Concerti all’alba, un grande appuntamento con la musica sefardita

Concerti all’alba, un grande appuntamento con la musica sefardita

Una musica popolare fatta di tradizioni e costumi antichi, che ha radici nel genere narrativo del romance, arricchita da elementi e ritmi molto diversi tra loro. Questo è il volto della musica sefardita. Canti femminili, tramandati da madre in figlia, come la stessa discendenza ebraica. Musica profana di tradizione orale, di cui non conosciamo gli autori né l’esatta origine ma che, migrando nel tempo e nella storia, porta con sé la voce e il cuore delle genti che dalle coste iberiche si dispersero per tutto il Mediterraneo, fino a spingersi nei lontani Balcani.

La musica sefardita, è infatti la musica degli ebrei cosiddetti “spagnoli”, giacché Sepharad è l’antico nome della Spagna, loro terra di origine, e raccoglie il commiato che quel popolo affida alla memoria di questi antichi canti.

Così, il richiamo per l’amato, o il suo addio, la ninna-nanna per il bimbo, il pianto funebre, la canzone da matrimonio, tutto si racchiude in un canto: “Aman”. Parola che come una cantilena snocciola dolci e tristi pensieri per tutto ciò che è transitorio nella vita dei popoli e delle persone.

Le comunità sefardite si stanziano nel nord Africa, in Turchia e in vari stati del continente europeo come l’Italia, la Grecia, la Bulgaria, la Bosnia, le cui città divengono importanti centri culturali sefarditi. Matrice comune di queste comunità ebraiche così lontane tra loro, sono proprio la lingua e la musica. 

“Aman Sepharad – Sensus Ensemble” è il nome del gruppo che domenica 21 agosto, alle ore 6, animerà il terzo appuntamento dei Concerti all’alba, sulla terrazza del Nido del Falco.

Arianna Lanci, canto; Sara Mancuso, arpa, claviciterio, organo portativo; Marco Muzzati, salterio e percussioni sono gli artisti che proporranno un’affascinante raccolta di musica sefardita, le sue melodie dal sapore arcaico e dal calore assolato che sanno trasmettere tutta la profondità dei sentimenti. Canti che descrivono pace interiore e pace tra le genti, spesso perduta e mai più ritrovata, come un soffio melodico che si alza per cantare un passato che non tornerà, ma che rimane sulla bocca con un sorriso.

L’organizzazione del concerto è come sempre firmata da Camerata del Titano, sotto gli auspici della Segreteria di Stato alla Cultura, la collaborazione di “Giochi del Titano” e della Giunta di Castello di Città.

Al termine del concerto, caffè caldo e bomboloni per tutti.

Ingresso, 5 euro

San Marino 17 agosto 2016

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