Consiglio G. e G. 17 gennaio pomeriggio

Consiglio G. e G. 17 gennaio pomeriggio

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE

17 GENNAIO 2012 – POMERIGGIO

 
Nel pomeriggio i lavori consiliari sono ripresi dal comma Comunicazioni. Il dibattito è proseguito sui temi aperti in mattinata: vicenda Criminal minds, rapporti con l’Italia, privatizzazione dell’asilo nido di Falciano, su cui il Psd ha presentato un terzo ordine del giorno, dopo quelli di Psrs e Su. Da parte dell’Upr è stato affrontato anche il tema delle politiche sui prezzi del carburante: il consigliere Nicola Selva ha presentato apposito ordine del giorno. Infine, il Psd e il Psrs hanno raccolto l’invito lanciato dal capogruppo del Pdcs, Luigi Mazza, per l’apertura di un tavolo allargato all’opposizione sul piano strategico di sviluppo. Terminati gli interventi si è passato alla risposta delle interpellanze.

Di seguito un riassunto dei vari interventi.

COMUNICAZIONI:

Paolo Crescentini, capogruppo Psrs: “Dai segretari di Stato ho ascoltato solo accenni su una vicenda che ha gettato fango e lascia aperti molti lati oscuri. Ci auguriamo vengano chiarite le responsabilità. Non so come questa vicenda possa aiutare a normalizzare i rapporti con l’Italia, anche alla luce delle dichiarazioni del segretario di Stato per gli Affari esteri, che nello stesso giorno si è smentita più di una volta sulla firma degli accordi. A conferma che il rapporto con l’Italia non si sta normalizzando c’è il mancato inserimento di Smtv nel decreto Milleproroghe. Altro tema è l’asilo di Falciano, sul quale nella prossima sessione consiliare chiediamo ci sia un dibatitto. Perché quando un governo vuole privatizare l’intero settore scolastico è alla frutta. Quando poi la Cdo interviene sulla stampa a difesa della scelta sorge il dubbio che è sicura di poter assumere la gestione dell’asilo. Per chiarire questi e altri aspetti è necessario un confronto in Aula”.

Luigi Mazza, capogruppo Pdcs: “Il consigliere Michelotti mi conosce da 30 anni e mi accusa di anteporre gli interessi di singoli o di gruppi ai miei doveri parlamentari. Con quale coraggio lo dice? In questi 30 anni ha avuto dimostrazione che io rappresenti gli interessi di qualcuno in quest’Aula? Solo fuori assumo il ruolo di avvocato, non qui. Quando parlo in Consiglio sono il capogruppo della Democrazia cristiana e rappresento questo partito. Non sono di Cl, non lo sono mai stato. Sono della Cdo, ma non la rappresento. Magari è lei che in quest’Aula forse rappresenta qualche organismo stalinista-marxista? Io da sempre rappresento la Dc, per lei è difficile dire chi rappresenta visto che ha cambiato cinque partiti nella sua vita”.

Francesca Michelotti, Su:  “Mi spiace che il consigliere Mazza si sia offeso per le mie ipotesi. Quando si costruisce un teorema si corre il rischio di fare degli errori. Io non avevo fatto il suo nome, sono stata poi costretta a palesarlo. Ho semplicemente avvicinato circostanze degne di considerazione. Poi non ho cambiato cinque partiti, in passato sono venuta via dal Psd, come altri in quest’Aula, e basta”.

 

Nicola Selva, Upr:  “Si riaprono questione angoscianti, come la morte di Luciano Perfetto e la sua presenza in Repubblica. Noi abbiamo anche depositato un’interpellanza sul tema ma ci teniamo a dire che siamo molto preoccupati per le sorti del Paese. La politica economica deve avere delle proposte, tagliare gli sprechi non basta. Occorre pensare a nuove politiche, come per esempio quella
sui prezzi dei carburanti per cui il mio partito presenta un ordine del giorno affinché il Consiglio grande e generale dia mandato al congresso di Stato per attuare tutti gli atti necessari per definire entro il prossimo 31 marzo una specifica politica tariffaria nazionale per i carburanti. Ma ci sono anche le politiche energetiche. L’importante è capire che è il momento di dire basta alle parole: èl’ora delle proposte”.

Denise Bronzetti, Psd: “Finchè ci saranno operazioni ‘Criminal minds’ piuttosto che ‘Staffa’, credo che sia abbastanza facile dire che la firma con l’Italia tarderà ancora. Finchè non sarà possibile far cessare le turbolenze, anche all’interno del sistema bancario-finanziario, l’accordo con l’Italia tarderà ad arrivare. Fino a che la politica non sarà in grado di fare chiarezza al suo interno, anche in questo caso temo che l’accordo con l’Italia tarderà ad arrivare. Non si può fare finta in quest’Aula che le vicende Fingestus non abbiano poi pesanti ricadute, non solo sul sistema economico sammarinese. Queste vicende sono strettamente connesse al fare sia di associazioni di categoria, sia di gruppi di potere. Non rappresenta per me un problema che qualcuno appartenga a un credo piuttosto che a un altro, ma ci sono connessioni strane, ricorrenti rispetto alle ultime vicende balzate agli onori delle cronache. Mi chiedo come mai tornino sempre quei gruppi romani che hanno dirette conseguenze rispetto quello che sta succedendo. Va rilevato poi come altri soggetti autorevolissimi, in tempi non sospetti, abbiano sostenuto, senza alcun tipo di problema, le attività del gruppo Karnak. Senza voler accusare nessuno, si dovrà prendere atto dei rapporti che alcuni, anche in quest’Aula, avevano e forse hanno ancora Bisognerebbe essere anche onesti quando si affrontano queste questioni.

Sul tema della privatizzazione del nido presento un ordine del giorno per chiedere di “collocare l’avvio della struttura di Falciano nell’ambito degli asili nido pubblici”.
 
Silvia Cecchetti, Psrs: “Parliamo nuovamente di clamorosi arresti che coinvolgono la realtà sammarinese. Parliamo di personaggi illustri, di finanziarie, di realtà economiche e sociali importanti. E’ l’ennesimo forte choc per il Paese, con un impatto esterno grandissimo.
Ne abbiamo parlato a lungo oggi, purtroppo senza l’ascolto dei cittadini è una limitazione forte. La cittadinanza non può non chiedersi che cosa la politica fa di fronte a questi avvenimenti. Con queste reputazioni non si chiudono gli accordi con l’Italia e senza l’economia non si rilancia. Non siamo nelle condizioni oggi per mettere le basi di ripartenza della nostra economia. In questa fase non è più possibile continuare con la trincea e il conflitto tra maggioranza e opposizione. Non vedendosi la luce in fondo al tunnel, quest’Aula deve interrogarsi e prendere un attimo di tempo per organizzare una strategia se non si vuole saltare.

Sull’asilo di Falciano, cerchiamo di analizzare i problemi che riguardano le famiglie non con superficialità”.

 

Claudio Felici, Psd: “Vorrei rifarmi a un immagine che ha colpito tutti, quella tragica, della Costa concordia adagiata sul fianco. Mi rifaccio all’editoriale di Gramellini su ‘La Stampa’ che sostiene che ci sono voluti due mesi di governo Monti, di battaglia contro sprechi e rigore per tentare di migliorare l’immagine e la reputazione del sistema Italia agli occhi degli interlocutori internazionali. Poi è arrivata quella foto, che è l’immagine di un Paese che voleva guadagnare terreno. Anche per noi, nel nostro piccolo, ogni volta che ci accingiamo al confronto e cerchiamo di recuperare terreno, ogni volta arriva uno Schettino, un soggetto che di nuovo capovolge la situazione di un sistema che tenta di recuperare autorevolezza.
Sulla vicenda Criminal Minds mi sorprende che anche questa mattina il segretario di Stato per gli Affari esteri ci viene a dire, in modo improbabile, che le notizie le ha appena lette dai giornali e che non abbia ancora guardato l’ordinanza. Non possiamo permetterci questi passaggi amatoriali.
Se resta l’illusione di avere una certa possibilità di accordo a breve, significa che non vogliamo vedere la realtà. Oggi siamo di fronte a un sistema purtroppo isolato e la classe dirigente deve dimostrare di essere affidabile e autorevole. Se si vuole recuperare oggi autorevolezza e credibilità di sistema dobbiamo scollarci di dosso gli orgogli di parte e decidere che un pezzo di strada dobbiamo farla insieme, allo stesso tavolo, assumendoci le stesse responsabilità. Non vogliamo fare la fine del comandante Schettino che, pur avendo preso lo scoglio, si trascina a riva, continuando a dire che c’è un problema elettrico.                                            Auspico che la proposta fatta dal collega Mazza di un tavolo aperto a tutte le rappresentanze consiliari sia il punto di partenza di un cammino comune, ma non basta. A quel tavolo dobbiamo avere tutti la possibilità di mettere le carte che riteniamo utili. Il Patto sta iniziando a mettere già la sua scaletta. Forse una valutazione migliore prevederebbe che anche questi aspetti siano decisi insieme. Ci sarà il contributo convinto del Psd, ma non potrà essere solo il passaggio su un veicolo che si ritiene di guidare da soli”.

Giuseppe Maria Morganti, Psd: “C’è un filo conduttore negli interventi di apertura dei tre segretari di Stato: il disastro che vive il Paese.Le aziende non vedono prospettive, l’occupazione è drammatica e per i giovani  non ci sono possibilità senza agganci politici. Non c’è un programma di sviluppo. Le decisioni su Bcs, non molto condivisibili, hanno portato a un default tecnico, con percorsi di favore per alcuni clienti: servirebbe un’inchiesta. Sulla Cassa di Risparmio ci sono molti ostacoli lungo il percorso. Infine lo Stato non può neanche gestire il nuovo asilo nido. Ma la funzione educativa deve essere pubblica, il che non significa escludere il privato. Questo governo e quello precedente hanno puntato sul potenziamento degli asilo, ora si fa marcia indietro ed è inammissibile. Sono stati spesi soldi fino all’altro giorno, quasi tre milioni di euro, e ora lo Stato si ritira dai suoi doveri specifici.

Infine l’evento di ieri, che in ogni Paese avrebbe portato a una riunione straordinaria dell’esecutivo, qui invece si minimizza. Crrsm e Karnak non sono fatti privati. Dal capogruppo della Dc è stata confermata la volontà di attivare il tavolo di confronto sull’articolo 24 del bilancio. Il ritardo è enorme ma fa piacere. La situazione è drammatica per cui servono risposte straordinarie. Un governo normale non è sufficiente, seve un passo indietro per una proposta politica che dia fattibilità a un percorso sostenuto da tutte le forze politiche, economiche e sociali”.

Paride Andreoli, Psrs: “La scarsa equità nelle tlc e la legge sulla naturalizzazioni sono due comma importanti di questo Consiglio. Ma intanto continua la cronaca nera e San Marino è sotto caldi riflettori. Il sistema bancario deve allinearsi con quelli limitrofi su trasparenza e legalità e le ricette vanno trovate congiuntamente. Però sulle questioni Cs e Bcs noi prendiamo atto di ciò che leggiamo dai giornali, ma non di quanto fatto da Bcsm. Il bonifico è stata un’operazione postuma che non so se andava fatta, ma è stata fatta e Gemma non ha fatto il suo dovere. Per cui invito il segretario di Stato Valentini a verificare. Le situazioni non chiare proseguono quando invece serve un percorso nuovo e condiviso. Sull’asilo nido di Falciano abbiamo sollevato una serie di osservazioni perché se di privatizzazione si deve parlare, occorre comunque equità: tutti vanno aiutati. Infine l’articolo 24 del bilancio sul piano strategico di sviluppo su cui confermiamo la piena disponibilità al confronto”.

San Marino, 17 gennaio 2012 n.02

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