UDIENZA DELLA ECC.MA REGGENZA IN OCCASIONE
DEL CONGEDO DI DON ELIGIO GOSTI DA RETTORE DELLA BASILICA
Siamo veramente lieti di porgere il nostro saluto a don Eligio Gosti: l’incontro di oggi riveste un significato particolare, che va ben oltre il riconoscimento al suo impegno pastorale per diventare un doveroso attestato di stima e di affetto verso chi ha dimostrato per lunghi anni un particolare attaccamento nei confronti delle istituzioni, delle tradizioni, della storia del nostro Paese.
È davvero impegnativo, scorrendo il curriculum prestigioso di don Eligio Gosti, volersi soffermare sugli aspetti biografici più importanti perché ad ogni parentesi corrisponde un momento carico di grande significato e di forte valenza professionale, sociale e civile oltre che apostolica e umana.
Vi sono persone che ben più di altre sanno lasciare traccia di sé durante il loro percorso di vita: è, questa, una virtù singolare che pone in evidenza come nell’esperienza dell’uomo nulla vi è di preordinato o definito, ma tutto dipende dall’avere saputo coltivare e trasmettere quei valori che sono alla base del vivere civile, indipendentemente dalla professione di una fede.
Don Eligio Gosti è stato ed è buon interprete del nostro tempo, del quale ha saputo testimoniare la solidarietà e i principi del dovere morale in una società che nel benessere e nel consumismo spesso cela le proprie contraddizioni.
Lo ha fatto con passione, con energia, con competenza ed ha saputo tenere accesi i valori della coscienza, attraverso la promozione di iniziative che hanno trovato non solo condivisione, ma interesse ed entusiasmo anche presso quelle Associazioni e quelle strutture che prestano la loro opera preziosa nei confronti di tutti coloro che hanno bisogno di sostegno e di vicinanza.
Né possiamo dimenticare gli innumerevoli pellegrinaggi in Terra Santa dei quali don Gosti ci ha dato conto attraverso interessanti pubblicazioni e dei quali, ogni volta, si è mostrato generoso interprete per rendere efficace un messaggio di fratellanza e di pace in quella regione dilaniata da perenne conflitto.
Il prestigio di don Gosti è pari all’infaticabile impegno sociale e civile che ha segnato il cammino della sua vita, parallelamente alla sua azione pastorale, proiettandone la persona in una dimensione che diventa la peculiarità di una figura nei confronti della quale tutti noi siamo grati e riconoscenti.
Pochi giorni fa Egli ha concluso la sua esperienza di Rettore della Basilica del Santo, incarico che ha ricoperto per oltre il tempo di una generazione con generosità e con particolare competenza.
Ogni sammarinese, qualunque possa essere la sua confessione religiosa, è particolarmente attaccato alla Basilica del Santo, considerata uno dei riferimenti più condivisi della nostra memoria storica e uno dei luoghi più rappresentativi delle vicende istituzionali passate e presenti della Repubblica, oltre che, soprattutto, sede ove periodicamente si rinnovano, per contrassegnarne le cadenze e riproporne il significato, le più importanti cerimonie religiose.
Nell’esprimere dunque la più viva gratitudine a don Eligio Gosti per l’opera instancabile svolta in tutti questi anni non solo con zelante apostolato, ma con vero spirito di servizio nel ruolo prestigioso di Rettore della Basilica, la Reggenza desidera altresì porgerGli l’augurio più sentito affinché Egli continui ad essere protagonista di quelle iniziative di solidarietà, di fratellanza e di assistenza che hanno sempre contraddistinto la Sua azione, certa di poter contare sulla sua amicizia per il nostro Paese e sulla sua preziosa collaborazione.
Attraverso noi voglia gradire, carissimo don Eligio, i sentimenti della più profonda stima e della più sentita considerazione da parte di tutta la popolazione sammarinese.
San Marino, 18 febbraio 2009/1708 d.F.R.