Consiglio Grande e Generale (16-24 settembre). Seduta pomeridiana

Consiglio Grande e Generale (16-24 settembre). Seduta pomeridiana

COMUNICATO STAMPA

 

 

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 16-24 SETTEMBRE

 

MERCOLEDI’ 18 SETTEMBRE

 

La terza giornata di lavori consiliari si è concentrata
sull’esame delle istanze d’Arengo. Approvate tutte e quattro quelle messe al
voto: all’unanimità la n. 23, per il riconoscimento dell’arte di strada, a
maggioranza l’istanza n. 16, in favore dell’attuazione della normativa sull’arte
nell’edilizia pubblica; e la n.5, per introdurre incentivi allo sport. Infine,
la n. 4, l’istanza per l’introduzione di nuove modalità per le visite fiscali
sanitarie, è stata accolta con 26 voti a favore, 23 contrari e 3 astenuti,. Si
è quindi aperto il dibattito sulle istanze n.7 e n. 21 relative al regolamento
consiliare, in particolare al voto segreto e all’uso dei social network in
Aula.

La seduta si è interrotta alle 18.30, a causa della
convocazione straordinaria dell’ufficio di presidenza, a seguito della recente
pubblicazione on line di alcuni stralci dei lavori della Commissione consiliare
contro le infiltrazioni della criminalità organizzata.

 

Di seguito
una sintesi del dibattito odierno sulle istanze d’Arengo:

 

 

Istanza d’Arengo n.23- Cittadini sammarinesi per il
riconoscimento dell’arte di strada nelle sue diverse forme, anche come fenomeno
culturale che contribuisce alla valorizzazione del territorio.

Approvata all’unanimità.

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per la
Cultura: “
La segreteria di Stato si è
già attivata a riguardo. E’ stato chiesto il parere alle Giunte e Capitani di
Castello perché l’approvazione dell’istanza influenzerà sulla gestione degli
spazi pubblici dei singoli Castelli. E tutte le giunte si sono dichiarate
favorevoli. Anche il parere del governo è in favore all’istanza, è necessario
normare meglio queste attività che sono di vantaggio strategico, perché portano
a un arricchimento dell’offerta culturale senza particolari oneri per
l’amministrazione pubblica. Non è accattonaggio, che è vietato per legge,
stiamo compiendo degli approfondimenti per capire se legalmente possiamo dare
strumenti utili per riconoscere questa attività”.  

Elena Tonnini, Rete: “Come Rete esprimiamo grosso favore per questa istanza
d’Arengo. Crediamo che gli artisti di strada non possano rischiare di essere
confusi come accattoni e vagabondi, e quindi essere perseguiti penalmente. E’
fondamentale il riconoscimento del loro importante ruolo. I nostri centri
storici possono essere riempiti da questi artisti. Spesso e volentieri i
busckers offrono spettacoli di altissimo livello, basti pensare che quelli del
Cirque du Soleil provengono da quel mondo. Pensiamo poi al circondario,
Pennabilli, Ferrara, Brisighella, dove ci sono eventi di grande richiamo”.

Luca Santolini, C10: “Come movimento siamo in favore assoluto di questa istanza. Sono
soddisfatto delle argomentazioni del segretario. L’arte di strada è un’arte a
tutti gli effetti”.

Tony Margiotta, Su: “Anche Su è pienamente d’accordo con questa istanza. L’arte di strada
è un’espressione dell’arte. Per l’immagine del futuro di San Marino è un
progetto validissimo, sposato già da diverse città. vicine A Pennabilli si
tiene uno dei festival più importanti d’Europa. Pagando dieci euro di ingresso
nella passata edizione in quattro giorni sono entrate 50 mila persone. Se
eliminiamo che l’artista possa essere perseguito penalmente, magari riusciamo a
creare anche a San Marino eventi interessanti. A Montegiardino, per un evento
di questo tipo, pubblicizzato solo on line e con il passaparola, ci sono state
1.200 persone”.

Marco Podeschi, Upr: “L’argomento è rilevante e interessante, vanno
ringraziati i cittadini firmatari. La normativa negli anni è completamente
cambiata. Gli artisti di strada non possono essere paragonati ad accattoni, le
città vicine hanno fatto una fortuna con eventi dedicati ai buscker e a San
Marino oggi non è possibile fare altrettanto. Sarebbe auspicabile e opportuno
normare questa materia attivando tutte le possibilità e capacità. A nome
dell’Upr l’istanza deve essere accolta. Auspicio mio è che la nuova normativa
arrivi prima dell’estate 2014 e che si prenda questo impegno”.

Rossano Fabbri, Ps: “Esprimo un po’ di perplessità quando sento che qualcuno può
permettersi di mettere nel cassetto le istanze. Quindi con favore ho ascoltato
segretario e consiglieri, l’istanza è intelligente perché va a colmare un vuoto
normativo. Penso sia sufficiente un regolamento sulla materia, perché le
questioni sono semplici, riguardano orari, occupazione suolo pubblico, pulizia
dei luoghi. Il Ps voterà a favore”.

Augusto Michelotti, Su: “Non posso che essere favorevole all’istanza.
Ricordo un episodio paradossale avvenuto a San Marino nel 1962 durante una
manifestazione pubblica. Un attore-mimo di strada fece la performance del
finto-accattone, presentandosi come povero milionario nel centro storico.
Quando si è messo fuori Palazzo Pubblico, le guardie di turno lo hanno
arrestato. Fuori ha fatto tutta una recita e appena entrato a Palazzo ha
spiegato che era un attore della manifestazione e solo dopo una lunga
trattativa è stato lasciato andare. Propongo di aprire le braccia a queste
persone e non solo con manifestazioni definite”. 

Matteo Zeppa, Rete: “Sono favorevole a tutto quanto detto finora. Sono stati citati esempi
vicini a noi, come Pennabilli. Nonostante ci sia un obolo per entrare, la gente
continua ad andare. Auspico l’accoglimento dell’istanza e una rapida esecuzione
di una normativa che impedisca il ripetersi di episodi come quelli citati da
Michelotti. Serve sinergia con operatori e forze dell’ordine. Possiamo
improntare il turismo anche su questo tipo di manifestazioni a costi bassissimi
per lo Stato”.

Andrea Belluzzi, Psd:  “A nome del
Psd intendo esprimere il parere favorevole all’accoglimento dell’istanza. Ben
venga l’opportunità di risolvere un problema e che da un divieto obsoleto si
crei un’opportunità per il Paese e una libertà di espressione. Quando andremo
in Commissione ad affrontare l’istanza, si potrebbe pensare che le giunte di
Castello possano disciplinare diversamente loro queste forme di manifestazioni
culturali”.

Mariella Mularoni, Pdcs: “Condivido l’istanza, oggi a San Marino questa forma
di arte è vietata, mentre non merita ostilità, è una risorsa per le città.
Concordo sulla necessità di creare una regolamentazione e si consenta a chi ne
abbia titolo di esprimere suo talento. Siamo favorevoli all’ accoglimento”.

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per la
Cultura, replica:
“Mi pare ci sia
convergenza unanime sull’istanza d’arengo. 
Discuteremo in Aula del provvedimento al più presto”.

 

Istanza d’Arengo n.16-
Cittadini sammarinesi affinché venga data piena esecuzione alla Legge 13
gennaio 1983 n.6 “Legge che detta norme sull’arte nell’edilizia pubblica”.
Approvata a maggioranza.

Franco Santi, Civico 10: “Siamo favorevoli all’istanza. Sarebbe interessante
anche avere dati in merito a risultati ottenuti con questa normativa dal
momento in cui è stata emanata”.

Vladimiro Selva, Psd: “Siamo favorevoli a questa istanza. L’arte è capace di
parlare all’anima. Questa istanza usa un linguaggio e degli argomenti
apprezzabili. Mi complimento con i cittadini per come è stato posto il tema. E’
vero che siamo in un periodo di spending review, ma non dobbiamo rinunciare
all’arte e alla cultura”.

Elena Tonnini, Rete: “Il movimento è favorevole all’istanza perché
permette di attuare una legge esistente. Destinare un 2% delle spese per la
ristrutturazione di edifici pubblici a opere scultorie è molto positivo”.

Francesca Michelotti, Su: “Non possiamo dire di no a questa istanza, perché dai
cittadini istanti arriva un appello toccante a incentivare l’arte nel nostro
paese e dovremmo esserne orgogliosi. La seconda ragione perché non dovremmo
dire di no è che questa istanza non ci chiede altro che far rispettare la
legge”.

Federico Pedini Amati, Ps: “Anche il partito socialista è favorevole
all’accoglimento dell’istanza”. Stefano Canti, Pdcs: “La politica
rifletta su come alcuni cittadini ricorrono all’istanza d’Arengo per chiedere
piena attuazione di una legge che regola l’arte nell’edilizia pubblica. Siamo
favorevoli all’accoglimento”.

segretario di Stato alla
Cultura, Giuseppe Maria Morganti:

“Potremmo rendere prescrittivo l’articolo per il futuro e inserire una modalità
che preveda una penale affinché l’opera d’arte venga inserita già nel progetto
riferito all’opera pubblica”.

 

Istanza d’Arengo n.4 – Cittadini sammarinesi per
l’introduzione di nuove modalità per gli accertamenti operati nelle e per le
visite fiscali sanitarie. Approvata con 26 voti a favore, 23 contrari e 3
astenuti.

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità:
Le valutazioni dell’istanza sono
difficilmente riconducibili a situazioni giustificate, per esempio quella del
guasto al citofono. Si coglie l’occasione per sottolineare che la funzione di
controllo non è meramente ispettiva, sono due i livelli di azione e
responsabilità, una a carico del funzionario, l’altra degli utenti, non è da
parte nostra consigliabile l’accoglimento dell’istanza d’Arengo”.

Elena Tonnini, Rete: “Il nostro movimento è totalmente a favore dell’istanza
promossa, a fatica si capiscono le motivazioni del segretario di Stato. Qui si
chiede un cambio di modulistica, per inserire una casella in cui, in maniera
facoltativa, si possa inserire un numero di telefono, fisso o di cellulare,
della persona da mettere al controllo. Non si dice che la telefonata è
sostitutiva alla firma del modulo. Siamo completamente a favore”.

Francesca Michelotti, Su: “Non mi pare che l’istanza sia stata compresa. Si
tratta solo di permettere all’ispettore, in caso non ci sia risposta al
campanello, di poter telefonare all’assistito per comprendere i motivi della
non risposta. Io vivo sola, capisco ci siano ragioni oggettive per non poter
rispondere. Se sto molto male non posso stare a casa mia, ma da mia sorella o
mamma per farmi assistere. E’ solo un esempio. Comprendo che la prassi debba essere
tale da impedire al massimo gli abusi. C’è però una certa insoddisfazione
rispetto queste modalità per l’inflessibilità delle procedure. Noi voteremo
sicuramente a favore”.

Franco Santi, C10: 
“Mi aggiungo al coro che mi ha
proceduto per esprimere stupore a fronte delle parole del segretario. Condivido
che ci possa essere una presa di responsabilità dell’amministrazione e del
paziente, ma qui stiamo parlando di semplice buon senso. Annuncio voto
favorevole all’istanza”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Chiedo ci sia un ravvedimento da parte segretario
sulla direzione da prendere”.

Tony Margiotta, Su: “Per rafforzare la posizione di Su, chiedo anche io al
segretario di rivedere la sua posizione”.
William Giardi, Upr: “La proposta degli istanti potrebbe essere accoglibile
di primo acchito. Mi sono sforzato di vedere se in altre realtà vi fossero
strumenti diversi da quelli in uso per l’accertamento domiciliare che non può
essere delegato a mera telefonata, ma deve essere svolta dal medico, per la
conferma della prognosi. Credo che con quanto proposto alla fine si rischi solo
di spostare il problema non più al campanello di casa, ma al telefono. Può
essere rotto anche il cellulare, non solo il campanello, il campo può non
funzionare”.

Andrea Zafferani, C10: “Ci possono essere casi di persone che sono in casa,
stanno facendo il proprio dovere, ma non riescono a rispondere al campanello.
Aggiungere un’accortezza in più, come quella del telefono, non risolve tutti i
problemi, ma migliora la capacità di verifica dell’effettiva presenza”.

Rossano Fabbri, Ps: 
“Si propone solo di introdurre
un ulteriore mezzo di accertamento per la presenza dell’assistito. La normativa
in corso non vieta di fare la doccia, occorre solo rimanere a casa, non vedo
perché un’istanza così non possa essere accolta. Se il problema è il telefono,
si può trovare un altro mezzo”.

Matteo Zeppa, Rete: “Uno stato democratico dovrebbe tutelare il malato. Non riesco a capire
dove il segretario Mussoni voglia andare a parare con certe affermazioni”.

Guerrino Zanotti, Psd: “Chi va a fare l’accertamento a domicilio con un
telefono di servizio può fare un’ulteriore verifica. Non penso ciò comporti uno
stravolgimento, anzi ridurrà il numero dei contenziosi”.

Roberto Venturini, Pdcs: “Noi riteniamo l’istanza non possa essere accolta,
esiste una normativa chiara a riguardo. Come ha detto Giardi, la verifica al
telefono non risolve problemi, ma ne crea di nuovi, non si fa altro che
spostare il contenzioso. Se accolta, la richiesta può portare anche a imbarazzanti
tentativi di conciliazione al telefono” .

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità,
replica:
“E’ chiaro che il segretario
alla Sanità prima di fare riferimento compie un confronto tecnico con gli
uffici preposti. Alla base dell’orientamento espresso è quindi la prassi e
l’esperienza specifica e delicata di chi svolge questa attività. Ma è un
orientamento e si lascia al Consiglio la possibilità di decidere”.

Rossano Fabbri, Ps: “Ho ascoltato con favore l’intervento di Zanotti e la replica del segretario”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Grave mi pare la dichiarazione di Venturini su
periodi di mutua cui non si avrebbe diritto. E’ scandaloso che nei confronti di
chi sta male ci siano certi pregiudizi”.

Andrea Zafferani, C10: “L’intervento di Venturini non riguarda l’istanza che,
in buona fede, propone la verifica telefonica sulla presenza in casa dei
pazienti. Faccio finta di non aver sentito altro sulla possibile corruzione.
Apprezzo la soluzione equilibrata del segretario”.

Roberto Venturini, Pdcs: “Se passa l’istanza sulla seconda verifica con il
cellulare, si sposta solo il contenzioso”.

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “Credo che dal dibattito ci sia chiarezza sulla
difficoltà della materia. Il problema è emerso dal dibattito, ci possono essere
casi giustificabili. Se non ci barrichiamo, il dibattito può essere
costruttivo. Con le strutture preposte c’è un orientamento di conferma delle
procedure esistenti, sottolineo però che il tema dell’istanza porta a una
discussione e a una votazione aperta. Ulteriori affermazioni e valutazioni sono
solo retoriche”.

 

Istanza d’Arengo n.5-
Cittadini sammarinesi perché siano attuate iniziative atte ad incentivare
pratiche sportive non agonistiche, riconosciute strumento di prevenzione primaria
di varie patologie. Approvato a maggioranza.

Elena Tonnini, Rete: “Nonostante gli ottimi propositi del Piano sanitario
2006/2008 se c’è un’istanza d’Arengo significa che i cittadini hanno altre
necessità. L’istanza dimostra la sensibilità dei sammarinesi nei confronti del
tema della prevenzione”.

Denise Bronzetti,
Indipendente:
“Credo che con un
piccolo sforzo si possa andare incontro ai momenti di difficoltà che stanno
attraversando le famiglie, proprio per non rinunciare allo sport, strumento
importante per il benessere fisico, mentale e per gli insegnamenti che
trasmette. Questo non riguarda solo i bambini, ma tutte le fasce d’età della
popolazione”.

Franco Santi, C10: “Appoggiamo l’istanza e sollecitiamo il governo a
procedere alla redazione del nuovo Piano sanitario”.

Tony Margiotta, Su: “Appoggeremo questa istanza. Sono felice che il
segretario l’abbia appoggiata perché l’attività fisica, soprattutto negli
individui in età avanzata, può prevenire o curare patologie e disabilità”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Voterò a favore o contro l’istanza in base all’esito
della discussione perché permangono alcuni dubbi”.

Massimo Cenci, Ns: “Appoggeremo questa istanza”.

Paolo Crescentini, Ps: “C’è ampia condivisione in Aula per l’accoglimento di
questa istanza d’Arengo e non può che essere così. Il nostro voto sarà
favorevole. Lo sport ha valore positivo anche dal punto di vista della
prevenzione. Mi auguro una sempre maggiore collaborazione tra scuola e sport.
Praticare sport permette alla persona di ammalarsi molto meno e fare meno
ricorso alle cure sanitarie. Sport uguale a salute”. Valeria Ciavatta, Ap:
“Credo si debba già tenere conto di questa istanza d’Arengo nell’ambito della
riforma fiscale allo studio. Da Alleanza popolare c’è la massima adesione”.

Andrea Belluzzi, Psd: “Finalmente si riconosce allo sport la capacità di
incidere sui costi sociali. Adesione totale all’istanza d’Arengo”.

Roberto Venturini, Pdcs: “E’ molto importante promuovere ai massimi livelli
l’attività sportiva per salvaguardare la salute dei sammarinesi. Ma nei piani
sanitari dei paesi più avanzati attività fisica è un valore aggiunto anche
perché consente di ridurre spese sanitarie. Promuovere attività fisica e
sportiva abbinata a una corretta alimentazione diventa un’importante azione di
prevenzione sanitaria”.

Francesco Mussoni,
segretario di Stato alla Sanità:
“L’istanza
deve essere tradotta in atti nella riforma tributaria a cui stiamo lavorando.
Ringrazio i consiglieri che si sono succeduti negli interventi.

Roberto Ciavatta, Rete: “I dubbi che avevo sono stati fugati nell’ambito
della discussione perciò voterò a favore”.

 

Istanza d’Arengo n.21- Cittadini sammarinesi per una
regolamentazione dell’accesso ai servizi di rete, telefonia e social network
durante le sedute consiliari da parte dei membri del Consiglio grande e
generale e delle istituzioni

Istanza d’Arengo n.7- Cittadini sammarinesi per
l’istituzione di un Registro pubblico per i membri del Consiglio grande e
generale consiglieri che richiedono l’accesso alla modalità di votazione
segreta. Il dibattito non è terminato.

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità:

“Il regolamento consiliare presenta lacune e necessita
di una profonda e attenta revisione, tesa a snellire i lavori dell’attività
parlamentare. In questi mesi è già stata avviata un’importante attività di
confronto tra i gruppi consiliari, ma non si è ancora giunti a un esito, visti
gli impegni. Pare opportuno affrontare le problematiche delle istanze
nell’ambito del regolamento. Si propone perciò di respingerle”.

Marco Podeschi, Upr: “Le istanze trattano di argomenti di competenza del Consiglio. Più che
il governo, dovranno confrontarsi maggioranza e opposizione. Upr-Ps hanno già
presentato iniziative istituzionali all’attenzione del Consiglio grande e
generale, in particolare, il progetto di legge per il voto palese. Spero il
ragionamento avviato sul regolanento porti celermente a risultati e non come
nelle legislature passate. Upr è a favorevole della prima istanza, contraria
alla seconda”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Non è onesto nei confronti dei cittadini voler
rinviare la discussione dei contenuti dell’istanza al dibattito sul regolamento
consiliare. L’approvazione o meno dell’istanza verrebbe immediatamente
riportata all’interno della discussione. Se il governo desse delle indicazioni
sarebbe più utile. Sulle istanze: la prima, sul voto segreto, ci vede
estremamente favorevoli. In quest’Aula c’è un abuso della votazione segreta.
Sulla seconda: non è il possesso o utilizzo di un tablet, che in realtà serve
ad approfondimenti, il motivo maggiore che va a distogliere l’attenzione dei
consiglieri dai dibattiti. Le motivazioni sulle due istanze sono antitetiche,
siamo favorevoli alla prima istanza, contrari per la seconda istanza”.

Francesca Michelotti, Su: “Ho una posizione molto diversa sull’istanza n.21
rispetto ai colleghi che mi hanno anticipato. Oltretutto hanno giocato
sull’incertezza interpretativa dell’istanza che non dice che non si possano
usare computer in Aula, ma i social network. Sto parlando a titolo personale,
io che sono un’analfabeta informatica, mi chiedo però cosa stiamo a fare qui
dentro? Siamo il potere legislativo non facciamo qui la raccolta del consenso.
Diversamente, voterò a favore, e così il mio gruppo, sull’altra istanza sul voto
segreto”. 

Mimma Zavoli, C10: “Le persone in quest’Aula dovrebbero esprimere le proprie opinioni
senza sentirsi condizionati dalle direttive di partito. Siamo favorevoli
all’approvazione dell’istanza per imprimere maggiore libertà di espressione nel
momento del voto. Riguardo all’istanza n.21 mi trovo d’accordo con Ciavatta,
non con Michelotti”.

Luca Santolini, C10: “Sull’istanza n.7 come C10 siamo a favore del registro per chi
richiede il voto segreto. Non perché siamo contro il voto segreto. Sull’altra
istanza, sottolineo che come movimenti civici siamo stati eletti per aprire il
Palazzo alla cittadinanza. Accogliere l’istanza vorrebbe dire legare le mani a
chi, soprattutto dall’opposizione, sta cercando di avvicinare la politica ai
cittadini e non lo ritengo accettabile”.

Nicola Renzi, Ap: “Dare decoro e rispetto di quello che in quest’Aula viene fatto,
questo è il principio delle due istanze. Da parte dei cittadini c’è attenzione
forte ai lavori parlamentari. Lo strumento della votazione segreta è una
modalità da tenere in considerazione che può avere un uso diverso a seconda
degli approcci dei consiglieri. Ci possono essere persone che dichiarano una
cosa, poi spingono il pulsante in modo diverso e questo è stigmatizzabile. Ma
c’è anche una forte libertà di espressione della propria volontà che è
garantita dal voto segreto, è una cosa essenzialmente democratica, togliendo
questa si toglierebbe la possibilità di votare secondo coscienza. Sulla seconda
istanza, continuo ad essere impopolare. Frequento i social network, ma scambio
opinioni con le persone che conosco. Il momento di andare su Facebook e
commentare cosa è successo in Aula può anche essere successivo alle sedute.
Credo si debba limitare l’uso dei social fuori da quest’Aula”.

Federico Pedini Amati, Ps:  “Sull’istanza
riferita ai social network condivido l’opinione del collega che mi ha
preceduto. Chiunque di noi può utilizzarli fuori dall’Aula, l’uso di internet
per reperire materiali o del Pc per scrivere interventi sono invece chiaramente
un’altra cosa, necessaria all’integrazione dei lavori dei consiglieri.
Sull’altra istanza non vedo niente di strano. Inoltre, c’è la visione in
streaming dei lavori, i cittadini possono già condividere con noi l’attività
consiliare”.

 

San Marino, 18 settembre 2013/01

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