica sta attraversando. Lo scossone che doveva portare l’esito della Commissione antimafia, si è rivelato uno strumento in mano ai soliti per ridarsi un po’ di fondo tinta e ricominciare a sparlare come se niente fosse. Invidio il mio amico Ranfo per la sua capacità di sintesi e per l’efficacia della sua rappresentazione della realtà. I movimenti che sono nati pro elezioni 2012 stanno cercando di portare nuova linfa a un panorama politico veramente desolante. C’è chi ha già vinto e sta già comportandosi di conseguenza e cioè mettendo in crisi l’alleanza per farsi bello con viaggi nella capitale che, oltre a far arrabbiare qualcuno, non hanno sortito nessun risultato, anzi quasi sicuramente la ratifica dell’accordo firmato dal Governo Monti sarà a carico del prossimo parlamento italiano.
C’è chi ogni sera partecipa alle serate istituzionali per appoggiare l’amico di lista presente insieme ad altri 10 candidati di altrettante liste che in un tempo predeterminato deve cercare di convincere altri candidati di liste differenti a votare per lui e nello stesso tempo convincere i candidati della propria lista a continuare a fare lo stesso. Unico assente, la cittadinanza, che oltre a non trovare il posto, non può neanche intervenire.
C’è chi invece se ne frega di tutto questo e continua a fare quello che ha sempre fatto in passato: organizza cene, promette favori, anche importanti come un lavoro o lo sblocco di un lotto, telefona o fa telefonare a tutti, si reca di persona nelle case dei elettori, sia in territorio che fuori.
C’è chi, come il nostro movimento, si prodiga per dimostrare con i fatti che esiste una vera e valida alternativa, che per uscire da queste sabbie mobili è forse più intelligente non affidarsi agli stessi che ci hanno portato dentro, che per costruire un futuro diverso, più solido e trasparente ci vogliono le idee ed il coraggio di portarle avanti senza la zavorra di chi ha usato San Marino per arricchirsi e fare i propri schifosi interessi.
Noi rappresentiamo il cambiamento, quello vero, quello concreto, quello che vuole includere tutti coloro che vogliono darsi da fare, quelli che vivono la partecipazione democratica come stile di vita, convinti che sia la strada maestra per uscire dal “baratro”.
Ci hanno descritto come inesperti, come insufficientemente forti per incidere, come sognatori, come destinati a perdere. Ma noi abbiamo già vinto! Abbiamo cominciato un percorso che trasformerà il paese e lo porterà ad essere più giusto, più efficiente, più moderno, più verde, più a misura d’uomo. Uno tsunami che raccoglierà dopo il 12 di novembre, altra energia e ulteriore forza, sufficiente a spazzare via definitivamente quella cultura mafiosa e antidemocratica che ha segnato profondamente l’anima dei sammarinesi e che rappresenta il vero obiettivo di tutti noi.
Andiamo tutti a votare, diventiamo cittadinanza attiva!

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