Come San Marino potrebbe schivare, in parte, lo scudo fiscale

Come San Marino potrebbe schivare, in parte,  lo scudo fiscale

La Repubblica di San Marino potrebbe trovare il modo di schivare lo scudo fiscale italiano, almeno per il
rimpatrio dei capitali, firmando per tempo con l’Italia stessa l’accordo di collaborazione finanziaria e le
modifiche all’accordo contro le doppie imposizioni secondo il più recente standard Ocse.

Magari aggiungendo – se necessario – a margine una dichiarazione specifica che eviti il rimpatrio dei capitali. Così che la Repubblica di San Marino possa essere trattata almeno come gli Stati dello Spazio Economico Europeo considerati collaborativi, quale ad esempio la Norvegia.
Questa eventualità è espressa in termini del tutto generali da Isabella Bufacchi di IlSole24Ore: ‘molti paradisi fiscali temono gli effetti dell’obbligo del rimpatrio di capitali e potrebbero decidere di sottoscrivere un accordo con l’Italia proprio in vista dello scudo, per evitare il rientro dei capitali e limitare i danni conquistando l’opzione della regolarizzazione‘, senza l’obbligo, appunto, del rimpatrio, come pevisto, ad esempio, per i Paesi della Unione Europea.

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