Commissione Finanze, seduta pomeridiana mercoledi’ 6 luglio. SMNA

Commissione Finanze, seduta pomeridiana mercoledi’ 6 luglio. SMNA

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE FINANZE,
BILANCIO E PROGRAMMAZIONE; ARTIGIANATO, INDUSTRIA, COMMERCIO; TURISMO, SERVIZI,
TRASPORTI E TELECOMUNICAZIONI, LAVORO E COOPERAZIONE
 

MERCOLEDI’ 6 LUGLIO- POMERIGGIO

 

Il progetto di legge “Il Condominio degli edifici”,
presentato dal segretario di Stato per l’Industria Marco Arzilli, è al
centro dei lavori odierni della Commissione consiliare permanente riunita a
Palazzo Pubblico. “Questa legge- spiega il segretario di Stato- colma un vuoto nella
normativa sammarinese sulla gestione e amministrazione di condominio”. Arzilli
sottolinea come la sua elaborazione sia stata il frutto della collaborazione dei
professionisti sammarinesi- avvocati e notai, ordine degli ingegneri e
architetti geometri, amministratori di condomini- impegnati e coinvolti nella
sua stesura. Inoltre la norma nasce dall’approvazione  di un’Istanza d’Arengo del 2011.  “Seppure dopo diversi anni- conclude- si è
arrivati a una norma la cui elaborazione è abbastanza lunga perché sia il più
esaustiva possibile”. In Aula tutti i commissari riconoscono l’importanza del
provvedimento, di natura prettamente tecnica e giuridica, e la disponibilità al
confronto sugli emendamenti del governo in modo propositivo. Numerosi anche gli
emendamenti presentati dai commissari. Inizia quindi l’esame dei 35 articoli
del progetto di legge: i lavori della seduta pomeridiana si interrompono all’articolo
11
“Nomina e revoca dell’amministratore” e riprenderanno in seduta
notturna. 

 

Di seguito una sintesi del
lavori della seduta del pomeriggio.

 


Comma 2. Esame in sede referente del progetto di legge “Il Condominio
degli edifici”.

Marco Arzilli, segretario
di Stato per l’Industria:
“Questa
legge colma un vuoto nella normativa sammarinese sulla gestione e amministrazione
di condominio. E’ stata una legge importante per la sua preparazione, che ha
visto la collaborazione dei professionisti sammarinesi- avvocati e notai,
ordine degli ingegneri e architetti geometri, amministratori di condomini-
nasceva dall’esigenza di un’Istanza d’Arengo approvata nel 2011.  Seppure dopo diversi anni, si è arrivati a
una norma la cui elaborazione è abbastanza lunga perché sia il più esaustiva
possibile.  Abbiamo presentato una serie
di emendamenti di natura puramente stilistica e formale per migliorare il
testo, li discuteremo mano a mano. Con la norma, si va a definire anche come si
gestiscono i condomini, obblighi e doveri. Credo che il nostro Paese avesse
bisogno di questa norma, ci sono stati problemi ed è giusto non succedano più”.

Maria Luisa Berti:, Ns: “Esprimo considerazioni di favore sul contenuto della
legge che, per la prima volta, disciplina una materia particolare e importante
per gli effetti che si ripercuotono sulla convivenza delle persone. Questo Pdl
ha richiesto un lavoro corale fra diversi soggetti interessati da questa
disciplina e non solo  amministratori
condominiali. E’ un progetto di legge di natura prettamente tecnica e forse è
meglio intervenire e approfondire nel corso dell’esame dell’articolato”.

Andrea Belluzzi, Psd: “Ritengo questa normativa abbia il merito prima di
tutto di porre dei punti fermi e di chiarire alcuni aspetti che hanno portato
pendenze nel nostro tribunale e penso possa chiarire molti principi generali.
Merito va a tanti professionisti che già esistono, quindi gli amministratori
che ben hanno operato, e che questa norma va a fotografare. Finalmente si
arriva  a una normativa, dopo episodi che
hanno visto presenze di scarsa professionalità andare e deprimento di chi
lavora bene e correttamente. Questa norma va a valorizzare questi ultimi
professionisti. Il testo sembra ben 
equilibrato. Mio auspicio è che si possa tenere in considerazione del
momento economico non facile, perché si valorizzi sì l’amministratore di
condominio per una corretta gestione della cosa comune, dall’altra che si possa
comunque garantire, per il principio della libera determinazione nella nomina
dell’amministratore, che le piccole proprietà di condominio non abbiano
obblighi gravosi. Ci siamo distinti in passato per questo. Teniamo in
considerazione della giusta misura, tenendo conto che le norme che si
introducono sono a garanzia, per evitare episodi spiacevoli nel caso di
condomini amministrati da cattive professionalità”.

Alessandro Mancini, Ps: “In prima lettura il Ps aveva giudicato l’impianto
normativo un buon strumento, sappiamo le esigenze del nostro  Paese e siamo contenti che in Commissione si
arrivi ad un ulteriore passaggio per l’aspetto giuridico e operativi. Il Ps si
rapporta a questo Pdl in maniera costruttiva e propositiva”.

Alessandro De Biagi, Ps: “Sono un operatore del settore, ho contribuito al
tavolo tecnico per la stesura della legge con le categorie e sono qua per dare
un contributo chiarificatore e mi asterrò dalla votazione dei singoli articoli”.

Roberto Ciavatta, Ps: “Non sono un tecnico del settore ma abito in un
condominio, sono a conoscenza delle mancanze nell’amministrazione condominiale,
è importante addivenire a questa legge. Ci sono verifiche ancora da svolgere,
non ho letto ancora gli emendamenti del governo. Il nostro movimento ha
presentato emendamenti  e rimando alla
fase della discussione dell’articolato le osservazioni in merito, ribadendo
l’opportunità per portare la norma in commissione. Senza fare polemica,
rispetto quanto detto dal collega De Biagi. I chiarimenti della norma le deve
dare un tecnico e reputo inopportuno sia presente in Aula un consigliere
dimissionario che ha collaborato alla legge”.

Valeria Ciavatta, Ap: “Noi siamo talmente bisognosi come realtà
sammarinese di una normativa di questo tenore e lo siamo da tanto tempo per cui
oggi la consideriamo una  normativa
tecnica che regola sotto il profilo amministrativo  e civilistico 
l’esistenza di realtà che non hanno avuto un riconoscimento e che si
rimettevano a norme di diritto comune. Ci siamo concentrati sulla tutela delle
persone che entrano in rapporto con questo tipo di comproprietà. Tuttavia
potremmo rischiare di non tenere in considerazioni una serie di situazioni che
si creano in regime di comproprietà. Poi si dice che il condominio si deve
iscrivere al registro della Camera di commercio che può avere un codice
operatore. Detto questo non vorrei che, per regolamentare situazioni che
effettivamente necessitano di un intervento forte come questo Pdl, non ci ricordassimo
che comproprietà del condominio ci possa essere in altre forme. Non va bene poi
‘Deve iscriversi alla Camera di commercio’, 
non si può essere obbligati. Basterebbe semmai definire nell’articolo 1
che gli obblighi previsti non siano obblighi impraticati od odiosi per la più
frequente fattispecie di comunione all’interno alla famiglia, dove ci sono
magari questioni legate all’eredità o situazioni di comproprietà di una piccola
cosa. Per il resto anche io voglio dire che è meritorio aver posto mano alla
materia, si aiutano le persone ad avere certezza dei loro diritti. Poi nel
dettaglio vediamo, visto che ci sono molti emendamenti, dove ci siano
prescrizioni di carattere obbligatorio, sia valutato di volta in volta”.

Fabio Berardi, Pdcs: “Come lista cogliamo con favore questa normativa,
sono a conoscenza di tante situazioni condominiali conflittuali, la figura di
regolamentazione di questo ambito porterà favore rispetto al piano della
sicurezza (per es.l’ antincendio), tutti aspetti che possono essere seguiti
meglio rispetto al passato. Chiedo infine se è possibile valutare per i piccoli
condomini una gestione più flessibile. Cogliamo con favore e sosteniamo questo
provvedimento”.

Andrea Zafferani, C10: “Dal punto di vista tecnico mi affido all’ascolto e al
dibattito di colleghi che sono più dentro alle questioni giuridiche, per
valutare problematiche nate in questi anni. Dal punto di vista politico dico
che la norma era necessaria, c’era un’istanza datata 5 anni fa. Siamo stati
presenti per quanto possibile nel cercare di spinger la segreteria a fare
presto. Onestamente pensiamo ci sia messo troppo tempo rispetto quello che si
poteva fare. Detto ciò, meglio tardi che mai. Arriva oggi un Pdl che andrà a
migliorare una situazione che ha creato problematiche. C’è un approccio
positivo da parte nostra sul testo, presentiamo pochi emendamenti, uno di
questi riguarda la questione sollevata da Berardi, pensiamo anche noi per
piccoli condomini sotto 6 condomini ci possa essere gestione più flessibile.  Abbiamo previsto che l’amministratore possa
essere uno dei condomini”. 

Tony Margiotta, Su: “Anche io esprimo positività rispetto questo Pdl,
crediamo fermamente fosse necessario mettere regole chiare e individuare figure
con competenze precise per poter amministrare condomìni. Positivo che chi ha
studiato il Pdl siano stati professionisti con conoscenza della realtà”.

Marco Arzilli, segretario
di Stati, replica:
“Ringrazio tutti i
commissari perché hanno sottolineato la necessità di dotare il Paese di una norma
sulla materia dei condomìni. Sono state fatte alcune osservazioni, interessante
è poterci ragionare. Noi insieme al gruppo tecnico abbiamo lavorato per
inquadrare la norma rispetto all’esperienza al tavolo di lavoro, primo problema
è andare a tutelare le parti più deboli del condominio. Abbiamo avuto
attenzione perché non  fosse gravosa l’operatività
per i piccoli condomìni. Abbiamo lavorato sul numero di media dei condomini.
Così come non obbligare a codice identificativo sotto una certa soglia, ma
anche in questi casi, come diceva anche Zafferani, non essendoci l’obbligo di
un amministratore, se vuole esserlo un proprietario non penso ci siano
problema. Vi chiedo solo, se ci fosse maggioranza di condomini che volessero
dotarsi di amministrazione, forse è il caso di valutare un parametro in modo
che chi si oppone non blocchi la volontà della maggioranza che vuole l’amministratore”.

 

 

San
Marino, 6 Luglio 2016/01

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