Commissione Finanze martedi’ 4 febbraio, notturna. Agenzia Dire

Commissione Finanze martedi’ 4 febbraio, notturna. Agenzia Dire

 COMUNICATO STAMPA

 

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE FINANZE, BILANCIO E
PROGRAMMAZIONE; ARTIGIANATO, INDUSTRIA, COMMERCIO; TURISMO, SERVIZI, TRASPORTI
E TELECOMUNICAZIONI, LAVORO E COOPERAZIONE

                                      MARTEDI’ 4 FEBBRAIO-NOTTE

 In seduta notturna riprende l’esame da parte della commissione
Finanze
del progetto di legge
“Disciplina delle licenze per l’esercizio delle attività industriali, di
servizio, artigianali e commerciali”, poi licenziato con 9 voti favorevoli e 4
astenuti.  

La seduta
si conclude e l’esame del progetto di legge “Modifica del sistema di erogazione
degli incentivi per l’occupazione e la formazione e delle tipologie
contrattuali a contenuto formativo” viene rimandato alla prossima seduta.

 

I lavori ripartono dall’articolo 29, “Sospensioni e
revoche d’ufficio” e dai quattro emendamenti presentati da Su e C10, due a
testa, per abbreviare i termini temporali previsti e, spiega Andrea Zafferani
di C10, per “eliminare la discrezionalità del congresso di Stato nella revoca,
affidandola all’ufficio Industria, e dettagliare le fattispecie previste per
menomare il prestigio e gli interessi dell’immagine della Repubblica”. I
quattro emendamenti vengono respinti.

Il segretario di Stato per l’Industria, Marco Arzilli,
pone l’accento, aprendo il dibattito, sul “rafforzativo posto sul tema della
tratta di esseri umani che è stato raccomandato dal Greta”, ma che crea qualche
problema. Prende parola Rossano Fabbri del Ps per sottolineare di non
condividere come sono previste le sospensioni di’ufficio e i problemi che può
provocare il sequestro dei beni: “Va garantito il terzo in buona fede”. Dai
banchi della maggioranza Massimo Cenci di Ns chiede più elasticità sulla
vendita di prodotti deperibili, Luca Beccari del Pdcs appoggia la richiesta di
intervenire sul terzo in buona fede, Valeria Ciavatta di Ap è favorevole a
eliminare la previsione sulla tratta degli essere umani, mentre Andrea Belluzzi
del Psd avanza l’ipotesi di sostituire “il sequestro con la revocatoria per
tutelare il terzo in buona fede”.

Chiudendo il dibattito il segretario di Stato Arzilli
replica che “la revoca del congresso di Stato è uno strumento forte e
complesso, comunque di ultima istanza, ma che ha svolto un ruolo importante
nella tutela dell’interesse pubblico. La norma rimane per ora com’è, ma va
comunque valutata in prospettiva. Nel 2015 rivedremo le leggi di istituzione
degli uffici di controllo e vigilanza e in quella sede si potrà valutare questa
possibilità in mano al congresso di Stato, sempre con le giuste garanzie per il
Paese”. Dopo una breve sospensione il testo viene integrato e passa a
maggioranza.

All’articolo
36, “Carta dei servizi”, l’opposizione lamenta la mancanza della stessa. “Non è
in allegato è un forte elemento di debolezza”, sottolinea Fabbri del Ps. Con
lui Roberto Ciavatta di Rete: “E’ il fulcro della norma. Così manca ciò che
stabilisce tempistiche e modalità. Ci auguriamo che non sia come per la volta
scorsa e che arrivi almeno una bozza in seconda lettura”. “servirebbe- aggiunge
Zafferani di C10- una norma di salvaguardia in caso di ritardo rispetto ai 60
giorni previsti”. “La carta dei servizi sarà pronta in tempo”, assicura la
maggioranza. “E’ la più grossa sfida della legge”, aggiunge il segretario di
Stato Arzilli, dato che riguarda il rapporto tra utente e Pa. “Garantirà regole
chiare e certezze per gli operatori. Puntiamo poi sull’informatizzazione”.

C10
propone un emendamento aggiuntivo, l’articolo 36 bis, per istituire lo
Sportello unico per le imprese. Si tratta, spiega Zafferani, di “una trasformazione
nei rapporti tra operatore e Pa, di cui quello che il segretario di Stato ci ha
presentato è un inizio ma non è sufficiente”. “Abbiamo proseguito la strada di
un progetto pluriennale, iniziato dalla segreteria di Stato per gli Affari
interni nella scorsa legislatura, con diversi provvedimenti”, replica il
segretario di Stato Arzilli. “Lo Sportello è un’idea vecchia e attuale”
aggiunge Ciavatta di Ap: “Quanto prevede l’articolo è già previsto per legge,
non mi sembra molto originale. Certamente se l’amministrazione non si muove
qualcosa si dovrà fare. Ci sono delle inadempienze che segnalerò”. Anche Fabbri
del Ps stigmatizza che “troppo spesso le norme non vengono applicate”. L’emendamento
viene respinto.

All’articolo
39, “Norme finali”, viene accolto un emendamento di Ciavatta di Ap in merito
all’utilizzo delle marche da bollo.

All’articolo
40, “Norme transitorie”, C10 presenta due emendamenti abrogativi: il primo,
spiega Zafferani, ha l’obiettivo di chiarire i Contratti di rete d’impresa; il
secondo la regolamentazione delle posizioni dei titolari di licenza tramite
decreto delegato. Anche Rete presenta un emendamento in merito ai Contratti di
rete d’impresa. “Definirli tramite decreto non è la forma migliore per
regolamentarli. Serve confronto”, spiega Roberto Ciavatta. Richiesta che il
segretario di stato Arzilli raccoglie. Così Rete ritira il suo emendamento, in
quanto accolto, e lo stesso fa C10 per il primo. Il secondo emendamento del
movimento viene respinto.

All’articolo
41, “Norme abrogate”, viene ritirato un emendamento di Rete.  

All’articolo
42, “Entrata in vigore della legge”, C10 propone un emendamento affinché
l’entrata in vigore avvenga comunque dopo la predisposizione e la pubblicazione
della Carta dei servizi. Valeria Ciavatta di Ap chiede se è possibile inserire
una data precisa. La proposta di Zafferani viene respinta. Il segretario di
Stato Arzilli approfitta del momento per “ringraziare la commissione per il
metodo di lavoro adottato”. Ringraziamenti ricambiati da Roberto Ciavatta di Rete
che annuncia il proprio voto di astensione: “Questo è il dialogo di cui c’è
bisogno”, sottolinea.

Si passa
così all’esame degli allegati A e B. Sul secondo C10 presenta due emendamenti
per “ridurre tasse significative”: il primo, spiega Zafferani, per abrogare la
tassa fissa da 400 euro per i costi di istruttoria e di presentazione
dell’istanza tesa ad ottenere il nulla osta, anche perché “è già prevista nella
tassa di licenza”; il secondo per portare da 170 a 30 euro la tassa fissa prevista
per una serie di provvedimenti”. Alcune perplessità sull’allegato B vengono
espresse dal consigliere di Ap Ciavatta. Entrambi gli emendamenti vengono
respinti, c’è “l’impegno” assicura Arzilli a “rivedere l’allegato B”.   

           

Dichiarazioni di voto

Andrea Zafferani, C10: “Dichiaro il voto di
astensione, la legge non è risolutiva, ma apprezzo l’atteggiamento del segretario
di Stato . C’è discontinuità con i suoi colleghi e con la maggioranza. Ci sono
emendamenti ripresentabili. Relatore di minoranza sarà il consigliare Rossano
Fabbri”

Rossano Fabbri, Ps: “Questa legge non ci
soddisfa affatto. Troppi aspetti sono rimandati, ha poco coraggio sulla
possibilità di avere più licenze e sul part time. Però apprezziamo
l’atteggiamento propositivo del segretario di Stato. Ci asterremo”.

Giovanni Francesco Ugolini,
Pdcs
: “C’è
un clima quasi pasquale. Relatore di maggioranza sarà Massimo Cenci”.

San Marino, 5 Febbraio 2014/01

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