Civico10 sul nuovo regolamento emanato da BCSM e sull’ancora mancata attuazione di una vera trasparenza

Civico10 sul nuovo regolamento emanato da BCSM e sull’ancora mancata attuazione di una vera trasparenza

L’ultimo Regolamento sul Registro dei Soggetti Autorizzati, predisposto recentemente da Banca Centrale e che entrerà in vigore il 1° luglio prossimo, non ha dato attuazione ai disposti dell’articolo 26 (ex 19-bis) della finanziaria.

L’art.26 recita “I Beneficiari effettivi con le rispettive quote societarie delle Società Bancarie e Finanziarie Sammarinesi dovranno essere pubblicate sul sito ufficiale della struttura organizzativa di cui sono beneficiari effettivi.”

Vi sono, lo riconosciamo, alcune lacune nel precedente articolo 26 (ex-19-bis) ma che potevano e possono tuttora essere facilmente risolvibili con provvedimenti normativi del Governo, il quale però finora si è ben guardato dal metterli in campo.

Nonostante ciò, era piuttosto lecito attendersi un’attuazione almeno nella sostanza di quanto sancito dall’articolo stesso, vale a dire: rendere noti gli effettivi beneficiari con le rispettive quote societarie, senza schermature fiduciarie che non li rendono conoscibili al pubblico.

Lo scopo dell’articolo 26 non è infatti quello di uniformarsi agli standard internazionali, ma fare un passo in più: rendere conoscibili a tutti gli assetti proprietari, con i rispettivi beneficiari, delle imprese bancarie e finanziarie. Per ragioni di trasparenza interna, non esterna.

Banca Centrale ha invece legittimamente scelto di aggiornare il Regolamento senza tenere conto del disposto dell’articolo 26; non lo ha peraltro nemmeno richiamato nelle premesse al Regolamento. In questo modo si è mantenuta la possibilità di non rendere noti i beneficiari effettivi e di pubblicare, qualora presente, solo il nome della fiduciaria dietro cui il beneficiario effettivo ha deciso di “schermare” la propria partecipazione.

Va però detto che Banca Centrale non era tenuta a dare attuazione articolo 26 , perché non vi è alcuna “delega” in tal senso nella legge. Si può quindi non essere d’accordo sulla scelta, ma a livello formale nulla può essere imputato.

Molto invece può essere imputato al Governo, che continua a ignorare l’articolo 26 facendo finta che non esista e non si muove nella direzione di attuarlo. Sarebbe sufficiente un Decreto per colmare le lacune dell’articolo e renderlo effettivo fin da subito. Come detto più volte, le resistenze purtroppo sono forti, poiché la trasparenza nel settore bancario fa paura, specialmente a questo Governo.

Nessuno provi quindi a dire che con questo Regolamento di Banca Centrale si è data attuazione all’articolo 26. Come si è visto siamo ancora ben lontani dalla sua concretizzazione.
Rimane ancora pienamente disattesa dal governo l’esplicita volontà espressa dal Consiglio Grande e Generale, atteggiamento improprio e sostanzialmente anti-democratico.

I cittadini devono sapere che il Governo continua a non volere la trasparenza denunciando “problemi tecnici” che sarebbero IN REALTA’ facilmente risolvibili. Il perché lo faccia crediamo sia comprensibile a tutti.

 

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