Consiglio G e G, seduta pomeridiana del 21 marzo

Consiglio G e G, seduta pomeridiana del 21 marzo

COMUNICATO STAMPA
CONSIGLIO GRANDE E GENERALE

MERCOLEDI’ 21 MARZO

Nel pomeriggio la seduta del Consiglio grande e generale riparte dall’esame dei progetti di legge presentati da congresso di Stato e Psrs, quest’ultimo poi ritirato, sulle disposizioni straordinarie sulla naturalizzazione. Durante la lettura dell’articolato i partiti di opposizione presentano una serie di emendamenti, tutti respinti. Il progetto di legge viene approvato praticamente all’unanimità, con 47 voti favorevoli e un solo contrario.

Passo successivo la ratifica dei decreti delegati. Tre quelli scorporati: quello sul coordinamento a fini contabili e amministrativi della struttura del bilancio 2012 con la legge 188 del 2011, approvato a maggioranza; quello per le norme di attuazione sulla legge sulla progettazione strutturale, su cui il segretario di Stato per il Territorio, Gian Carlo Venturini, presenta due emendamenti, approvato con 28 voti favorevoli e 22 contrari; infine quello per la proroga straordinaria dei termini di cui all’articolo 7 della legge 31 gennaio 1996 n.6 per i reclami e le decisioni inerenti le liste elettorali, approvato con 31 voti favorevoli e 19 contrari.
Via libera a maggioranza alla ratifica dei decreti legge per la nomina di avvocati d’ufficio, la coniazione ufficiale e messa in circolazione di monete in euro, fior di conio, millesimo 2012 e di una moneta d’argento fior di conio da 5 euro denominata Giovanni Pascoli, millesimo 2012.
Ultimo comma all’ordine dei lavori del Consiglio la votazione di una serie di ordini del giorno. Sono cinque quelli presentati: quello firmato da alcuni consiglieri di opposizione per i diritti delle coppie formate da persone dello stesso sesso viene respinto con 20 voti favorevoli, 27 contrari e tre astenuti. Quello dell’Upr sull’organizzazione della Protezione civile viene rimandato alla prossima seduta. Approvati a larga maggioranza quelli su San Marino Tv, sulle raccomandazioni del Greco e sul report del Fmi.
La seduta si chiude con l’indirizzo di saluto dei Capitani reggenti a conclusione del loro mandato.
 

Di seguito un riassunto della seduta.

Leggi sulla naturalizzazione

Paride Andreoli, Psrs: “I provvedimenti iscritti al comma sono due, riconosciamo al segretario di Stato Ciavatta di avere dato corso al progetto sulla naturalizzazione e di aver inserito il progetto di legge presentato dal Psrs 9 mesi fa che ha un uguale intendimento. Ci riteniamo soddisfatti che oggi ci si possa confrontare su questo tema molto sentito con un dibattito che possa essere anche pienamente condiviso. I due provvedimenti sono quasi uguali, differenti su taluni aspetti di carattere tecnico e di tempistica. Attorno al tavolo del confronto sul provvedimento del governo, cui il segretario di Stato Ciavatta ha invitato tutte le forze politiche, sono nati alcuni aspetti, poi inseriti nell’articolato, quali la diminuzione degli anni di residenza per coniugi, nuove modalità, vedovi e orfani e l’individuazione degli apolidi. Sottolineo ancora la rilevanza di un confronto aperto su una materia che i cittadini residenti aspettano da 12 anni, il fatto che sia portata all’attenzione della politica e delle istituzioni. Non posso che ribadire una forte volontà di condividere come gruppo

Socialista riformista la legge sulla naturalizzazione. Sono certo che in un momento così complesso del Paese questo progetto possa rafforzare la coesione di tutti i sammarinesi. Intendiamo ritirare il nostro progetto di legge, il nostro obiettivo l’abbiamo raggiunto e siamo contenti per aver dato felicità, stimoli e piena appartenenza al nostro Stato a cittadini che vivono da tanti anni a San Marino”.

Stefano Palmieri, Ap: “Abbassare la durata di residenza da 30 a 25 anni come requisito credo sia importante. Chi risiede da tanto tempo a San Marino ha infatti già assorbito le sue tradizioni, la sua cultura. Avremo preferito anche noi un provvedimento ordinario, ma se continuiamo a presentarlo in maniera periodica, può andare bene anche così. Al di là dei problemi tecnici, fiscali e di giurisdizione sulla doppia cittadinanza, credo possa essere utilizzata nella stessa maniera in senso contrario. Se l’Italia adottasse un provvedimento per cui il cittadino italiano paga le tasse dove vive, la doppia cittadinanza sparirebbe in un baleno. Ritengo giusta quindi l’unicità della cittadinanza anche perché non è un provvedimento obbligatorio, poi perché con una doppia cittadinanza tutto sommato si possono determinare la rappresentanza politica di due Stati. Credo non sia completamente giusto, uno con il suo voto deve poter incidere solo in un Paese. Reputo giuste le decisioni, poi condivise all’interno degli incontri che hanno preceduto questa seconda lettura in Consiglio. Il gruppo di Ap sosterrà il provvedimento”.

Fiorenzo Stolfi, Psd: “Volevo ribadire il nostro appoggio a questo provvedimento, anche se la nostra posizione, su una legge da considerare ottimale, sarebbe stata quella di prevedere che al raggiungimento dei requisiti fissati, il soggetto avrebbe potuto richiedere una naturalizzazione.

Non sarebbe stato necessario così un intervento straordinario, questo per un fatto di diritto e di pari trattamento. Perché così la naturalizzazione c’è chi la ottiene in 30 anni, chi in 50 o di più. Succederà che molti di coloro che otterranno cittadinanza grazie a questo provvedimento avranno aspettato anche più di 40 rispetto ad altri.

Vorrei fare una considerazione sulle rinunce alla cittadinanza straniera. Oggi mi sentirei di valutare la questione con meno perentorietà. Abbandonare completamente la cittadinanza italiana per acquisire quella sammarinese vuole dire, in particolare per i più giovani, limitarsi delle possibilità di partecipare a tutta una serie di corsi di formazione e di studio, per esempio, che la Comunità europea mette a disposizione. Ritengo sia una posizione che deve essere rivista. Presenteremo degli emendamenti che ci auguriamo, dato il clima costruttivo del dibattito, si possano condividere”.

Marco Gatti, Pdcs: “Sono scaduti i dieci anni previsti dalla legge per fare il provvedimento, che è stato portato non tanto perché siamo in prossimità delle elezioni. Il provvedimento è stato oggetto di un confronto sull’opportunità o meno che fosse straordinario o ordinario. Il fatto che molti provvedimenti, in altri Paesi totalmente liberalizzati, a San Marino siano invece soggetti ad autorizzazioni e passaggi consiliari, anche riguardo alla cittadinanza e residenze,

rende questi argomenti molto sentiti.

La legge dice che ogni 10 anni bisogna rivedere il provvedimento. In questa fase abbiamo fatto un giusto compromesso. Chi risiede da 24 anni e 9 mesi per qualche mese può trovarsi nella situazione di non ottenere la cittadinanza. Potrebbe succedere, è vero, ma abbassando il requisito di residenza a 25 anni e prevedendo un intervento ogni dieci, il ritardo si riduce di 5 anni. Credo che questo compromesso possa considerarsi un passo in avanti. Allo stesso modo siamo intervenuti prevedendo nuove casistiche che danno la possibilità di richiedere la cittadinanza anche a soggetti prima non previsti. Dal mio punto di vista il provvedimento è ampiamente condiviso. Ritengo su questi punti fondamentali che i compromessi raggiunti possano essere accettati. Anche la rinuncia è stata trattata, abbiamo ritenuto che la richiesta della cittadinanza sia volontaria e un fatto di una certa importanza. Siamo convinti che da qui al prossimo provvedimento si potrà aprire un dibattito anche alla luce di cambiamenti internazionali con implicazioni dannose per chi si trova a rinunciare alla cittadinanza”.

Valeria Ciavatta, segretario di Stato per gli Affari Interni, replica: “La riflessione si è incentrata su alcuni temi di fondo e sull’opzione preferita dalle parti tra ordinarietà e straordinarietà della norma. In premessa vorrei dire che non si deve fare confusione tra l’acquisto della cittadinanza e la sua trasmissione. La naturalizzazione è uno strumento residuale per coprire esigenze non soddisfatte dall’acquisto per origine o per matrimonio. Con la naturalizzazione non c’è la trasmissione della cittadinanza. Il soggetto acquista la acquista in virtù delle sue personali condizioni, per permanenza sul territorio per un certo numero di anni. Sulla questione dell’ordinarietà e della straordinarietà: sono dei punti di riferimento a prescindere dalla scelta che ciascuno si sente di dover fare. Chi sostiene l’ordinarietà la considera una sorta di diritto maturato per naturali condizioni, chi sostiene la straordinarietà ritiene che sia il Consiglio di volta in volta a valutare se ci sono le condizioni di accettabilità. Dovremmo essere maturi come Paese per alzare i requisiti e per concepire che una volta maturati ci sia la concessione per naturalizzazione.

Sono rimasta sorpresa, anche se fa parte della vivacità del dibattito politico, e mi dispiace che questo livello di dibattito non sia avvenuto con più anticipo in modo da verificare in via preventiva le condizioni. Per quanto riguarda la rinuncia, non vedo perché debba mantenere il vincolo con un altro Stato. Non si può ridurre la questione al diritto di voto. Si parla dell’esercizio della sovranità piena nel rapporto con il cittadino. Se è vero che alcuni Paesi non si preoccupano del mantenimento della cittadinanza, è anche vero che a livello internazionale sono favorite le soluzioni di unicità per evitare conflitti.
Devo una risposta al consigliere Pedini Amati sulla data. A livello politico, amministrativo e istituzionale noi riteniamo che sia indispensabile chiarire quale sia. Noi abbiamo individuato una data che in prima lettura era il primo febbraio e in seconda lettura il primo aprile, che sia coincidente con l’entrata in vigore della legge”.

Paride Andreoli, Psrs, replica: “Condividiamo spirito, contenuto ed aspetti tecnici. Come gruppo socialista non abbiamo presentato un provvedimento ordinario in quanto memori della legge del 30 novembre del 2000. L’intendimento della legge è quello di dare corso alla scadenza dei dieci anni a un provvedimento di straordinarietà. Noi abbiamo ripreso quell’intendimento per prefiggerci lo scopo di stimolare il governo. Lo abbiamo stimolato, siamo contenti. Dico anche che i Socialisti

democratici presentano un emendamento e noi voteremo a favore”.
Decreti delegati
Decreto delagato n.13 per il Coordinamento a fini contabili e amministrativi della struttura del bilancio 2012 con la legge 188 del 2011, approvato a maggioranza
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Alessandro Rossi, Su: “Ho chiesto lo scorporo per richiedere una sommaria descrizione dell’intervento, da una veloce lettura non abbiamo intravisto gli elementi che lo caratterizzano”.

Valeria Ciavatta, segretario di Stato per gli Affari interni: “E’ un decreto condiviso dalle segreterie di Stato Interni e Finanze, richiesto per motivi legati alla gestione del bilancio. La riforma della Pa è entrata in vigore il 22 dicembre scorso, poco prima è stato approvato il bilancio. Ciò ha comportato la possibilità prevista dall’articolo 1 di bilancio di creare un raccordo sulla struttura competente dei poteri di spesa prevista dalla legge di bilancio a quella prevista dalla riforma Pa. Inoltre, per garantire l’avvio e la piena operatività, perché la dicitura era a partire dal 1^ gennaio 2010, era necessario un tempo intermedio. L’abbiamo fatto con un decreto, potevamo farlo con delle direttive, ma è sembrato più tranquillizzante per gli uffici”.

Decreto delegato n.14 per per le norme di attuazione sulla legge sulla progettazione strutturale, approvato con 28 voti a favore, 22 contrari.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Ho chiesto lo scorporo perché ho depositato due emendamenti che sono due precisazioni. Con il primo, all’articolo18, si equipara la normativa a quella italiana rispetto alla durata di iscrizione all’albo di ingegneri e architetti, l’altro riguarda l’articolo 22”.

Claudio Felici, Psd: “Ricordo a Venturini che c’è un progetto di legge di riforma del catasto che è fermo da tempo, vorrei chiedere se avremo possibilità per affrontarlo”.

Decreto delegato n.15 per la proroga straordinaria dei termini di cui all’articolo 7 della legge 31 gennaio 1996 n.6 per i reclami e le decisioni inerenti le liste elettorali, approvato con 31 voti a favore e 19 contrari.

Alessandro Rossi, Su: “Sarebbe opportuno spiegare le motivazioni che portano a proporre questo decreto legge. Ci sembra non abbia motivazioni di urgenza, non ci sembrano previste in tempi brevi

consultazioni elettorali né quindi la necessità di modificare le liste”.

Valeria Ciavatta, segretario di Stato per gli Affari interni: “La legge elettorale del ’96 prevede che le liste elettorali siano revisionate a una certa data, il mese di gennaio di ogni anno, E’ un adempimento che prescinde dal fatto che ci siano o meno consultazioni. Ma avendo avutol’emergenza neve le liste elettorali sono arrivate all’estero tardi e non sarebbero arrivate in tempo per la scadenza del termine previsto per fare reclamo. In virtù di forza maggiore è stata semplicemente prorogata la scadenza di 15 giorni”. 

Ordini del giorno

Ordine del giorno presentato da alcuni consiglieri di opposizione per riconsiderare l’interpretazione e le disposizioni applicative della Legge 28 giugno 2010 n.118 “Legge sull’ingresso e la permanenza degli stranieri in Repubblica”, ammettendo la convivenza di coppie formate da persone dello stesso sesso ed uniformando gli atti in materia di permessi di soggiorno per convivenza alle norme contenute nelle dichiarazioni internazionali in tema di diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Respinto con 20 voti favorevoli, 27 contrari e tre astenuti.  Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Consiliare Unione per la Repubblica per dare attuazione ai commi 4, 5 e 6 dell’articolo 3 ed all’art.13 della Legge 21/2006 “Organizzazione della Protezione Civile” con particolare riferimento al reclutamento di cittadini per concorrere alle operazioni di protezione civile, alla promozione di piani educativi in caso di eventi dannosi ed all’istituzione della figura del cittadino volontario. La votazione è rimandata alla prossima seduta per arrivare a un testo condiviso.Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Questo odg dà piena efficacia ad aspetti normativi. Credo sia interesse di tutti se c’è la disponibilità da parte dei proponenti di addivenire a un testo concordato e, se non ci fosse il tempo, di concordare il testo e votarlo nella prossima seduta consiliare”.

Giovanni Lonfernini, Upr: “Sulla possibilità di un confronto sulla sintesi del testo c’è la massima disponibilità, ma non ritengo oggi ci siano i tempi. L’impegno è che nella prossima seduta si arrivi a una soluzione condivisa, dato che la votazione dell’odg è stata già rimandata”.

 
Ordine del giorno concordato su SmTv, presentato dal capogruppo del Psd Claudio Felici. Prevede che il governo verifichi le migliori opzioni di partnership strategiche per lo sviluppo dell’emittente e riferisca in Consiglio in merito alle trattative. Il Consiglio grande e generale considera prioritario definire in maniera compiuta gli obiettivi strategici per lo sviluppo e il rilancio dell’emittente di Stato, valorizzando le professionalità presenti all’interno dell’azienda, in una prospettiva di autonomia economica e di razionalizzazione delle risorse e degli investimenti; esprime preoccupazione per il bilancio aziendale, con particolare attenzione alle voci riguardanti la raccolta pubblicitaria, il bacino di ascolto, i costi e le prospettive per gli investimenti da realizzare in futuro; invita l’emittente a ragionare sull’offerta informativa non sempre sufficiente, dal momento che pur nell’intenzione di ampliare l’utenza, non si possa trascurare la realtà sammarinese sia essa politica, associativa, culturale, sportiva, sociale; impegna il governo a riferire periodicamente sugli sviluppi delle

trattative con l’Italia per la definizione di nuove relazioni tra i due Paesi per quanto riguarda nuove forme di collaborazione in materia radiotelevisiva. Approvato con 41 voti favorevoli e 12 contrari.Ordine del giorno sul rapporto del Greco, presentato dal consigliere Federico Bartoletti, Pdcs, e condiviso da tutti i gruppi consiliari. Approvato a maggioranza.

Federico Bartoletti, Pdcs: “Il Consiglio grande e generale, sentito il riferimento del segretario di Stato per gli Affari esteri circa il rapporto sul primo e secondo ciclo di valutazione congiunti sulla Repubblica di San Marino che il Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la Corruzione (Greco) ha esaminato e adottato nell’ambito della sua 53ª riunione plenaria, tenutasi a Strasburgo dal 5 al 9 dicembre 2011, a conclusione dell’ampio e approfondito dibattito dà mandato al Congresso di Stato di proseguire nel percorso di allineamento agli standard di riferimento forniti dal Greco e, in particolare, di adoperarsi per garantire una compiuta e puntuale attuazione delle raccomandazioni di cui al citato Rapporto entro il 30 giugno 2013, sulla base delle specifiche proposte tecniche ed ipotesi di intervento che il gruppo di lavoro interdipartimentale (..) fornirà all’Esecutivo;

impegna il congresso di Stato ad elaborare un piano globale di attuazione delle raccomandazioni emanate dal Greco, con le seguenti specifiche e priorità: avviare uno studio sulla percezione della corruzione nelle istituzioni e nell’opinione pubblica, al fine di analizzare più efficacemente le aree di rischio e sviluppare un piano di intervento in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno corruttivo; elaborare e promuovere un serio e capillare programma di sensibilizzazione della popolazione in materia di lotta alla corruzione (…) ; individuare e valutare gli interventi utili in ambito normativo, al fine di acquisire gli strumenti più efficaci in materia di lotta alla corruzione; adottare un codice di condotta per i pubblici dipendenti e diffonderne i contenuti; elaborare e diffondere, anche con la collaborazione delle categorie economiche e sociali e degli ordini professionali, linee guida, codici etici nonché esempi di buone pratiche da applicare in particolare nei settori sensibili e nelle aree di rischio; affinare e migliorare le tecniche speciali di investigazione tese al perseguimento del reato di corruzione, garantendo le opportune tutele giuridiche; garantire un’efficace tutela dei denuncianti e dei testimoni, (…) prevedere una verifica per le possibili mancanze riguardo a trasparenza e sistemi di controllo in merito agli appalti pubblici, alle forniture materiali, agli incarichi di carattere professionale, alle varie procedure autorizzative e concessorie in tutti i settori della pubblica amministrazione in particolare settore energetico, ambientale ed urbanistico; (…) verificare che tra i reati siano ricomprese le condotte che vengono definite nel Rapporto “corruzione nel settore privato” e “traffico di influenza” ed in difetto provvedere al loro inserimento; istituire ed attuare programmi di formazione tematici e specifici, diretti alle autorità, ai magistrati, alle Forze di polizia e ai funzionari della Pa sul tema della lotta alla corruzione”.

Ordine del giorno sul Fmi, presentato dal capogruppo del Pdcs, Luigi Mazza, e condiviso dal Psd. Approvato con 39 voti favorevoli e 11 contrari.

Luigi Mazza, Pdcs: “Il Consiglio grande e generale, alla luce della dichiarazione conclusiva della missione del Fondo monetario internazionale del 2 marzo 2012, sentito il riferimento del segretario di Stato per le Finanze, preso atto delle valutazioni sull’andamento dell’economia sammarinese in cui si evidenziano sia i progressi che San Marino ha compiuto, sia la necessità di un maggior consolidamento degli interventi al fine di promuovere, in particolare, maggiori riserve di capitale, ridurre il disavanzo di bilancio e individuare nuove forme di finanziamento pubblico; considerato l’obiettivo di presentare all’incontro del Fondo monetario internazionale “Spring Meeting” che avrà luogo a Washington tra il 20-22 aprile uno stato di avanzamento degli interventi proposti che sia in linea con le raccomandazioni e gli indirizzi del Fmi, individua nella messa in sicurezza del bilancio, nel completamento dell’iter legislativo della riforma tributaria, nel contenimento dei costi della Pa e nella individuazione di forme di ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio gli obiettivi prioritari in tal senso, dà mandato al governo, a fronte di tali priorità, di predisporre gli interventi conseguenti, a seguito di confronto con le forze politiche nell’ambito del tavolo di lavoro

scaturito dall’attuazione del Piano strategico di sviluppo, così come previsto dall’articolo 24 della legge di Bilancio”.
 

Indirizzo di saluto dei Capitani Reggenti

“Onorevoli segretari di Stato, onorevoli consiglieri, a conclusione del nostro mandato intendiamo ringraziare l’Ufficio di presidenza, l’Ufficio di segreteria, la Segreteria istituzionale, il Cerimoniale dello Stato, il dipartimento per gli Affari esteri, la Guardia del Consiglio grande e generale, tutti i corpi militari, l’Ufficio donzelli e tutti coloro che hanno collaborato e condiviso con noi l’impegno istituzionale.

Abbiamo cercato di svolgere il nostro incarico con senso dello Stato e rispetto di tutte le forze politiche e anche in situazioni difficili ci siamo adoperati, speriamo con buon senso e pacatezza, per l’interesse del Paese.
Purtroppo non è stato un semestre facile e i problemi del Paese restano ancora gravi. Anche se non vogliamo certamente entrare nel merito del dibattito politico, non possiamo ignorare alcune grandi emergenze che tutti conosciamo ma che tutti insieme dobbiamo immediatamente affrontare con determinazione, rigore e capacità di mettere da parte interessi particolari.
Dobbiamo continuare nel dare piena attuazione alla trasformazione del nostro Paese ed al pieno adeguamento agli standard internazionali e, come ci ha scritto il Presidente Mario Monti, dare “avvio ad una concreta e adeguata cooperazione” internazionale.
Dobbiamo recuperare l’immagine e migliorare la reputazione della nostra Repubblica che spesso subisce attacchi ingiusti e ingiustificati.
Dobbiamo delineare un nuovo, chiaro, realistico e coraggioso progetto di sviluppo che possa garantire un futuro alle nuove generazioni. Favorire nuovi investimenti, compatibili con il nostro nuovo quadro normativo, sarà possibile solo se la politica si saprà rapportare, con lealtà e pragmatismo con le esigenze della economia, senza per questo ignorare né i diritti dei lavoratori né le basi dello stato sociale.
Certo che i tempi della politica spesso non sono quelli del Paese reale, come del resto le contingenti ragioni del consenso o del timore del dissenso possono ostacolare progetti importanti.
Nella vicina Italia si è affrontata una situazione di emergenza con strumenti di emergenza. A San Marino, pure in situazioni completamente diverse, non possiamo pensare di vivere alla giornata rinviando le scelte.
Cari consiglieri, i nostri cittadini sono molto preoccupati per il futuro della nostra Repubblica e sono sempre più delusi dalla politica e dai politici e si aspettano un’analisi vera e sincera e soprattutto un vero progetto paese.
Nell’augurare un buon lavoro ai prossimi Eccellentissimi Capitani reggenti, auspichiamo una ripresa per il nostro Paese nell’interesse di tutti i sammarinesi.
Onorevoli Segretari di Stato, Onorevoli Consiglieri, la sfida del rilancio della nostra economia, su basi sociali e su modelli solidi e rinnovati rispetto al passato, è la priorità assoluta della politica, di cui ciascuno di noi, proporzionalmente alle proprie responsabilità, deve farsi carico. 
Porre in essere quei cambiamenti, attesi dall’esterno e che sono alla base del ricollocamento del nostro Paese sulla scena internazionale, già è alla base dell’azione
politica ed il nostro Paese ha riscosso importanti attestati: non dobbiamo abbassare la
guardia, il tempo delle riforme va riempito del coraggio delle scelte, di uno spirito di
collaborazione vera fra i vari attori politici, e soprattutto deve focalizzarsi a dare
quelle risposte, anche concrete, che i cittadini chiedono.
Il nostro semestre si è inserito all’interno di un periodo storico con caratteristiche di straordinaria difficoltà, e queste condizioni influenzano direttamente  le nostre impressioni di fine mandato che condividiamo con voi.
La crisi occupazionale ha raggiunto livelli preoccupanti; spesso ci siamo ritrovati ad ascoltare ed accogliere la difficoltà, a volte la disperazione, di persone che soffrono pesantemente e direttamente gli effetti della crisi. 
Accanto alle difficoltà, vogliamo però sottolineare anche alcune impressioni positive che il semestre ci lascia, da cui ritrovare slancio e una speranzosa fiducia. 
I numerosi incontri con cittadini impegnati nel volontariato, in progetti di assistenza ed ascolto, di solidarietà, ci hanno trasmesso un’immagine di un popolo vivo, attivo, con alti ideali, che è disposto, piuttosto che a recriminare, a contribuire  a costruire una società più giusta e armoniosa. 
I vari incontri e le iniziative di carattere culturale hanno confermato uno stato di fervore di tanti cittadini, impegnati in ricerche, studi e progetti per valorizzare il nostro ineguagliabile patrimonio storico.
La visita alle scuole e alle strutture sanitarie e sociosanitarie ci hanno dato la consapevolezza di avere strutture di primaria importanza e di ottimo livello, che costituiscono una base solida su cui costruire lo stato sociale anche del domani.
Voglio rinnovare in conclusione i ringraziamenti, già espressi dal Collega, alle persone appartenenti agli Organismi Istituzionali che ci hanno supportato nel nostro difficile ruolo, Segretari di Stato, Ufficio di Segreteria, Capigruppo e Consiglieri tutti, Cerimoniale dello Stato e Dipartimento Affari Esteri. 
Infine ci rivolgiamo direttamente a tutte le persone che svolgono il loro lavoro all’interno di Palazzo Pubblico, dai Corpi Militari, all’Ufficio Donzelli, dal personale della Segreteria Istituzionale al personale di servizio.
L’alto livello della vostra professionalità, arricchito dalle vostre doti umane, ha reso questa esperienza indimenticabile ed un momento di crescita davvero significativo: vi diciamo semplicemente Grazie”.

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