Comincia da New York la contestazione alla abrogazione del voto di preferenza per i sammarinesi residenti all’estero

Comincia da New York la contestazione alla abrogazione del voto di preferenza per i sammarinesi residenti all’estero

Il 4 giugno scorso per iniziativa di Sinistra Unita, il Consiglio Grande e Generale
ha abolito il diritto

per i cittadini della Repubblica di San Marino residenti all’estero di esprimere il voto di preferenza nelle elezioni politiche.

La discriminazione era parsa in un primo momento essere stata accettata (dichiarazione presidente della Consulta Anna Maria Neri Ceccoli) dalle comunità sammarinesi all’estero dell’area italiana, in quanto nella stessa seduta era stata abrogata un’altra discriminazione,

ancora riguardanti gli stessi cittadini, sull’obbligo di un periodo minimo di residenza in territorio.

Poi è apparsa la contestazione

(‘una baghinata’)

di Paolo Ghiotti di Bologna.

San Marino Oggi pubblica una lettera della comunità sammarinese di New York che contesta duramente la nuova discriminazione e preannuncia azioni pubbliche di contestazione fino a parlare di una ‘dimostrazione da sostenere davanti al Palazzo Pubblico per 1 o 2 ore per ogni giorno dedicato alla Consulta‘ prevista come al solito per i primi di ottobre prossimo.

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