Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Istanbul

Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Istanbul

Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni, ha partecipato ai lavori della 121a  sessione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’ Europa che si sono aperti stamane a Istanbul.
La riunione, presieduta dal Ministro turco degli Affari Esteri, Ahmet Davutoglu, Presidente del Comitato dei Ministri, ha visto un approfondito dibattito sul Rapporto di attività “ il Consiglio d’Europa : strategia per valori in azione” presentato dal Segretario Generale del Consiglio d’Europa, Thorbjorn Jagland.  .                                                                                                                  L’ampio Rapporto presenta i progressi registrati nell’ultimo semestre su una serie di tematiche sulle quali il Segretario Generale sta, in particolare, caratterizzando l’operato del Consiglio d’Europa, dal processo già avviato per la sua riforma  alle relazioni con l’Unione Europea, in attuazione di quanto prevede il Memorandum di Intesa  stipulato fra le due Organizzazioni nel 2007, nell’ambito della Presidenza sammarinese del Comitato dei Ministri.
Il dibattito dei lavori della sessione – che è stata preceduta da una cena informale alla quale hanno preso parte i Ministri dei Paesi Membri del Consiglio d’Europa – ha riservato una particolare attenzione anche al comma relativo alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, rispetto al quale i Ministri –  dopo avere preso atto delle misure adottate dalla Corte per adattare le proprie procedure rispetto alle nuove disposizioni della Convenzione europea dei diritti dell’uomo come emendata dal Protocollo n.14 –   hanno ribadito la volontà di dare attuazione alla Dichiarazione scaturita , con il relativo Piano di Azione, dalla recente Conferenza ad alto livello di Izmir sull’avvenire della Corte europea.
Nel corso della riunione, le Delegazioni hanno preso atto anche del vasto ed articolato Rapporto, presentato da un Gruppo di eminenti personalità presieduto da Joschka Fischer, sul tema “ Vivere insieme in Europa nel XXI secolo” , contenente approfondite analisi dei principali problemi che le società europee stanno affrontando. Il Rapporto intende costituire – come ha sottolineato il Segretario Generale – uno strumento per pianificare l’attività del Consiglio d’Europa e ad agire, pittosto che reagire, per garantire un “vivere insieme” armonioso in Europa.                                                         A tale proposito il Segretario di Stato per gli Affari Esteri nel suo intervento ha affermato “Cultura ed istruzione sono strumenti indispensabili per costruire una cittadinanza democratica stabile. La maggiore attenzione rivolta al dialogo interculturale, anche attraverso il Rapporto del Gruppo di eminenti personalità, costituisce una tappa fondamentale per il necessario rafforzamento della coesione sociale in Europa” e ricordando la unicità della esperienza condotta in tal senso dal Consiglio d’Europa, ha affermato come “ solo dove esistono il dialogo, il rispetto reciproco e la volontà di capirsi e solo se tutti si sentono accettati per ciò che sono e non discriminati, le società sono coese e non sono afflitte da violenze e tensioni, che mettono in grave pericolo la convivenza civile. Non è sempre facile gestire società sempre più multietniche, ma è la sfida cui il continente europeo è confrontato e che potrà vincere solo se i valori che lo hanno reso forte perché basati sul rispetto strenuo del valore della persona umana non saranno dimenticati”.                   
Il Comitato dei Ministri ha quindi ribadito il sostegno alla politica di vicinato, caratterizzata da nuove connotazioni,  che il Consiglio d’Europa sta conducendo al fine di promuovere il dialogo e la cooperazione con i Paesi e le regioni situate in prossimità dell’Europa che sollecitano l’assistenza dell’Organizzazione sulla base dei valori comuni ai 47 Paesi Membri del Consiglio d’Europa: i diritti dell’uomo, la democrazia e lo stato di diritto.
In chiusura della sessione, dopo la adozione della Dichiarazione Finale – in cui i Ministri degli Esteri hanno riaffermato la volontà dei rispettivi Paesi a sostenere la missione del Consiglio d’Europa, nella convinzione che “ in questo periodo di sfide e cambiamenti, è restando fedeli ai nostri valori comuni che contribuiremo alla pace, alla democrazia ed alla prosperità per i nostri popoli” –   è avvenuto il passaggio della Presidenza tra la Turchia e la Ucraina, il cui Ministro degli Esteri, Kostyantyn Gryschchenko, ha presentato le priorità della relativa Presidenza semestrale.
Nell’ambito della sua partecipazione ai lavori della Ministeriale, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri ha avuto anche modo di avere diversi incontri bilaterali fra cui con  Jean Asselborn,  Ministro per gli Affari Esteri del Lussemburgo, con Samuel Zbogar, Ministro per gli Affari Esteri di Slovenia, con  Vladimír Galuska, Vice Ministro per gli Affari Esteri della Repubblica Ceca, con Doru Costea, Segretario di Stato per gli Affari Esteri della Romania, con Jan O’Sullivan, Ministro di Stato, del Dipartimento per gli Affari Esteri e il Commercio di Irlanda.
Con i Ministri di tali Paesi, oltre a ribadire l’ottimo stato delle relazioni bilaterali ed a considerare le  principali questioni oggetto di cooperazione, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri ha voluto esprimere anche considerazioni e scambi di vedute relativamente al processo di integrazione europea, oggetto per  San Marino di vivo interesse.

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