Consiglio Grande e Generale. 23 settembre 2015. Seduta del mattino. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale. 23 settembre 2015. Seduta del mattino. Agenzia Dire

COMUNICATO
STAMPA

CONSIGLIO GRANDE E
GENERALE 17
-23 SETTEMBRE

MERCOLEDI’ 23
SETTEMBRE

L’ultimo
giorno della sessione consiliare di settembre si conclude con
l’approvazione all’unanimità di un Ordine del giorno sull’emergenza
migranti che impegna su vari fronti il governo e le rappresentanze
consiliari a dare un concreto
aiuto
ai profughi arrivati in massa ai confini e sulle coste europee. Il
testo, sottoscritto da tutti i gruppi consiliari e dai consiglieri
indipendenti, tra l’altro esorta
il Congresso di
Stato “attraverso il coordinamento già costituito, a porre in
essere in tempi brevi forme di sostegno economico alle attività
umanitarie messe in campo dalle istituzioni e dalle organizzazioni
che si occupano di soccorso e accoglienza dei profughi, ricercando
anche il necessario collegamento con le iniziative di solidarietà
attivate dalla cittadinanza sammarinese, per offrire concreta
accoglienza ad alcuni migranti nel nostro territorio, con particolare
attenzione verso i minori”
.

In
prima mattinata i lavori sono ripresi dal dibattito del comma 10, sul
riferimento all’accordo Ecofin e alla scambio automatico di
informazioni che si è concluso con la replica del segretario di
Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni. L’Aula è quindi
passata al confronto sull’Odg sui migranti, sottoscritto da tutti i
gruppi consiliari e presentato da Mariella Mularoni, Pdcs. Dopo la
votazione unanime al testo, i lavori sono terminati con il discorso
di saluto dei Capitani Reggenti, Andrea Belluzzi e Roberto Venturini,
che hanno presieduto l’ultima sessione consiliare del proprio
semestre reggenziale.

Di
seguito un estratto degli interventi odierni.

Comma 10.
Riferimento del Governo in merito all’accordo Ecofin ed allo
scambio automatico di informazioni

Elena Tonnini, Rete:
“Il mio sarà intervento non da tecnico. Con la firma dell’accordo
Ecofin, che nella relazione si auspica di chiudere entro l’anno per
iniziare a scambiare informazioni nel 2017, siamo dinanzi a un
passaggio molto importante, quello dell’avvio della cooperazione tra
paesi per l’inserimento di un automatismo. Lo scambio spontaneo delle
informazioni, le verifiche fiscali simultanee, l’assistenza nel
recupero di crediti tributari: sono una serie di misure verso cui
andremo incontro molto importanti. Non vogliamo però creare la falsa
aspettativa che San Marino venga considerata all’avanguardia perché
adotta una convenzione e si adegua a standard internazionali.
Invitiamo il governo a non accontentarsi a recepire certi standard,
ma a porsi come realtà innovativa. Fino a quando va bene adeguarsi?
Il nostro primo obiettivo dovrebbe essere quello di fornire al Paese
una marcia in più. Occorre valutare che il primato essenziale, ossia
quello che farà distinguere un paese rispetto ad un altro, non sarà
dato da adeguamenti ma sarà dato dalla capacità di distinguersi in
un contesto simile. Ci pare poi paradossale parlare si scambio
automatico con gli altri Paesi, quando ancora a San Marino i
cittadini non possono conoscere i titolari effettivi di alcune
banche. Quando invece lo Stato ogni volta che può si affretta a
salvare gli istituti di credito”.

Andrea
Zafferani, C10: “
Esprimo
forte rammarico sull’assenza di interesse verso questo dibattito. Non
più tardi di 5 anni fa questo tema avrebbe creato un dibattito con
almeno una cinquantina di interventi. Siamo usciti dalla black list
ma ancora ci culliamo su quel risultato mentre non abbiamo ben capito
come attrarre imprese sul nostro territorio. Dovremmo sforzarci di
più per capire come possiamo essere competitivi in questa nuova
realtà, ci sono opportunità che non stiamo ancora sfruttando.
Questo è il primo rammarico: poca attenzione a quello che verrà
dopo il tema dello scambio di informazioni. Il secondo rammarico
riguarda il mancato dibattito sul comma b. Credo che il governo debba
prendersi le responsabilità dell’errore. Mi auguro che a ottobre ci
sia la possibilità di svolgere questo dibattito con tutta una serie
di dati in mano. Sulla relazione del Segretario ho qualche domanda e
qualche riflessione da porre. Mi fa piacere sapere che l’accordo
porterà al superamento della ritenuta Ecofin. Lo scambio automatico
di informazioni avviene anche per i movimenti di denaro? Non vorrei
che ci possa essere la tendenza da parte di un contribuente a
trasferire soldi e denari verso Paesi non collaborativi sapendo che
il trasferimento di denaro non verrà comunicato, ma verranno solo
comunicate delle fotografie in merito al possesso di denaro in un
dato momento. Siamo dinanzi a un cambiamento grosso ma è evidente
che c’è molto da fare ancora a livello di trasparenza interna e a
livello di scambio di informazioni tra uffici”.

Francesca
Michelotti, Su: “
Questa
adesione è frutto di un percorso partito in passato e dimostra come
San Marino stia uscendo da un’economia sbagliata. Il Paese sta
cambiando e noi prendiamo atto di questo fatto con molta
soddisfazione. Forse avremmo dovuto farlo con più anticipo per
rendere le cose meno traumatiche, ma d’altra parte questo è un Paese
conservatore. La tendenza alla conservazione è insita in ogni
comunità e specialmente nella nostra ma era giusto intraprendere un
percorso di adeguamento agli standard internazionali ed europei.
Abbiamo aderito a un sistema di cooperazione multilaterale in materia
fiscale. Dobbiamo cercare di sopravvivere con le tipicità della
nostra migliore tradizione storica in un contesto rinnovato. La
strada da percorrere è ancora molto difficile. Il processo delineato
dal segretario nella sua relazione può subire modifiche e
implementazione in corso d’opera. E noi dobbiamo essere disponibili a
reinventarci. La discussione di oggi è una conferma che San Marino
ha imboccato una strada nuova. E noi dobbiamo continuare a percorrere
questa strada nell’interesse collettivo e comune di questo Paese”.

Luca Beccari, Pdcs: “Il
nuovo accordo che andremo a sottoscrivere con l’Ue, che sostituisce
quello del 2004, segna il cambiamento di approccio della comunità
internazionale sulla cooperazione fiscale internazionale. Solo 10
anni fa l’Ue era disposta a incassare una ritenuta, cioè a
barattare con un flusso di cassa, il mantenimento dell’anonimato,
della “non comunicazione” delle informazioni finanziarie
dall’altra parte. Ora la comunità internazionale non è più
disposta a questo compromesso. Oggi si chiede una cooperazione
fiscale forte su basi automatiche. Lo scambio automatico per come
qualcuno lo pensava in passato poteva essere tutto e niente, almeno
finché non è stato definito cos’è lo scambio automatico, cosa ci
si scambia, e la presenza della reciprocità, che è fondamentale,
tranne che nel FATCA. San Marino dialoga con le grandi nazioni sulla
base delle stesse regole. Questo non è un adeguamento funzionale
agli altri, ma anche a noi. Noi abbiamo sposato un principio di lotta
all’evasione fiscale. A Berlino abbiamo sottoscritto un impegno
entrando fra i circa 50 Early Adopters. Lo scambio automatico non va
confuso con uno strumento per promuovere la trasparenza, che può
garantire il bisogno di trasparenza interna al Paese. Un conto è
avere una Pa che nei suoi atti è trasparente, un conto è che nelle
scelte di politica economica ci sia trasparenza, un conto è una
società trasparente, diverso è lo scambio automatico delle
informazioni. Sono due piani completamente diversi. Siamo di fronte a
una svolta importante. Lo sforzo che dovremo fare per implementare lo
standard è grande. Ci saranno costi importanti per l’amministrazione
pubblica, e anche in termini di risorse umane. Anche il settore
bancario e finanziario dovrà fare fatica. L’onere di applicare
queste cose è scaricato sugli operatori. La filosofia
dell’antiriciclaggio è questa. Le banche sono in campo in primis,
dovranno acquisire informazioni e fare l’adeguata verifica. San
Marino su questa partita non è stato in anticipo, ma si è fatto
trovare pronto. Saremo all’altezza del compito, ne sono certo”.

Giancarlo Capicchioni, Segretario di
Stato alle Finanze – replica:
“Questo tema per San Marino
è strategico. Si è parlato di una scelta imposta, ma si poteva
scegliere diversamente e ritrovarsi contro la comunità
internazionale che dal G20 del 2009 ha intrapreso una guerra fiscale
contro i paradisi fiscali. Siamo un’isola all’interno
dell’Italia. Andiamo a portare avanti quello che per noi è un
accordo indispensabile, quello di associazione con l’Ue. Una volta
eliminata l’euroritenuta le nostre banche potranno essere più
competitive e attrarre, dopo la firma del nuovo accordo Ecofin, anche
investimenti di carattere finanziario dall’esterno. A livello di
interessi erogati sono sopra le medie europee. Il risparmiatore può
avere una remunerazione più alta senza essere tassato. Per San
Marino si aprono quindi nuove opportunità. L’indagine finanziaria
che nella legge dell’84 era mancante da parte dell’Ufficio
Tributario, ora c’è. Inseguire le risorse finanziarie è il punto
di partenza per stabilire la capacità contributiva del singolo
cittadino. Dal 2017 avremo la possibilità di andare a chiedere
all’esterno anche queste informazioni, che saranno preziose per
fare le dovute verifiche fiscali. Nei prossimi mesi ci sarà la prima
visita dei valutatori. Per la fine dell’anno l’impianto normativo
dovrà essere pronto. Per quanto riguarda il supporto informatico si
sta lavorando”.

Federico Pedini Amati, indipendente:
“Ben venga lo scambio automatico di informazioni al fine di
rilevare una non evasione fiscale monetaria, la chiamerei così. Ma
c’è un problema. Beccari dice: non confondiamo la trasparenza con
l’evasione fiscale. Non sono d’accordo, capisco che le cose sono
separate, ma la trasparenza in termini bancari va chiesta anche alla
sua formazione. Ci devono essere organismi di controllo come Banca
Centrale o Aif sulla trasparenza degli istituti bancari sammarinesi.
Non sono cose totalmente distinte. La trasparenza passa attraverso un
controllo che va fatto per tutti, non solo per il contribuente o il
cittadino. Non sono indicati gli effettivi beneficiari delle banche.
Non è possibile per lo stato di cose che stiamo discutendo che non
si conoscano gli effettivi beneficiari. Per alcuni istituti bancari
c’è un beneficiario effettivo, per altri non c’è. Ciò è
paradossalmente consentito dalle legge. Se qualcuno nella creazione
di una banca ha determinato la costituzione di un istituto attraverso
l’arrivo di capitali da Paesi terzi, sottoposti quindi a eventuali
adeguate verifiche, e le verifiche non sono in capo a nessuno, come
accade attualmente, esiste un problema. Agli occhi degli organismi
internazionali potremmo passare come persone non convinte del
percorso intrapreso”.

Ordine del giorno per
porre in essere forme di sostegno in aiuto dei profughi siriani

Mariella Mularoni, Pdcs: “Il
segretario di Stato agli Esteri ha riferito sull’emergenza
migranti. Nel mio intervento auspicavo che le forze politiche si
confrontassero per un ordine del giorno. Quello cui siamo giunti é
frutto della condivisione di tutte le forze politiche. Si tratta di
un dovere di solidarietà. Ringrazio per la collaborazione. Ne do
lettura:

‘Il Consiglio Grande Generale, (…)
constatando con preoccupazione e sgomento l’aggravarsi della
situazione nelle aree di conflitto da cui migliaia e migliaia di
persone sono in fuga, determinando un grande afflusso di profughi
siriani verso l’Europa, la cui proporzione non ha precedenti negli
ultimi decenni; rendendosi interprete dei sentimenti di dolore e
solidarietà espressi dalla popolazione sammarinese ed unendosi ai
richiami delle grandi personalità politiche e religiose
internazionali; condividendo le linee di intervento proposte dal
segretario di Stato agli Affari Esteri, a nome del Governo,

esorta il Congresso di Stato,
attraverso il coordinamento già costituito, a porre in essere in
tempi brevi forme di sostegno economico alle attività umanitarie
messe in campo dalle istituzioni e dalle organizzazioni che si
occupano di soccorso e accoglienza dei profughi, ricercando anche il
necessario collegamento con le iniziative di solidarietà attivate
dalla cittadinanza sammarinese per offrire concreta accoglienza ad
alcuni migranti nel nostro territorio, con particolare attenzione
verso i minori;

auspica che la popolazione e le
Autorità della Repubblica, anche in questa occasione, sappiano dare
concreta attuazione ad azioni di solidarietà, accoglienza e
fratellanza che in altri gravi momenti hanno contraddistinto la
storia di San Marino;

invita il Segretario di Stato agli
Affari Esteri e le rappresentanze consiliari presenti in tutte le
sedi internazionali a manifestare la vicinanza di San Marino alle
vittime innocenti della tragica crisi in atto e la più ferma
condanna per ogni forma di violenza, esortando la ricerca di
soluzioni durature ai gravi e complessi problemi che hanno condotto
all’attuale situazione’
”.

Denise Bronzetti, indipendente: “Più
volte, anche all’interno degli organismi internazionali, è stata
sollevata la difficoltà che in questo momento gli Stati europei
interessati hanno. Sono state date difficilmente risposte concrete a
questo problema. Non c’è stato aiuto da parte dei Paesi non
direttamente coinvolti. Ritengo si potesse avere più fermezza e
coraggio. Soprattutto nell’essere chiari su chi si deve fare carico
di offrire aiuto in senso generale, economico, di ospitalità e cura,
rispetto ai profughi. Ritengo che ci siano organizzazioni,
associazioni e parrocchie che si devono occupare di questo problema.
Andava scritto chiaramente senza nascondersi dietro a parole che non
danno la definizione esatta di come intervenire in questi casi, e in
quale misura. Negli organismi internazionali potremmo fare sentire di
più la nostra voce, ma ciò non accade”.

Mimma Zavoli, Civico 10: “San
Marino è dotato di leggi che consentono la possibilità di
accoglienza. Una parola che ha perso il valore che dovrebbe avere.
Non è un soccorso, ma un valore che chi accoglie riceve su di sé.
San Marino potrebbe essere un crocevia di incontro fra le culture”.

Gerardo Giovagnoli, Psd: “La
crisi continuerà, questa non è una risposta definitiva alla
tematica ma un buon inizio. Vediamo delle tragedie, alcune delle
quali per il loro effetto mediatico ci muovono maggiormente e ciò è
un errore di prospettiva, ma ciò non dovrebbe dipendere da ciò che
ci viene mostrato. Non abbiamo preso un impegno numerico, può essere
una garanzia se l’impostazione data, sui minori o casi particolari,
può eccedere il numero che altri piccoli Paesi hanno raggiunto.
Anche se sono una decina di unità di profughi accolti. Faccio una
provocazione finale: a livello europeo si sta ragionando su quali
sono i giusti equilibri che ogni Paese dovrebbe rispettare nel dare
il suo contributo. Non sarebbe male avere questo riferimento per
sapere quale sarebbe la nostra proporzione nel caso fossimo
nell’Unione Europea”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Sono
d’accordo con Zavoli e Bronzetti. Questo è un ordine del giorno
che assume dei rilievi politici. Dà la possibilità a Valentini di
portare negli organismi internazionali la posizione di San Marino e
dire ‘cari amici europei anche noi facciamo la nostra parte e
condanniamo la violenza’. L’accoglienza è dannosa se non
programmata. Cosa vuol dire che accogliamo qualcuno perché l’hanno
fatto anche altri? Si è detto di mandarli a Pinarella. Ma servono
strumenti di integrazione. Il mandato che dovremmo dare a Valentini è
quello di andare in Europa a fare il sammarinese, portando la
neutralità di San Marino. Cos’è successo in Siria? La crisi parte
nel 2011 con la primavera araba. Col tempo sono arrivate forniture di
armi andate all’Isis, che oggi governa circa metà del territorio
siriano. Quella che il segretario di Stato di San Marino deve portare
è una tradizione di neutralità. In ambito internazionale, invece di
fare le foto con i potenti del mondo e dire che una decina di
profughi li abbiamo presi- anche se in proporzione con l’Europa
dovrebbero essere una settantina- mi interessa che il segretario di
Stato possa avere un ruolo di un certo tipo. A noi è stato
presentato un ordine del giorno già scritto, prendere o lasciare. Ci
sarebbe piaciuto concordare il testo del documento su queste
tematiche. Vanno condannate Russia, Iran, USA per quello che stanno
facendo”.

Marco Podeschi, Upr: “Siamo
favorevoli all’Odg. Sull’idea ‘naif’ di un membro di governo di
avere i profughi a Pinarella, dico che occorrerebbe che il governo
ponderasse meglio quello che fa. Non abbiamo strutture organizzate,
siamo un piccolo Stato. Va detto con serietà ai cittadini che San
Marino farà ciò che può fare in termini di assistenza in
territorio e assistenza economico presso gli Stati che fronteggiano
l’emergenza. Come parlamento non possiamo fare queste analisi di
politica estera solo in occasione di fatti gravi. Ci saranno problemi
di convivenza e sicurezza in futuro in Europa. Una riflessione su
alcune dinamiche di politica estera va fatta. Questa storia è
iniziata da tempo, noi per partigianeria abbiamo sostenuto situazioni
che hanno dato questo effetto perverso. Quello che accade oggi è
conseguenza della globalizzazione e del fatto che molti Paesi europei
si sono interessati ai Paesi in via di sviluppo solo quando avevano
cinici interessi economici”.

Paride Andreoli,
Ps:
“L’Odg apre a un
confronto su una situazione rispetto cui la Repubblica è chiamata a
dare il suo supporto e la sua solidarietà. Quale rappresentante di
San Marino nel Consiglio d’Europa, ricordo che San Marino, in tempi
non sospetti, già nei mesi scorsi, ha presentato una risoluzione per
porre al centro dell’attenzione tale problematica, risoluzione cui
purtroppo non ha avuto ancora risposta.

San
Mario ha sentito esigenza di presentare questa risoluzione in
sostegno al’Italia che stava affrontando da sola l’emergenza. Noi
lunedì saremo nuovamente a Strasburgo come delegazione e siamo
chiamati a una forte attenzione su questo argomento, all’Odg ci
saranno due commi su questo tema, ci sarà un incontro di tutti i
capi delegazione a cui San Marino dovrà partecipare e portare il suo
contributo. Abbiamo avuto già un incontro con il segretario
Valentini per capire, prima dell’assise, la posizione di San Marino e
dobbiamo andare con molta chiarezza. L’Odg che porterò con me può
essere anche la traccia del nostro intervento. La nostra posizione in
quel consesso non si fermerà a questo, ma sarà ancora più precisa.
Ci sono interventi da parte di tanti Stati, più grandi e più
piccoli, come Andorra e Montecarlo, che stanno definendo la loro
posizione nell’assise plenaria del Consigli d’Europa. La Banca per lo
sviluppo del Consiglio d’Europa pare pronta a stanziare 5 mln di euro
in favore dei profughi e credo che anche San Marino, per la sua
partecipazione, dovrà contribuire. Mi auguro poi che San Marino
abbia la stessa sensibilità che ha avuto in passato e che dia
sostegno direttamente come Stato, la sensibilità dei sammarinesi
certamente sarà in questa direzione. L’ultima parte dell’Odg invita
le rappresentanze consiliari in tutte le sedi internazionali a
manifestare la vicinanza sammarinese alle vittime. Per me vicinanza
non è una solidarietà fatta a parole, ma solidarietà che dia
concretezza all’azione umanitaria che anche altri Paesi stanno
mettendo a disposizione dei profughi”.

Tony
Margiotta, Su
:
“Anche il gruppo consiliare di Su ha firmato l’Odg e lo voterà
positivamente. Finalmente il governo e la maggioranza hanno
intrapreso un percorso che onestamente pensavamo fosse più consono
prendere mesi fa. Ma meglio tardi che mai. Noi volevamo come forza
politica che si adottasse più coraggio, non siamo neanche ora
convinti del fatto che si debba accogliere solo minori. Noi crediamo
che si debba pensare a persone, famiglie, in un numero certamente
adeguato alla nostra comunità, ma dobbiamo andare verso questa
direzione. Vorrei poi anche sapere, visto che si parla di sostegno
economico, che tipo di somma il governo deciderà di dare
all’organismo europeo che avrà gestione di questi fondi. Si è
parlato di qualche migliaio di euro, vorrei l’indicazione del
governo. Vedo questa azione politica ritardataria, ma fondamentale
per l’immagine di San Marino. La nostra storia e le nostre radici
sono legate alla solidarietà e all’accoglienza verso chi è in
difficoltà. Non vediamo il diverso come un pericolo, ma come
opportunità”.

William
Giardi, indipendente:

“Ribadisco l’appoggio mio e del collega Remo Giancecchi all’Odg.
Sottolineo un aspetto centrale, legato all’umanità di questo testo.
E’ prima di tutto una scelta di civiltà. Oggi il Consiglio grande e
generale ha l’occasione di dare un esempio non solo all’Europa, di
dare possibilità ai suoi cittadini di fare una scelta che consente
la creazione di un’identità collettiva basato sui valori di
accoglienza e solidarietà.

Assolutamente
d’accordo che l’accoglienza deve essere programmata in modo tale che
non diventi per noi emergenza. Esiste già un coordinamento che ha il
compito di definire il numero di persone da accogliere e fornire loro
soluzioni abitative e, in caso, lavorative.

Per
San Marino l’accoglienza può rappresentare un’occasione per
esprimere solidarietà, dare un esempio di civiltà e poi
rappresentare un fiore all’occhiello da spendere nelle sedi
internazionali”.

Pasquale
Valentini, segretario di Stato:

L’Odg
è iniziativa di tutti i gruppi consiliari e devo ringraziare tutte
le forze politiche perché venga dato il giusto valore a questa
iniziativa che non è indifferente in questo contesto. Il mio
auspicio è che in questo momento non vinca la paura, ma allo stesso
tempo che si affermino la responsabilità e la prudenza. Noi siamo
parte dell’Onu e del Consiglio d’Europa, organismi a cui rispondamo.
Il Consiglio d’Europa, tramite la Banca per lo sviluppo, ci chiede
nell’ambito del suo intervento di 5 mln di euro, come chiede ad ogni
Stato, di partecipare in proporzione alla propria quota alla banca.
La dimensione di partecipazione sammarinese si aggira sui 18 mila
euro. L’altro organismo con cui ci interfacciamo è poi l’Alto
commissariato Onu per i rifugiati. La cifra non è stata ancora
definita dal congresso, stiamo valutando e predisponendo questo
contributo da dare alla Banca per lo sviluppo. Altra cosa sarà
l’ospitalità in territorio, abbiamo un permesso, il permesso
umanitario che consente alle persone di usufruire dell’assistenza
sanitaria e, se minore, l’iscrizione gratuita alla scuola. Questo ha
portato il congresso di Stato a indicare come preferenziale, non in
via esclusiva, l’accoglimento dei minori, perché comporta il
coinvolgimento anche della società civile. L’accoglienza minori non
è infatti da indirizzare verso istituti ma verso le famiglie,
creando sinergia con quello che dà lo Stato e l’assistenza della
comunità. E’ chiaro che va programmato, sono già stati attivati
degli incontri per definire un primo contingente che sarà
prudenziale, per comunicare il numero delle persone agli organismi
che siamo in grado di ricevere in territorio. E’ quanto fatto da
altri piccoli Paesi. Qualcuno ha detto che non è d’accordo sugli
interventi proposti, come Ciavatta, ma che condivide un Odg buonista.
Mi piacerebbe sapere intanto su cosa non è d’accordo. Perché la
posizione di san Marino non è solo su questo aspetto di solidarietà
che se non facciamo rende meno credibile tutto quello che diciamo. Ma
non è vero che lo Stato abbia espresso una posizione neutra sui
soprusi internazionali”.

Votazione Odg:
approvato unanimità.

San
Marino, 23 SETTEMBRE 2015/01

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