Commissione d’inchiesta sui giochi

Commissione d’inchiesta sui giochi

Il Consiglio Grande e Generale, con una maggioranza schiacciante, vota una Commissione di inchiesta sulla questione dei giochi.
La Commissione è stata nominata col compito, entro la fine di settembre, di fare chiarezza sulla vicenda casinò e sulle accuse lanciate dal capogruppo democristiano, Gabriele Gatti (supportato da Pier Marino Menicucci, Segretario della DC, Pier Marino Mularoni e Claudio Podeschi).

La Commissione deve pure far luce sulle responsabilità, se ci sono, in merito alla comparsa di documenti in qualche modo a rischio di strumentalizzazione (sono stati fatti i nomi di Fiorenzo Stolfi, Alvaro Selva e, per altro motivo, Germano De Biagi).
A favore della Commissione hanno votato 52 consiglieri su 55 presenti.
L’iniziativa è stata decisa, dal Consiglio in coerenza con gli impegni assunti dalla maggioranza di percorrere la strada della trasparenza e della chiarezza allo scopo di:
-salvaguardare l’immagine delle istituzioni e della Repubblica
-recuperare un rapporto di fiducia con i cittadini;
-accertare l’attendibilità di quanto dichiarato e prodotto
in sede consiliare
Il Consiglio Grande e Generale impegna il Governo
A compiere le verifiche necessarie ad accertare, attraverso gli strumenti più opportuni e le modalità più appropriate:
a) l’autenticità e la reale provenienza del ‘documento’ attribuito ad un Senatore della Repubblica italiana e di quello a firma del Presidente della Trillium Gaming Inc., che esclude fra l’altro qualsiasi elemento a carico di membri di Governo;
b) se la documentazione prodotta in coincidenza con la nomina del Congresso di Stato, sia stata sollecitata direttamente od indirettamente da Consiglieri della Repubblica per strumentali finalità politiche.

Il Consiglio Grande e Generale impegna altresì il Governo
A conclusione delle verifiche di cui sopra, che dovranno essere compiute entro 30 giorni e successivamente trasmesse ai Gruppi consiliari, a presentare comunque entro il 30 settembre 2006 un progetto di legge per la istituzione di una Commissione consiliare d’Inchiesta.
Il Consiglio Grande e Generale invita infine il Governo
A tutelare in ogni sede, anche giudiziaria, il buon nome della repubblica, l’onore delle sue istituzioni e la reputazione del suo sistema economico, gravemente lesi dalle pesanti affermazioni di un Senatore della Repubblica italiana, non escludendo la condotta di altri soggetti che risultassero coinvolti.
Per Fiorenzo Stolfi, Tito Masi, Stefano Macina e Ivan Foschi occorre anche verificare la veridicità delle affermazioni del Senatore Paolo Guzzanti che, all’apprendere della nomina del nuovo governo formato da PSD, AP ed SU avrebbe affermato: tangentisti e pirati della finanza prendono il Governo di San Marino.

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