Consiglio G. e G., seduta pomeridiana 17 luglio. Agenzia Dire Torre 1

Consiglio G. e G., seduta pomeridiana 17 luglio. Agenzia Dire Torre 1

COMUNICATO STAMPA

 CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 12-20 LUGLIO

 LUNEDI’ 17 LUGLIO_I

 In
apertura dei lavori consiliari, la Reggenza ho posto in votazione l’ordine del
giorno presento da Alleanza popolare per garantire la prosecuzione
dell’attività della Commissione consigliare per il fenomeno delle infiltrazioni
della criminalità organizzata, fino al termine previsto, anche in caso di
revoca dell’attività delle commissioni consiliari.

L’Aula ha approvato l’ordine del
giorno all’unanimità.

La
Reggenza ha quindi proposto di inserire nella scaletta di lavori un comma
specifico sulle dimissioni dei segretari di Stato e il successivo dibattito.

L’inserimento del comma aggiuntivo
13 bis “Presa atto delle dimissioni del segretario di Stato per la Giustizia e
del segretario di Stato per l’Istruzione e dibattito sulla situazione politica
conseguente”, per cui era necessario la maggioranza qualificata, è stato
approvato a voto segreto con 41 voti a favore e 14 contrari. A seguire, l’avvio
del dibattito.

 

Di seguito un riassunto degli
interventi che hanno preceduto il voto dell’ordine del giorno sulla commissione
d’inchiesta.

 

Roberto Giorgetti,
Ap,
legge l’ordine del giorno: “Il Consiglio grande e
generale è impegnato ad adottare le misure istituzionali appropriate affinché
sia garantita la prosecuzione delle attività di inchiesta affidati alla
Commissione consiliare per il fenomeno delle infiltrazioni della criminalità
organizzata, anche qualora fossero intraprese iniziative parlamentari o
adottate delibere consiliari dirette a sospendere o interrompere o revocare le
attività delle commissioni, prevedendo la possibilità che la commissione citata
possa continuare ad operare nell’inchiesta condotta fino al termine già
previsto, in modo da riferire al Consiglio grande e generale entro la seconda
decade di settembre 2012”.

Gian
Carlo Venturini,
segretario di Stato con delega Giustizia:
“In caso di
approvazione, si dovrà dare corso agli adempimenti necessari contenuti
nell’ordine del giorno. Non ho nulla da eccepire anche per conto della collega
Valeria Ciavatta”.

Denise
Bronzetti, Psd
: “Per quello che ci riguarda questo ordine del
giorno, c’è la condivisione di tutto il gruppo del Psd. Siamo a disposizione
qualora dovessero servire contributi nell’iter istituzionale. Deve essere
assolutamente chiaro che quanto prodotto dalla commissione antimafia debba
essere trasmesso a questo Consiglio grande e generale. Ci sembra che di fronte
a una condivisione generale si possa tranquillamente deliberare e chiarire se é
necessario il fatto che a conclusione dei lavori della commissione, anche se in
ordinaria amministrazione, gli atti siano portati a conoscenza di tutto il
Consiglio grande e generale”.

Paolo
Crescentini, Psrs:
“Confermo il pieno sostegno a questo ordine del
giorno da parte del Psrs. Abbiamo sempre detto che la commissione Antimafia
sarebbe stata chiamata a svolgere un ruolo importante e delicato. Abbiamo
concesso la proroga dei termini, riteniamo che la commissione debba essere messa
nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro per fare piena luce su una
situazione su cui c’è grande attenzione”.

Maria
Luisa Berti Ns
: “A nome della Lista della libertà ribadiamo il
valore dell’ordine del giorno e del
lavoro della commissione Antimafia. L’ordine del giorno va a recepire le nostre
istanze, esprimiamo quindi la massima condivisione. Qualora il lavoro della
commissione dovesse interrompersi e non venissero ultimati i lavori, noi
chiediamo che ci possa essere da parte del Consiglio grande e generale
l’acquisizione dei verbali che si sono tenuti fino ad oggi”.

Luigi Mazza,
Pdcs:
“Esprimo il voto favorevole all’ordine del giorno per
la nostra lista. Credevamo questo non fosse necessario in questa fase per far
proseguire la
Commissione. Ma se ci sono però preoccupazioni sul fatto che
si arrivi alla sua conclusione, ben venga un’ulteriore garanzia. Poi dovremo
dare seguito ai necessari interventi, per cui, sulla base del nostro regime
istituzionale, sia possibile continuare i lavori”.

Angela Venturini,
Mod:
“Per esprimese sicuramente il voto favorevole
all’ordine del giorno. La moralità non si costruisce a parole, ma con fatti e
comportamenti. Gridando al lupo al lupo, non si evocano fantasmi inesistenti.
Viene il dubbio che questo can-can, attorno alla commissione d’inchiesta, possa
nascondere altro. Qualcuno ha detto che una volta che la legislatura è finita,
gli ordini del giorno sono carta straccia. Allora sarebbe stato meglio chiedere
che, finita la legislatura, tutti i documenti siano resi pubblici”.

Pier Marino Mularoni,
Upr: “
L’Upr è stata tra i promotori e sostenitori della
commissione d’inchiesta e voterà favorevolmente a questo ordine del giorno che,
in conclamata crisi politica, vuole confermare la validità della commissione
d’inchiesta e l’importanza della conclusione dei suoi lavori. E’ un atto di
indirizzo politico che, seppur importante, deve essere ulteriormente rafforzato
da un atto di raccordo della normativa sulla commissione. Con questi auspici,
annuncio il voto favorevole dell’Upr”.

Alessandro Rossi,
Su:
“Anche Su dà sostegno pieno a questo odg,
che ha proposto di mettere al voto subito questo odg per fugare ogni dubbio che
quest’aula non voglia andare verso la trasparenza e la verità su determinati
fenomeni”.

 

Il
dibattito che ha preceduto il voto sull’inserimento del comma “13 bis”.

 

Alessandro Rossi, Su: “La denominazione non
è condivisibile, non riguarda quanto stabilito. Non c’è solo la presa d’atto
delle dimissioni, ma il dibattito sulla crisi politica”.

Luigi Mazza, Pdcs: “La formulazione è la
stessa adottata per le dimissioni del segretario di Stato per il Lavoro, Gian
Marco Marcucci. Il motivo è politico per cui ci sarà discussione”.

Paolo Crescentini, Psrs: “Sono d’accordo con il
consigliere Rossi, mentre il capogruppo Mazza si arrampica sui vetri. Le dimissioni
di Marcucci sono diverse da quelle attuali. C’è stato il ritiro della
delegazione di governo, non si può fare finta di nulla. E’ una crisi di
governo: si deve aprire un comma sull’attuale situazione politica”.

Pier Marino Mularoni, Upr: “Si conferma l’atteggiamento non chiaro emerso
nell’Ufficio di presidenza. Dobbiamo fare un dibattito sulla situazione
politica e sulla presa d’atto delle dimissioni. E’ spiacevole prendere atto che
si vogliono trovare formulazioni per dire che non esiste la crisi”.

Valeria Ciavatta,
segretario di Stato per gli Affari
interni
: “Non ci sono problemi a modificare l’intestazione del
comma. Ma la legge dice come procedere e abbiamo proposto il testo previsto. Il
Consiglio grande e generale ha degli adempimenti fissati per legge e il comma è
stato richiesto dai capigruppo di maggioranza. Se vogliamo cambiare la prassi
va bene, ma non diventi un precedente”.

Gian Nicola Berti, Ns: “C’è un Paese che vive
una crisi economica, c’è una crisi istituzionale, una crisi del mercato del
lavoro e delle casse dello Stato. Il Consiglio grande e generale è convocato
per i problemi dei cittadini e deve andare avanti con i lavori. C’è un fatto
politico, per questo abbiamo posto in votazione l’odg di Ap e la presa d’atto
delle dimissioni. Ma è un problema che riguarda l’esecutivo, non quest’Aula.
Andiamo avanti con il comma come definito”.

Francesca
Michelotti
,
Su
: “E’ un problema di definizione. Questa è la prima
crisi di governo con la nuova legge elettorale, la prassi è diversa da quelle precedenti.
Questa crisi prefigura solo il ricorso alle elezioni”.

 

 

San
Marino, 17 luglio 2012/01

 

 

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