C.a. Direttore L’Espresso
Gentilissimo Direttore,
Il 5 febbraio si è aperta a Roma una causa di risarcimento civile da parte
della Radiotelevisione di Stato sammarinese, tutelata dall’Avv. Giorgio
Assumma, contro il Fatto. Cifra non a caso richiesta 3.000.000 di euro.
L’Espresso, a firma Pl.Fal. con una certa superficialità ha ripreso solo una
parte di quei luoghi comuni, informazioni sballate e voci da bar romano citati
dal Fatto, nel suo articolo del 6 febbraio a pagina 19 dal titolo “Mamma
Rai ama San Marino”.
Dunque, nei fatti. Uno: è sbagliata la cifra di 3.600.000 euro. Bastava
verificare sul web. La cifra corretta è 3.098.741 euro annui come da
convenzione peraltro citata dall’Espresso. Bastava andare a leggersela. Visti i
tempi di spending review, 500.000 euro eccome se pesano, almeno da queste
parti. Due: i sei milioni sono stanziati semplicemente perchè il Governo
italiano non aveva stanziato la quota 2013 quindi si tratta di due annualità
insieme. Altro che raddoppio o amori materni. Due annualità insieme. Non è un
concetto difficilissimo nè da appurare nè da comprendere. Anzi per la verità
manca ancora qualche euro ma è un altro discorso. Tre: non è la Rai ma appunto
il Governo italiano che finanzia la San Marino Rtv in quanto vige l’accordo internazionale,
siglato fra i due Governi nel 2008 e sempre rispettato, per l’affitto di alcune
frequenze sammarinesi il cui valore è sicuramente superiore alla cifra
prevista. Il Governo insomma lo stanzia dal suo bilancio, la Rai lo incassa e
lo gira alla sua consociata sammarinese. Anche questo è facilmente rilevabile
sul web o persino con una telefonata a Viale Mazzini o nei nostri uffici,
volendo anche a carico del destinatario e per quel che ci riguarda, vista per
noi l’importanza della cosa.
Vi ringrazio se vorrete ripristinare per i vostri lettori l’informazione
corretta in merito.
Cordiali saluti.
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- Comunicato Stampa PS