Conferenza stampa Ciavatta (Interni) nella sede Ap. Agenzia Dire Torre 1

Conferenza stampa Ciavatta (Interni) nella sede Ap. Agenzia Dire Torre 1

PA. RIFORMA, CIAVATTA: METTEREMO FINE A PRECARIATO A SCUOLA  IL SETTORE PIU’ COLPITO;

PROSEGUE RIDUZIONE SPESE PER PERSONALE 

Stop al precariato e al clientelismo nella Pubblica amministrazione. Sono due degli obiettivi cui mira la riforma sulla quale e’ al lavoro il segretario di Stato per gli Affari interni Valeria Ciavatta, sostenuta dal suo partito, Alleanza popolare. Quattro progetti di legge sono gia’ stati approvati e altri cinque dovrebbero arrivare in Consiglio grande generale a settembre per la seconda lettura, fa il punto dell’iter con la stampa il movimento. E alcuni traguardi sono gia’ stati raggiunti sul contenimento nella spesa per il personale: rispetto a maggio 2010 ci sono 96 unita’ in meno per un taglio, secondo gli ultimi dati, di quattro milioni di euro.

 Ora nel mirino c’e’ il precariato. I numeri dicono che i precari sono 176 da sette anni, di cui 92 nella scuola, 22 nella Pa, 58 nell’Istituto per la sicurezza sociale e quattro negli altri enti; e 280 da cinque anni, di cui 128 nella scuola, 56 nella Pa, 87 all’Iss e 11 nei vari enti.
    “Ai sindacati- spiega Ciavatta- abbiamo fatto proposte concrete” per eliminare definitivamente il problema e ci si aspetta una risposta gia’ domani. La stabilizzazione, aggiunge, “non va avulsa dal contesto”, per cui “la sanatoria va accompagnata da regole e strategie utili”, improntando il nuovo fabbisogno sul contenimento della spesa e sui concorsi. Questi ultimi sono regolati da una legge del 2009 e “il decreto relativo e’ pronto da un anno e mezzo, ma il sindacato ha chiesto di aspettare per definire proprio il problema del precariato”.
 Intanto prosegue il lavoro sulla dirigenza che ha gia’ portato alla realizzazione di un “unico schema normativo” e a un taglio nel numero degli uffici e nella spesa. Al riguardo, annuncia Ciavatta, “e’ pronto il decreto per le nuove retribuzioni”.  Fin dalla nascita nel 1993, commenta il coordinatore di Ap, Stefano Palmieri, “abbiamo predicato e razzolato bene, consolidando lo stato di diritto e l’etica nella politica”. E in questa direzione la riforma della Pa mira a “separare l’apparato amministrativo da quello politico, diminuendo pesi e costi”. E abbiamo gia’ ottenuto “grandi risultati”, gli fa eco il consigliere Mario Lazzaro Venturini, sottolineando che “il governo sta arrivando fino in fondo. Bene per il Paese e anche per Ap”.
    Nessun fastidio, aggiunge, dai rapporti avviati tra l’alleata Democrazia cristiana e le forze socialiste di opposizione. “Noi incontriamo chi ci pare e cosi’ fanno gli altri. Basta non creare problemi al Patto, ma do per scontata la lealta’”. Anche se, aggiunge Ciavatta la “trasversalita’ politica influisce su tutto”, per cui occorre “non inquinare le cose buone per fare piacere a qualcuno. Se una proposta e’ valida e la maggioranza ha preso impegni va portata avanti”. Chi pero’ proprio Ap non vuole vedere vis a vis sono i Socialisti riformisti. Oggi il movimento ha disertato un incontro sul progetto di rilancio messo a punto dal Psrs: “Troppo la distanza politica che ci separa” spiega le motivazioni Venturini, rimarcando che Andreoli e compagni “sono i piu’ cattivi verso il governo e Ap. Se una forza politica non perde occasione per dire che ‘facciamo opera di bassa macelleria’ e che ‘abbiamo fallito’, il rapporto finisce li'”.

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