Comunicato Stampa PS

Comunicato Stampa PS

 Dopo alcuni giorni di silenzio che la dicono davvero lunga sui rapporti interni alla maggioranza, è giunta una stiracchiata presa di posizione della Coalizione “Bene Comune”, che mette in campo una difesa d’ufficio nei confronti del Segretario di Stato, Pasquale Valentini, chiaramente richiesto dalla DC sentitasi isolata.

         La presa di posizione della maggioranza è a dir poco disarmante. Si dice che “non si tiene conto di tutte le attestazioni ricevute dagli organismi internazionali” che “confermano il percorso virtuoso fatto dal nostro Paese per allinearsi agli standard europei”.  E’ vero, gli attestati sono arrivati e sono anche giustificati dall’effettivo percorso virtuoso intrapreso dal 2008 ad oggi dalla Repubblica di San Marino, frutto il più delle volte, di una volontà e presa di coscienza di tutto il Consiglio Grande e Generale e quindi di tutte le forze politiche e non solo di questo o di quel Governo, soprattutto di quello attuale, come invece vorrebbe far credere “Bene Comune”.

         Purtroppo però il dato di fatto è che il nostro Paese è ancora in black-list, mentre le chiacchiere stanno a zero. Invece di fare la ruota come il pavone, il Governo e la maggioranza dovrebbero  interrogarsi e chiedersi perché, nonostante il “percorso virtuoso”, l’Italia continua a non metterci fuori dalla black-list.

         Tirare in ballo il Presidente della Commissione UE, Barroso, è patetico, poiché è davvero difficile trovare motivi di soddisfazione e di speranza rispetto alle dichiarazioni rilasciate, attraverso le quali sarebbe stata data “garanzia di tutto il sostegno possibile”.  Come ben sappiamo il termine “possibile” è termine assai elastico, può dire tutto e allo stesso tempo nulla.

         La disperazione della maggioranza emerge poi nel momento in cui, nel comunicato,  a proposito del rapporto con l’Italia,  viene citata la dichiarazione del Ministero per le Finanze, quando il tragico incontro di Valentini si  è svolto con il Ministro per gli Affari Esteri Italiano, il quale nel comunicato a sua volta emesso, neppure ha citato l’uscita dalla black-list fra gli argomenti trattati.

         Si continua a parlare, da parte del Governo,  di “tempi rapidi” e di “prossimità della risoluzione di questo problema”. Le stesse cose le diceva il Governo precedente nel 2011 e 2012. Andando avanti così il Segretario di Stato Valentini rischia di riuscire nell’impresa, assai difficile, di far rimpiangere il suo predecessore.

         “Bene Comune” chiede al Governo “di proseguire con la stessa determinazione e incisività con cui ha operato finora…” e qui davvero la maggioranza realizza un autogol da manuale, perché i sammarinesi avranno toccato ferro nel leggere il comunicato di “Bene Comune”. Ma il capolavoro viene compiuto rispondendo “alle Cassandre che auspicano la fine di questo Governo”, riferendosi chiaramente alle forze di opposizione, confermando “piena fiducia e sostegno all’operato dei propri Segretari di Stato”.

         Questa posizione è davvero imbarazzante, dimostra quanto sia distante il Governo dai cittadini. E’ chiaro a tutti che “Bene Comune” non rappresenta più la maggioranza fra i sammarinesi. Dopo lo sfacelo dell’incontro con il Ministro Italiano Emma Bonino, tutto ciò emerge con chiarezza assoluta e solo chi non si rende conto dello stato delle cose può continuare a comportarsi come se nulla fosse, fantasticando un futuro che tutti sanno allo stato attuale delle cose non ci potrà essere.

         La verità è che il nostro Paese oggi ha un Governo di nome ma non di fatto, in cui la superficialità, l’inerzia e il dilettantismo la fanno da padroni, mentre la situazione politico-economica imporrebbe un Esecutivo pragmatico, capace e concreto.

         Di fatto il Governo non esiste e che si sostenga il contrario dai diretti interessati né è la riprova. D’altronde è un classico: quando si è costretti a stare insieme, quando si è costretti a dire che tutto va bene, quando si è costretti a sostenere l’insostenibile, vuol dire che le cose vanno in direzione diametralmente opposta. Infatti, se fosse come dicono in maggioranza, non ci sarebbe necessità di sottolinearlo poiché sarebbero gli altri a riconoscerlo.

         Il problema è che c’è di mezzo l’interesse del Paese e dei Sammarinesi e il limite  di guardia è stato raggiunto. L’imperativo di tutte le forze politiche e operanti nel Paese, consapevoli dei devastanti pericoli che sta correndo la Repubblica di San Marino, deve essere ora quello di compattarsi per mandare a casa l’attuale Governo il prima possibile, nell’interesse dell’intera Repubblica. 

 

San Marino, 3 febbraio 2014

 

                                                                                                                          Ufficio Stampa Partito Socialista

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