“San Marino ha solo una chance per superare l’impatto dell’inverno demografico nel breve periodo: puntare su residenze e cittadinanze di giovani e giovanissimi”.
Così Gianluca Spadoni, imprenditore riccionese di nascita e sammarinese d’adozione tra i formatori più celebri del panorama italiano, interviene in merito al delicato tema della crisi demografica in atto sul Titano: nascono sempre meno bambini, l’età media della popolazione è sempre più alta e il saldo naturale (differenza tra nati e morti) è negativo.
Il fenomeno, già presente da molti anni, si è acuito a partire dal 2017 quando i nati sul Titano sono scesi sotto alle 250 unità ed il saldo naturale è andato in negativo per la prima volta da decenni, con 50 morti in più dei nati.
Nel 2023 le nascite sono state appena 191 a fronte di 279 decessi ed il 2024 si appresta ad avere numeri ancora più evidenti: nei primi 7 mesi dell’anno sono nati 79 bambini mentre le morti sono state 152. Solo l’immigrazione sta facendo sì che il numero complessivo di residenti sul Titano resti stabile.
Questo comporta un impatto significativo sulle dinamiche sociali e soprattutto sul sistema pubblico di welfare. Per decenni il sistema scolastico, sanitario e pensionistico è stato costruito su misura di una società in cui i nati erano più dei morti, i lavoratori (giovani) erano molto più dei pensionati (anziani) e in cui ogni anno nascevano più di 300 bambini.
Oggi, anzi da diversi anni, questi capisaldi si stanno invertendo con tutta una serie di importanti ripercussioni dal sistema pensionistico, a quello dell’istruzione, a quello dell’assistenza sanitaria. Con il rischio concreto che il sistema pubblico vada in crisi sotto il peso di costi ormai insostenibili.
“Capisco chi propone incentivi alla natalità – commenta Spadoni – e va bene in prospettiva. Ma qui abbiamo un problema a breve, anzi brevissimo termine. Di questo passo tra pochissimi anni il sistema sarà messo a dura prova”.
Quindi come invertire la rotta? “San Marino ha bisogno di under 30 – anzi under 25! – ha bisogno di eccellenze, di persone che creino nuove famiglie e nuove aziende. Per questo la soluzione più rapida è che il Titano incentivi residenze, che possono diventare cittadinanze dopo tot anni, di studenti universitari, startupper e nomadi digitali giovani e giovanissimi. Vivo a San Marino da anni e per lavoro giro l’Italia incontrando ogni anno migliaia di persone, soprattutto manager, imprenditori e liberi professionisti. Posso assicurare che la Repubblica ha tutte le carte in regola per essere attrattiva: ottimo welfare e sistema scolastico, molta sicurezza, clima e panorama invidiabili, tassazione invitante, possibilità di legiferare in breve tempo. Senza dimenticare la diffusione di internet su fibra ottica FTTH in tutto il territorio“.
“San Marino non ha bisogno di importare altri anziani, avremo i nostri da accudire in modo dignitoso – aggiunge l’imprenditore commentando l’apertura alle residenze atipiche per pensionati degli ultimi anni – oggi l’esigenza primaria è di avere giovani famiglie e imprenditori che vivano in territorio e creino ricchezza per anni, anche provenienti da fuori Italia. Creando un ambiente di questo tipo – conclude – potremmo dare una alternativa anche ai “cervelli” che oggi decidono di lasciare il paese in cerca di ambienti più stimolanti e a carriere più importanti”.
Davide Giardi