Conferenza stampa Congresso di Stato

Conferenza stampa Congresso di Stato

Nella convocazione odierna il Governo ha affrontato, fra i punti all’ordine del giorno, la riforma pensionistica. Ad informare la stampa durante la consueta conferenza del lunedì, il Segretario alla Sanità, Sicurezza Sociale e Previdenza, che si è detto soddisfatto del confronto con i Colleghi su un tema di estrema attualità ma che, per motivi contingenti legati all’emergenza Moneyval e OCSE, era stato momentaneamente lasciato in sospeso.

La seduta di oggi ha dunque ripreso in esame la riforma pensionistica complementare, che costituisce una delle priorità del programma di Governo nel settore previdenziale, e per la quale – ha annunciato il Segretario di Stato Podeschi – l’iter di approvazione parlamentare dovrebbe concludersi entro il prossimo mese di dicembre.


La riforma pensionistica – come sottolineato dal Segretario competente – si compone anche del provvedimento che introduce la pensione complementare, il cosiddetto secondo pilastro, a consolidamento del modello previdenziale sammarinese. La forma integrativa, la cui adesione per i lavoratori sarà, almeno in un primo tempo, obbligatoria, e per la quale concorreranno sia il datore di lavoro, sia lo Stato, permetterà agli assicurati di integrare la propria pensione pubblica, tradizionale, con una forma complementare, a parziale copertura della quota di prestazione ridotta in seguito all’ultimo intervento di riforma del 2006. Tutto ciò a beneficio soprattutto delle nuove generazioni, ma non solo, e in un’ottica di allineamento con i paesi europei, che già garantiscono tale trattamento ai loro lavoratori.

Per domani è fissato un incontro con le OO.SS. sugli aspetti propri della definizione del Testo unico in materia. Dopodiché si avvierà la fase della campagna informativa nei confronti della popolazione.


Il Segretario di Stato alla Sanità ha manifestato il proprio personale compiacimento per la situazione più che positiva della spesa sanitaria dell’anno in corso, per la quale non si è dovuto fare ricorso all’assestamento. L’altro motivo di soddisfazione del Rappresentante di Governo, e del quale si è data notizia oggi, riguarda il recupero della fiducia e della stima da parte della popolazione nei confronti dei professionisti che svolgono la loro opera presso il nostro Ospedale di Stato, che segna una netta inversione di tendenza rispetto al passato. I dati parlano chiaro: il ricorso a cure e interventi medici presso strutture esterne va fortemente diminuendo, con indubbio vantaggio per le casse dello Stato; parallelamente, attraverso la stipula di specifici accordi in materia, un numero sempre maggiore di aziende ospedaliere fa ricorso alla competenza del nostro laboratorio analisi ed alle equipe di medici e chirurghi sammarinesi, mantenendo alto il livello della qualità professionale.


Il Segretario di Stato alla Giustizia, Augusto Casali, è intervenuto in merito alle notizie riportate da alcuni quotidiani circa le infiltrazioni malavitose che riguarderebbero San Marino. L’Esponente di Governo ha tenuto innanzitutto a precisare come la vicenda non si riferisca ai nostri giorni, ma risalga addirittura agli anni ’90. Il Segretario Casali ha riportato l’intenzione del Governo, che è quella di “non prendere sotto gamba certi segnali, che devono comunque essere verificati dagli organi competenti”, primo fra tutti il Tribunale. Anche il già procuratore antimafia Pier Luigi Vigna, salito ultimamente sul Titano in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, non aveva mancato di ricordarci che San Marino, per la sua collocazione geografica, in pieno territorio italiano, non può pensare di essere indenne da situazioni malavitose; “ma da ammettere questo a dipingere San Marino come covo di mafiosi, c’è differenza”, ha tenuto a sottolineare Casali. La stessa Fondazione Caponnetto ha definito la nostra Repubblica in grado di affrontare e arginare il problema mafia, in quanto il tessuto sociale sammarinese è un tessuto sano.


Il Segretario alla Giustizia ha ribadito come il Governo attuale sia conscio delle situazioni a rischio, per le quali si dichiara pronto ad operare per l’affermarsi di una sempre più condivisa moralità; certo è che alcuni fenomeni, come quelli malavitosi, hanno trovato, nello stato di inerzia nel quale il Paese si è venuto a trovare negli ultimi anni, connivenza e fertile terreno di proliferazione.

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