Consiglio Grande e Generale di San Marino, seduta pomeridiana di venerdì 20 settembre

Consiglio Grande e Generale di San Marino, seduta pomeridiana di venerdì 20 settembre

Giunge alle battute finali la sessione di settembre del Consiglio Grande e Generale

“Nella seduta pomeridiana di venerdì 20 settembre – si legge nel report di Askanews -, continua l’esame degli emendamenti al progetto di legge “Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti pubblici per l’esercizio finanziario 2024”, che alla fine non sarà approvato rendendo quindi necessaria la sua trattazione nella prossima sessione consiliare del mese di ottobre.

Si riparte dal confronto attorno all’emendamento del Governo per l’introduzione di un art.2 undecies inerente le disposizioni per favorire il salvataggio d’impresa.

Critico Emanuele Santi (Rete): “Non siamo contrari a livello di concetto. Qui però creiamo un articolo, forse cucito su misura per qualcuno, che va a mettere sulle spalle dei cittadini qualsiasi tipo di importo e agevolazione”. Rinnova poi la richiesta di chiarimenti su “quanto sia costato il salvataggio dell’Alluminio Sammarinese, ma non perché non lo vogliamo fare, ma perché crediamo ci sia la necessità di trasparenza sugli importi”. Il salvataggio dell’Alluminio Sammarinese resta il nodo da sciogliere anche per Nicola Renzi (RF): “Abbiamo assistito a mirabolanti conferenze stampa”. All’appello per Renzi mancano però le cifre. “Quello che emerge è un combinato disposto di delibere: una costellazione di interventi nei quali manca semplice una cosa, ovvero gli importi”.

Iro Belluzzi (Libera) valuta positivamente “che si sia salvata un’azienda, che sia stata data continuità ad un’azienda e la possibilità a 200 dipendenti di continuare a lavorare. Mi auguro che l’azienda si rafforzi in funzione del gruppo di cui entra a far parte. Per una dimensione come la nostra penso fosse imprescindibile ci fosse un impegno anche in una misura importante”.

Fabio Righi (D-ML) contesta il metodo dell’esecutivo. “Perché camuffarlo come un provvedimento generale, quando in realtà sappiamo che è mirato è specifico?”. Ad ogni modo reputa “positivo che in questo Paese si parli finalmente della risoluzione delle crisi di impresa”.

“Ci sono dei mancati incassi da parte dello Stato, è vero – dice il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini -. L’altra parte della medaglia è assolutamente più virtuosa: avere salvato 200 posti di lavoro, è la parte più importante di cui l’Assemblea dovrebbe discutere. Poi è corretto avere a disposizione i costi quantificati”. A ciò si aggiunge il fatto di aver avviato un “percorso nel nostro ordinamento” per quanto riguarda il tema delle crisi d’impresa. Conclude il Segretario di Stato Luca Beccari: “Lo spirito è di salvaguardare gli elementi fragili di una crisi di impresa, cioè i portatori di interesse. Credo che posso già dare la disponibilità massima del Governo, anche in un Comma della Commissione Finanze, a fornire informazioni più di dettaglio”. L’emendamento è approvato.

Spazio quindi ad una serie di emendamenti del pacchetto ‘Imprese-Sviluppo-Tariffe’ presentati dalle opposizioni. Bocciati gli emendamenti di Repubblica Futura sul pacchetto PMI ed imprese on-line e settore audivisivo. Quest’ultimo emendamento in particolar modo apre la strada ad un confronto a 360° gradi che tocca da vicino la situazione di San Marino RTV e il suo futuro con le minoranze che invocano con la massima urgenza un riferimento in Aula per fare il punto. Da parte del Congresso di Stato, per il tramite del Segretario di Stato Luca Beccari, viene confermato l’impegno a svolgere un riferimento nell’ambito della terza Commissione Consiliare Permanente con il coinvolgimento dei Segretari di Stato alle Telecomunicazioni e all’Informazione.

Alle 19 la sessione consiliare termina in anticipo mentre è in corso il dibattito su un emendamento di Rf riguardante la revisione del sistema tariffario delle bollette.

Di seguito una sintesi degli interventi

Comma 23 – Progetto di legge “Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2024 e modifiche alla Legge 22 dicembre 2023 n.194” (presentato dalla Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio) (II lettura)

Emendamento GOVERNO aggiuntivo di un nuovo art.2 undecies
(Disposizioni per favorire il salvataggio d’impresa)
approvato

Emanuele Santi (Rete): Non siamo contrari a livello di concetto. Qui però creiamo un articolo, forse cucito su misura per qualcuno, che va a mettere sulle spalle dei cittadini qualsiasi tipo di importo e agevolazione. Io penso che questo è un provvedimento spot come tanti. Meglio inserirlo in un provvedimento di carattere più generale. Siccome ancora non ci è stata data risposta dal Segretario Gatti, continuiamo a chiedere quanto sia costato il salvataggio dell’Alluminio Sammarinese, ma non perché non lo vogliamo fare, ma perché crediamo che ci sia la necessità di trasparenza sugli importi.

Nicola Renzi (RF): Abbiamo assistito a mirabolanti conferenze stampa. I Segretari di Stato hanno suonato la grancassa sul fatto che l’azienda fosse stata salvata. Noi siamo disponibili a rendere merito se una cosa è fatta bene. Però prima di riuscire a capire se una cosa è fatta bene, specie se in ballo ci sono i soldi della comunità, è opportuno rendicontare. In altre parole: quanto è costato il salvataggio dell’azienda e quanto inciderà sulle casse dello Stato? Quello che emerge è un combinato disposto di delibere: una costellazione di interventi nei quali manca semplice una cosa, ovvero gli importi. Non sappiamo a quali cifre sia stato transato.

Antonella Mularoni (RF): Si era detto che lo Stato non ci avrebbe messo quasi nulla e che il salvataggio sarebbe stato a costo zero. Poi veniamo a scoprire che c’è la delibera del 30 luglio con cui l’ISS e l’AASS vengono autorizzate a fare una transazione ma non si capisce per quali importi. Si introduce un articolo spot in questa legge. Siamo felicissimi che si siano salvaguardati 100 posti di lavoro, ma possiamo sapere quanto è costato alle casse pubbliche?

Iro Belluzzi (Libera): Prendo i fatti positivi: che si sia salvata un’azienda, che sia stata data continuità ad un’azienda e la possibilità a 200 dipendenti di continuare a lavorare. Mi auguro che l’azienda si rafforzi in funzione del gruppo di cui entra a far parte. Per una dimensione come la nostra penso fosse imprescindibile che ci fosse un impegno anche in una misura importante. Sono denari che sicuramente rientreranno nel ciclo. Chiedo di trovare un luogo dove poter rendere partecipi le opposizioni degli impegni che ci assumiamo.

Michela Pelliccioni (D-ML): Questa norma in sé non aiuta nessuna impresa. Quando un’impresa non può proseguire i propri scopi, occorre fare una fotografia. Qual è la capacità che ha questa società di poter produrre una liquidità che le possa permettere la copertura per investimenti e finanziamenti? E soprattutto capire le cause che hanno portato a questo stato di difficoltà. E’ una norma che sostiene una singola situazione.

Fabio Righi (D-ML): Nessuno è contro l’operazione che è stata ben gestita in termini di risultato. Ma c’erano evidentemente le condizioni di poter fare questa cosa con un decreto legge. Perché camuffarlo come un provvedimento generale, quando in realtà sappiamo che è mirato è specifico? Nota positiva che in questo Paese si parli finalmente della risoluzione delle crisi di impresa.

Segretario di Stato Teodoro Lonfernini: Perché oggi avviamo questo procedimento? Tutto nasce da questi ultimi nove mesi di gestione della crisi di una importante impresa. Al di là del risultato ottenuto, questo è un altro effetto positivo che possiamo trarre da un’esperienza come quella. In termini di interventi per le crisi d’impresa, se iniziamo questo percorso nel nostro ordinamento, credo che chiunque si troverà anche in futuro ad avere dal punto di vista istituzionale una vita facilitata nell’accompagnare quel percorso. Eravamo completamente sprovvisti di tutto. Ci sono dei mancati incassi da parte dello Stato, è vero. L’altra parte della medaglia è assolutamente più virtuosa: avere salvato oltre 200 posti di lavoro, è la parte più importante di cui l’Assemblea dovrebbe discutere. Poi è corretto avere a disposizione i costi quantificati. In più, abbiamo utilizzato pochissimo la parte delle tutele sociali.

Segretario di Stato Luca Beccari: Legittimo da parte dell’opposizione fare domande e chiedere chiarimenti. Lo spirito è di salvaguardare gli elementi fragili di una crisi di impresa, cioè i portatori di interesse. Lo Stato è intervenuto perché c’era un progetto di acquisizione che escludeva la vecchia proprietà. Credo che posso già dare la disponibilità massima del Governo, anche in un Comma della Commissione Finanze, a fornire informazioni più di dettaglio. Non escludiamo una normativa più strutturata e più organica.

Emendamento RF aggiuntivo di un articolo (indicato come Emendamento 8)
(Pacchetto PMI ed imprese on-line)
respinto

Emendamento RF aggiuntivo di un articolo (indicato come Emendamento 20)
(Settore audiovisivo)
respinto

Emendamento RF aggiuntivo di un articolo (indicato come Emendamento 9)
(Revisione sistema tariffario delle bollette)

 

 

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