Congresso 14-9-2009

Congresso 14-9-2009

Le questioni inerenti al rapporto bilaterale con l’Italia, quelle bancarie e finanziarie e la regolamentazione degli istituti di vigilanza e di investigazione privata sono stati gli argomenti principali di cui si è discusso nell’ambito dei lavori odierni del Congresso di Stato.
A tal proposito il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni, ha annunciato che il Governo ha elaborato una scheda riassuntiva contenente i punti principali degli Accordi parafati con l’Italia, che verrà distribuita a tutti i Consiglieri nel corso dei lavori del Consiglio Grande e Generale che si apriranno nella giornata di domani. Il Governo informerà inoltre circa lo stato di avanzamento degli incontri che si sono avuti ai vari livelli fra i due Paesi.
Il Segretario Mularoni ha ribadito che l’operato del Governo va nella direzione indicata dall’inizio del suo insediamento e cioè del recepimento degli standard internazionali. Scelta questa che caratterizza il rapporto bilaterale con tutti gli Stati. In tale contesto, numerosi sono gli accordi in materia di doppie imposizioni fiscali e di scambio di informazioni che stanno per essere firmati: questa settimana sarà la volta di Ungheria, Austria e Lussemburgo. “Si è lavorato assiduamente” ha affermato la Mularoni “e finalmente siamo vicini a raccogliere risultati positivi che consentiranno a San Marino di riappropriarsi di credibilità e fiducia sul piano internazionale”.
Il Segretario di Stato per l’Industria Marco Arzilli ha riferito alla stampa che nella seduta odierna il Congresso di Stato ha adottato con decreto d’urgenza la nuova normativa che disciplina le attività di vigilanza e di investigazione private con l’obiettivo di mettere chiarezza nel settore. “In primo luogo” ha detto il Segretario di Stato Arzilli “ si è operata una separazione fra l’attività di investigazione e quella di vigilanza; inoltre sono stati stabiliti tutti i requisiti e le regole al fine di evitare ogni tipo di interferenza di queste attività con la pubblica sicurezza e la privacy”.

In sintesi la nuova regolamentazione , redatta in parte sulla base delle normative europee relative al settore, stabilisce che gli amministratori, i soci e i dipendenti della società che svolge attività di vigilanza o investigativa – società che non potrà essere caratterizzata dall’anonimato né celarsi dietro a delle fiduciarie – non debbano aver subito condanne penali e non abbiamo procedimenti penali a loro carico, non abbiano un comportamento o non abbiano compiuto degli atti contrari all’onore, alla morale ovvero tali da recare pregiudizio alla sicurezza di persone o di beni, non siano dipendenti o amministratori di enti o società a partecipazione pubblica.
Sia gli investigatori che le guardie giurate dovranno essere iscritte, previo un esame specifico, in un apposito registro istituito presso la Gendarmeria che dovrà verificare i requisiti e le idoneità di ciascun richiedente. L’iscrizione nel registro ha validità di un anno al fine di consentire da parte del Governo un continuo monitoraggio. Ogni società ha tempo 3 mesi per adeguarsi alla regolamentazione appena introdotta.
La nuova normativa prevede inoltre, in casi specifici, una collaborazione fra coloro che operano la vigilanza e la Gendarmeria, fatto salvo che quest’ultima ha la supervisione del coordinamento.
In conclusione Arzilli ha aggiunto che con l’introduzione di questa normativa, non si potranno più verificare casi incresciosi come quello legato al Sig. Vargiu.

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