Commissione Antimafia. Lettera di Matteo Zeppa a Pasquale Valentini (Finanze)

Commissione Antimafia. Lettera di Matteo Zeppa a Pasquale Valentini (Finanze)

Capita che a volte sui quotidiani sammarinesi, si leggano parole di una pesantezza storica avvilente. Le ultimissime (cronologicamente parlando) sono del Segretario di Stato Pasquale Valentini, che riferendosi alle dimissioni di Marco Gatti dalla carica di Presidente della Commissione Antimafia, dopo i controlli presso il suo studio lavorativo, citò questo concetto: “Se Marco Gatti non fosse segretario della Dc e presidente della commissione antimafia – commenta Valentini -, ora non staremmo parlando di questa situazione”. Anche perchè, continua Valentini, l’acquisizione di documenti da parte della magistratura è una “cosa normale, credo che capiti molto spesso a tutti i professionisti.” citato dal quotidiano San Marino Oggi.
Ciò che affermò lascia realmente l’amaro in bocca. Forse non si rende nemmeno conto di quello che disse o quantomeno dell’estrema gravità.
Anche con Lei, Valentini, come feci con un Suo compagno di Partito, mi permetto di rivolgermi direttamente.
Certamente ci sono da effettuare dei distinguo dalle Sue affermazioni, dette comunque indossando le vesti di Rappresentante dello Stato, e non in quelle di una persona al balcone di un bar.
La persona da Lei citata fa parte della Sua stessa corrente politica, quella stessa che da molti anni vessa (e non uso questa parola a caso) questa Nazione. Potrà ben rispondere o pensare che non sia così, rispondendomi visto che questa vessazione la delega direttamente la cittadinanza in sede di urna elettorale. E certamente ha ragione (o quasi).
Mi è stato sempre insegnato nel fare il “gioco delle parti”, ossia di pensare ad una situazione contingente, ma nel ruolo opposto. Chissà se queste stesse parole le avrebbe spese per qualcuno appartenente ad una corrente differente dal partitone? Credo di no.
Ma il punto non è nemmeno questo…molte volte si effettuano interventi da ultrà, dimenticandosi del ruolo rivestito.
Le ricordo semplicemente che a quei controlli, parteciparono il Commissario della Legge, Signora Rita Vannucci, unitamente ai PM della Procura di Forlì, i signori Fabio Di Vizio e Marco Forte. E che per essere ancora più sul pezzo, i locali soggetti a controlli da parte dei sopracitati sono avvenuti in territorio sammarinese.
Ciò dalle Sue affermazioni non emerge.
Non emerge neppure il fatto che cosa più unica che rara, dei Procuratori della Repubblica Italiana siano intervenuti personalmente su suolo sammarinese, dietro Rogatoria.
No, come spesso capita, si indica la luna e si guarda il dito. Non emerge nessuna lettura a 360° della grave situazione accaduta.
Menziona solamente un nome e cognome di un Suo compagno di Partito, e la professione.
Il signor Marco Gatti ha fatto solo bene nel dimettersi dal ruolo rivestito all’interno della Commissione Antimafia. Ciò non vuol dire che ovviamente sia colpevole, ci sarà una inchiesta ad accertarlo, ma gli va reso merito del passo indietro assolutamente necessario, in attesa degli sviluppi della stessa indagine. Del resto, parecchie voci volevano questo, non per un mero puntare il dito, ma per riportare il tutto in una situazione di “apparente trasparenza” che si riveste allorquando si hanno ruoli pubblici.
Non è assolutamente normale che l’acquisizione di documenti possano avvenire in quel modo, ed è completamente inutile, caro Segretario Valentini che continui imperterrito a ciurlare nel manico.
Lei mi insegna che se uno studente fa il mariolo (e non mi riferisco alla situazione del contendere) durante un compito in classe ed il professore lo pesca in fallo, difficilmente si possono trovare giustificazioni. Il concetto da sviscerare è da ampliare a tutto quello che è accaduto a San Marino negli ultimi anni.
Nessuna Sua levata di scudi, men che meno dal Partito di appartenenza sul perchè Istituti Bancari   falliti, con evidenti colpe gravissime di poche persone, siano state salvate con i soldi di tutti i contribuenti.
Nessuna levata di scudi sugli arresti di professionisti sammarinesi, per fatti ed episodi in odor di malavita organizzata.
Nessuna levata di scudi su un Forno dall’inequivocabile cognome, capace di vincere (addirittura) una fornitura per le mense scolastiche delle Scuole dello Stato, allorquando venne detto da un super-poliziotto della Questura di Palermo, intervenuto a San Marino, che basterebbe fare lo studio dei cognomi, onde evitare sorprese.  
Nessuna levata di scudi sull’attacco totale al sistema Welfare.
Ed ancor più grave, rimanendo ad avvenimenti accaduti di recente, nessuna levata di scudi sul fatto che per una votazione fondamentale quale quella che ha appena istituito anche a San Marino il reato di “associazione a delinquere di stampo mafioso”, 5 pavidi Consiglieri coperti dal mantello del Voto Segreto, votarono in maniera opposta, dicendo palesemente che NON VOLLERO QUELLA NORMATIVA BASILARE, preferendo di fatto fare affari con loschi individui!
Rimanerne stupefatti sarebbe il minimo, ma è un chiaro segnale anche quello…o forse trattasi di “effetto pianista”, come accadde in Commissione Finanze pochi giorni prima?
Prenda posizione su queste cose Segretario!
Ed invece…Nulla.
Solo tantissime parole, che alla fine non portano a nulla di concreto, se non la costernazione di chi deve leggerle.
Caro Segretario….non funziona così.
Per prima cosa ci si deve cospargere il capo di cenere e domandare scusa per tutto quello che i cittadini sammarinesi devono ingurgitare giornalmente, frutto di una mala-politica che ha annientato la sua stessa essenza di confronto, anche aspro per carità; mala_politica perpetrata da tutte le coalizioni che sono assurte al potere sia chiaro.
Si domandano sacrifici, come è anche giusto che sia in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, ma non si ha la benché minima decenza di forti prese di posizione su tutto ciò che fu la “San Marino da Bere”, colpendo anzi in maniera inopinata coloro che hanno un reddito certo, non volendo in nessuna maniera pretendere da chi ha lucrato da quel sistema.
Come dico spesso, Vi state trincerando dietro un paravento, usando la forza con i deboli e la debolezza con i forti.
Il passo deciso da fare, cosa che modestamente Voi intera classe politico_dirigenziale del Paese non credo siate in grado di attuare, è la TOTALE TRASPARENZA di coloro che sono i nostri rappresentanti.
Ed è un obiettivo che dovrebbe essere assolutamente primario, perchè consentirebbe di non avere più scheletri negli armadi, e darebbe modo di iniziare realmente un percorso di virtuosità circolare, oramai l’unico che possa salvare questa Nazione.
Vede caro Segretario Valentini; c’è una sorta di autoreferenza in tutto quello che dite, fate e brigate, scordandovi che c’è una Nazione alle Vostre spalle che non ha più la voglia né il tempo di questo modo di pensare ed agire.
C’è una Nazione stufa e stanca che chiede di parlare con Voi, confrontarsi con Voi, scontrarsi con Voi.
Perchè il confronto è sempre e comunque un bene. Dal confronto nascono progetti per un futuro.
Da tutto quello che emerge e dalle frasi da Voi dette, pare che non lo capiate.
Ed allora è giusto che ogni tanto qualcuno, un signor Nessuno, ve lo ricordi.
Cordiali saluti.
Matteo Zeppa.

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