Comunicato congiunto Rete e Up sulla consulenza Rothschild

Comunicato congiunto Rete e Up sulla consulenza Rothschild

Martedì 28 gennaio u.s. una delegazione del Movimento R.E.T.E. e una dell’Unione Per la Repubblica si sono recate presso la Segreteria di Stato alle Finanze per prendere visione del contratto disciplinante la famosa e discussa consulenza Rothschild firmata dal Segretario di Stato Pasquale Valentini. Dalla lettura del contratto emergono ulteriori elementi che rendono ambigua e discutibile l’intera operazione. In particolare:

1. Desideriamo fare i complimenti al Dottor Alessandro Daffina che, in qualità di Amministratore Delegato di Rothschild Italia, ha chiuso un contratto con la Segreteria di Stato alle Finanze coi fiocchi (ovviamente per la sua parte!). Si tratta di un contratto manifestamente “vessatorio”, brillantemente redatto a favore solo e soltanto della società di consulenza con pochissimi elementi di garanzia per la Repubblica di San Marino. Addirittura, in caso di recesso, è stato previsto un pagamento a carico del committente (ergo San Marino);

2. 250 mila euro sono stati immediatamente stanziati come “compenso” necessario per consentire l’avvio dell’incarico a Rothschild. In sostanza per mettersi attorno ad un tavolo era necessario versare questa cifra preliminarmente (come fosse il “piatto” per iniziare la partita). Ecco perché il Governo si è sempre mostrato reticente ed imbarazzato quando abbiamo posto interrogativi in merito al pagamento anticipato della consulenza senza che vi fosse uno straccio di prestazione professionale. Alla faccia della consulenza di Stato!

3. Delle tre macro aree individuate per l’ingaggio della società (opportunità strategiche per il sistema finanziario, individuazione di potenziali soggetti investitori, attività necessarie per l’individuazione di un partner industriale per CARISP e ricerca ed assistenza nella selezione di banche potenzialmente interessate a finanziare il debito pubblico) non è stato ottenuto nessun risultato. Questa consulenza non ha prodotto neanche la bellezza di un foglio A4!

4. Il paradosso lo si raggiunge quando poi il foro competente, individuato nel contratto, non è quello sammarinese ma il tribunale di Milano. La consulenza, infatti, è stata assoggettata alla legge italiana! Ma a sottoscrivere il contratto non c’era il Segretario di Stato Valentini?

5. Il Governo ha affermato – rispondendo ad una nostra interpellanza – che: “nel momento in cui è stata sottoscritta la consulenza (giugno – luglio 2012) c’era un’esigenza molto sentita di trovare finanziatori, sia per la carenza di liquidità nel sistema bancario e in Carisp in particolare, sia a livello di finanza pubblica in particolare riguardo alla possibilità di sostenere investimenti rivolti alla realizzazione di infrastrutture e per le politiche di sostegno allo sviluppo. Appena avviata la consulenza il Governo è entrato in ordinaria amministrazione e con l’avvio della nuova legislatura anche le esigenze espresse hanno subito dei cambiamenti rendendo difficile anche a Rothschild interpretare le nostre aspettative”. Posto che le criticità del tempo, purtroppo, permangono tuttora, l’intero “ragionamento” stride quando nel contratto si prevede che le parti possano rivedere gli obiettivi consensualmente. La risposta fa acqua da tutte le parti; inoltre non si giustifica la “strana” fretta nell’adottare la delibera in aperta crisi di Governo ma, soprattutto, non si giustifica – dopo aver speso 250 mila euro di tutti solo per contattare la società – l’interruzione del rapporto con la nuova legislatura. Qui qualcosa non torna!

La beffa di fondo è che i cittadini hanno pagato profumatamente, per 250 mila euro, il solo ingaggio – voluto dal Governo uscente – di una società di consulenza. Consulenza che non è servita a nulla, che non ha prodotto nulla e che poi è stata addirittura accantonata nonostante fosse stata ritenuta urgentissima appena cinque mesi prima. Il bello è che (forse) non ci si potrà rivalere nemmeno per chiedere i soldi stanziati indietro. Un vero e proprio pugno allo stomaco.

Movimento R.E.T.E.

Unione per la Repubblica

San Marino, 30 gennaio 2014

 

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