Conferenza stampa Ddc

Conferenza stampa Ddc

Il Congresso di Stato deve “riferire
immediatamente” in Consiglio grande e generale sugli ultimi
sviluppi dell’affaire Cassa di risparmio-Delta-Sopaf, che
“legittimano il presunto memoriale Ghiotti”. Sono i Democratici
di centro a chiederlo, durante una conferenza stampa in cui non
lesinano critiche all’attuale maggioranza e in particolare agli
ex alleati di Alleanza Popolare. Anche per quanto riguarda le
politiche relative al settore bancario.

Sta emergendo una “questione morale”, spiega il consigliere
Giovanni Lonfernini, dato che “l’altro segretario di Stato”
presente all’incontro con l’ex ad di Crrsm, Mario Fantini, a
Palazzo Begni, “o non ha capito la situazione, ed e’ grave, o
l’ha acconsentita, ed e’ peggio ancora”. Quanto mai necessario
dunque fare chiarezza, anche perche’ nel settore, aggiunge il
collega Pier Marino Mularoni, e’ “in corso un risiko bancario con
interessi rilevanti, con conflitti di interesse, che va fatto
negli interessi del Paese. Invece il governo resta a guardare”.
“L’unico scenario credibile e’ quello
del ritorno alle urne”. Non ha dubbi il coordinatore dei
Democratici di centro, Marco Podeschi: “Il governo- dice alla
stampa- ha fallito, e’ in coma irreversibile, ma non possiamo
essere noi a togliergli la spina. La legge elettorale, infatti,
blinda la maggioranza. Senza era gia’ bella che morta”. Ma
intanto i Ddc escono allo scoperto, si dicono pronti al ritorno
al voto e rispondono per le rime agli ex alleati di Alleanza
popolare. Che proprio ieri in una nota sulle “sofferenze dei
Ddc”, hanno dato a Podeschi e colleghi dei “frustrati”,
ricordando inoltre che la sigla Ddc non indica un insetticida.
“Un affermazione di cattivo gusto, ma non voglio scendere in
polemica diretta”, risponde con le rime Podeschi, che comunque
“contro qualche moscone un buon insetticida” lo userebbe. Il
coordinatore esulta allora ironicamente per la visita del
segretario di Stato per gli Affari esteri, Antonella Mularoni, in
Malesia: “Il vice ministro malese- annuncia- sara’ presto in
Repubblica, i disoccupati e tutti i cittadini ringraziano e non
vedono l’ora”. Si fa serio Podeschi, invece, quanto definisce il
governo “incapace” e la maggioranza caratterizzata da “un’omerta’
diffusa”, in grado solo di attaccare l’opposizione e di tacciarla
di allarmismo. “Si susseguono vicende ne’ eticamente ne’
moralmente accettabili”, l’ultima riguarda la P3, e intanto “il
capitano abbandona la barca: l’ultimo posto dove doveva andare
Mularoni e’ in Malesia”.
“Negli ultimi quattro anni abbiamo
assistito alla metamorfosi di Ap”, fa eco al coordinatore il
consigliere Pier Marino Mularoni. Da allora e’ infatti al governo
e “sono tutti buoni quelli che condividono i loro percorsi di
potere, cattivi e disonesti gli altri”. Questo governo, ribadisce
il pensiero del movimento, ha fallito, mettendo per esempio in
campo una “pseudomanovra”. Eppure “i colonnelli dicono che va
tutto bene, sebbene anche in maggioranza qualcuno chiede un
cambio di passo”.
“Il quadro- gli fa eco il collega Giovanni Lonfernini- e’
disarmante, Ap ha perso il senso dell’ironia, o forse non ce l’ha
mai avuto, e rispetto alla nostra provocazione scarica veleno”.
D’altronde, prosegue il suo attacco agli ex alleati mai cosi’
lontani, “dal 2006 e’ al governo e non ha piu’ i caratteri di un
partito fuori dal sistema: e’ nel sistema e gestisce settori
importanti”, come Esteri e Interni. La verifica di maggioranza
andata in scena ieri sera ha confermato “la convivenza difficile
tra varie componenti del Patto, c’e’ uno scontro sulle scelte
economiche tra una parte della Democrazia cristiana e Ap”.
Allora, conclude, “frustrato e’ chi credeva in questa
maggioranza”, perche’ una coalizione cosi’, con questi risultati,
non puo’ neanche presentarsi di nuovo alle urne.

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