Conferenza stampa dell’Anis. Agenzia Dire Torre 1

Conferenza stampa dell’Anis. Agenzia Dire Torre 1

    IMPRESE. ANIS: POLITICA AUTOREFERENZIALE, AGIRE PER PAESE  RONDELLI: SERVE PREMIER- GIORGI: PUNTIAMO A PAESE TRASPARENTE  (DIRE) San Marino, 10 apr. – Non buttiamo via anche l’ultimo anno di legislatura. Lancia un appello l’Associazione nazionale dell’Industria sammarinese (Anis), decisamente delusa dalla classe politica. I partiti, attacca il segretario generale, Carlo Giorgi, sono “case chiuse, invece che piazze aperte alla societa’ civile”. E il Paese soffre per la mancanza di decisioni. Per questo occorre aprire concretamente la stagione delle riforme, tributaria, con tanto di introduzione dell’Iva; del mercato del lavoro, per permettere alle aziende di assumere; ma anche istituzionali: “Dieci segreterie di Stato non riescono a fare leggi univoche, servirebbe un primo ministro che le rappresenti”.
    In attesa di fissare la data della prossima assemblea generale, in cui verra’ nominato il nuovo presidente, l’Anis incontra la stampa per una fotografia degli ultimi due anni di attivita’, cristallizzati in una serie di istanze d’Arengo, quasi tutte bocciate, che hanno messo nero su bianco il progetto di rilancio degli Industriali. Dalle relazioni internazionali alla vigilanza e al contrasto dell’illegalita’; dall’Agenzia per il lavoro a una legge sugli appalti pubblici; dalla riduzione delle festivita’ alle privatizzazioni. Tanti i temi posti all’attenzione, ma appunto con scarsi risultati. Sul podio delle priorita’ ci finsicono cosi’ lotta all’illegalita’, relazioni bilaterali con l’Italia ed Europa, attraverso rapporti privilegiati con i Paesi locomotiva e puntando a creare una propria dogana. Ma intanto l’allarme principale riguarda il debito pubblico, che secondo le stime del Fmi nel 2017 potrebbe arrivare al 30% del Pil. Una soglia insostenibile. Occorre dunque intervenire sul bilancio, riducendo gli sprechi e ammodernando concretamente la Pubblica amministrazione. Anche perche’ la riforma varata non ha finora prodotto risultati e “non ha messo al centro il cittadino”.
    “Sparare contro la politica e’ facile, ma sicuramente e’ stata estremamente lenta nel risponedere ai problemi delle imprese, che cosi’ pensano a delocalizzare “, stigmatizza il presidente uscente, Paolo Rondelli, chiedendo alla politica di fare un passo indietro: “Non puo’ intervenire su tutto, non e’ piu’ pensabile fare la fila dal politico di turno per avere delle cose, servono delle leggi chiare”. E ora, a poco piu’ di un anno dalle prossime elezioni, il timore e’ che ci si fermi ancora per pensare solo alle prossime alleanze. “Abbiamo gia’ perso tanto tempo. Certo si devono fare le squadre, ma non possiamo buttare un altro anno”, sottolinea Rondelli: occorre affrontare i problemi, “trattenere le imprese sul territorio risolvendo tutti i nodi con l’Italia”, dalle doppie imposizioni ai frontalieri, fino ai rapporti ta le due banche centrali. Invece, stigmatizza “piu’ tasse servono solo a tappare i buchi e a pagare la Pa”. Insomma dalla classe poltica serve uno scatto d’orgoglio, “i partiti hanno poche idee e si confrontano poco con la societa’ civile”, ma non e’ intenzione dell’Anis, comunque, scendere direttamente in campo. “Serve un Paese governato bene, con persone preparate”, anche negli staff delle segreterie di Stato, spiega Giorgi: “Sul sistema politico e della Pubblica amministrazione il giudizio e’ negativo; il sistema bancario e’ in difficolta’ e ha bisogno di capitali, e cosi’ il bilancio dello Stato”.     E’ dunque impensabile, conclude il segretario, “buttare via l’anno che ci porta alle elezioni: per il Paese non sono importanti le alleanze, ma la trasparenza”. Insomma, il governo ragioni e agisca da imprenditore.

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